Mancanza di concentrazione e ansia
Buongiorno.
Sono un ragazzo di 29 anni.
Sono iscritto all'università da quando ne ho 18.
Ho cambiato varie facoltà, dato degli esami in ognuna ma non ho concluso nulla.
A 20 anni sono stato da uno psichiatra perché una sera mentre camminavo in casa mi sono spaventato tantissimo perché mi è venuto il pensiero che la vita non ha senso e ho sentito un'angoscia indescrivibile.
Un'altra cosa che avevo era che non riuscivo a stare fermo per l'ansia, mi toccavo varie parti del corpo senza motivo, sembravo veramente irrequieto.
Premessa: in quel periodo c'era mia nonna che stava male, si era rotta il femore e probabilmente capii che si avviava verso la morte.
Il medico mi fece una vaga diagnosi di Disturbo ossessivo e mi prescrisse Paroxetina che però mi agitò solo e la smisi dopo due mesi.
Nel frattempo iniziai a soffrire di attacchi di panico, così ricorrenti che smisi di uscire di casa.
Poi grazie a una psicoterapia cognitiva -comportamentale dopo un po' tornai a uscire.
A volte, specie mentre viaggio, ho pensieri assurdi tipo Ho paura di avere colpe e di impazzire che possono intensificarsi al punto da sfociare in panico.
Poi non riuscii più a studiare e il mio psicologo mi indirizzo' da una logopedista, sospettando potesse trattarsi di DSA.
La logopedista con Wais 4 rilevò una bassissima velocità di elaborazione cognitiva (l unico punto bassissimo) e fece diagnosi di Dsa.
Nello specifico Dislessia, disortografia, disturbo dell'attenzione.
Non ricordo di aver mai avuto problemi a leggere da bambino.
Nonostante mi possa avvalere delle misure compensative e dispensative non cambia nulla.
Leggo e devo tornare a rileggere più volte perché non ho concentrazione.
Mi sembra di avere la demenza.
Oppure se qualcuno mi dice qualcosa devo farmela ripetere perché non riesco a "elaborare" quanto sentito.
Sono stato in cura con farmaci disparati, antipsicotici (TERRIBILI), antidepressivi vari e ansiolitici al bisogno.
Qualche sera fa mentre mi sono messo a letto per dormire ho avuto il pensiero e la sensazione che senza mia nonna la vita non ha nessun senso, anche perché ho voluto più bene a lei che a mia madre.
Non so che devo fare né che mi sta succedendo.
Sono un ragazzo di 29 anni.
Sono iscritto all'università da quando ne ho 18.
Ho cambiato varie facoltà, dato degli esami in ognuna ma non ho concluso nulla.
A 20 anni sono stato da uno psichiatra perché una sera mentre camminavo in casa mi sono spaventato tantissimo perché mi è venuto il pensiero che la vita non ha senso e ho sentito un'angoscia indescrivibile.
Un'altra cosa che avevo era che non riuscivo a stare fermo per l'ansia, mi toccavo varie parti del corpo senza motivo, sembravo veramente irrequieto.
Premessa: in quel periodo c'era mia nonna che stava male, si era rotta il femore e probabilmente capii che si avviava verso la morte.
Il medico mi fece una vaga diagnosi di Disturbo ossessivo e mi prescrisse Paroxetina che però mi agitò solo e la smisi dopo due mesi.
Nel frattempo iniziai a soffrire di attacchi di panico, così ricorrenti che smisi di uscire di casa.
Poi grazie a una psicoterapia cognitiva -comportamentale dopo un po' tornai a uscire.
A volte, specie mentre viaggio, ho pensieri assurdi tipo Ho paura di avere colpe e di impazzire che possono intensificarsi al punto da sfociare in panico.
Poi non riuscii più a studiare e il mio psicologo mi indirizzo' da una logopedista, sospettando potesse trattarsi di DSA.
La logopedista con Wais 4 rilevò una bassissima velocità di elaborazione cognitiva (l unico punto bassissimo) e fece diagnosi di Dsa.
Nello specifico Dislessia, disortografia, disturbo dell'attenzione.
Non ricordo di aver mai avuto problemi a leggere da bambino.
Nonostante mi possa avvalere delle misure compensative e dispensative non cambia nulla.
Leggo e devo tornare a rileggere più volte perché non ho concentrazione.
Mi sembra di avere la demenza.
Oppure se qualcuno mi dice qualcosa devo farmela ripetere perché non riesco a "elaborare" quanto sentito.
Sono stato in cura con farmaci disparati, antipsicotici (TERRIBILI), antidepressivi vari e ansiolitici al bisogno.
Qualche sera fa mentre mi sono messo a letto per dormire ho avuto il pensiero e la sensazione che senza mia nonna la vita non ha nessun senso, anche perché ho voluto più bene a lei che a mia madre.
Non so che devo fare né che mi sta succedendo.
[#1]
È molto tempo che sta lottando, mi rendo conto che sia sfinente cercare risposte. Le faccio però notare che ha delle vittorie (come l'essere riuscito ad uscire di nuovo sconfiggendo gli attacchi di panico).
Non si arrenda, cerchi altri strumenti per il suo zaino di vita. Provi con le tecniche di mindfulness, inizi un nuovo percorso con uno specialista.
Le auguro di trovare la strada giusta per lei.
Non si arrenda, cerchi altri strumenti per il suo zaino di vita. Provi con le tecniche di mindfulness, inizi un nuovo percorso con uno specialista.
Le auguro di trovare la strada giusta per lei.
Dr. Cinzia Bagnaschino
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 29/01/2023.
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