Cosa mi succede?

Salve, ho bisogno di un chiarimento.

Sono fidanzata da due anni e sette mesi con il mio ragazzo e a parte i soliti litigi, nessuno dei due ha mai dubitato sui sentimenti che provassimo entrambi.
Ci vedevamo tutti i giorni, ma da un anno e due mesi ci vediamo solo una volta al mese in quanto lui studia al nord.

Non abbiamo mai avuto problemi per questa distanza, se non il fatto che ci mancassimo molto a vicenda.
Purtroppo data la distanza e le sue giornate molto impegnate con lo studio, nell’ultimo periodo andavamo poco a letto, ma non ci facevamo molto caso, anche perché eravamo comunque felici.
Io a settembre del 2022 inizio a lavorare e nei primi giorni di dicembre inizio ad avvertire un senso di distacco da parte mia verso di lui.
Non ci vedevamo da un mese e mezzo, ma ci sentivamo ugualmente in chat.
All’inizio non ci ho fatto molto caso, ma nel momento in cui lui scese, notammo effettivamente questo mio distacco (leggero fastidio per i troppi baci e abbracci).
Inizio ad andare nel panico per dei giorni, ma alla fine ritorna tutto come prima per 10/12 giorni.
Successivamente iniziarono di nuovo questi minimi fastidi, ma feci finta di niente, magari per vis dello stress del lavoro.
Lui a gennaio riparte e la sera stessa io inizio a stare male a casa, tanto da iniziare ad avere un crollo emotivo.
Mi chiedevo perché mi fosse accaduto questo, visto che sono sempre stata molto attaccata a lui.
Ogni giorno piangevo e rimanevo a letto, tanto da arrivare anche al punto di non avere nemmeno il piacere di volerlo sentire e lo lascio.
Dopo due giorni gli riscrivo e adesso ci sentiamo in chat, parliamo un po’, ma non ci chiamiamo ne videochiamiamo.
Tutto ciò è possibile che sia causato dall’ansia?
Premetto che sono una persona molto ansiosa, che soffre di sensi di colpa e che cerca in qualunque modo di darsi una risposta.
Lui ovviamente non è pressante perché sa che io sto così, perciò non mi scrive cose dolci e purtroppo lui sarà su fino a marzo prossimo, quindi penso tanto che questa situazione non potrà risolversi in quanto io sarò sola data la distanza che affrontiamo.
Cosa posso fare?
Forse dovrei evitare completamente di sentirlo?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
la situazione che ci espone non è chiara.
Lei esordisce dicendo "Sono fidanzata da due anni e sette mesi con il mio ragazzo e a parte i soliti litigi, nessuno dei due ha mai dubitato sui sentimenti che provassimo entrambi".
Poi espone invece una serie di momenti di distacco, a quanto pare da parte di lei che ci scrive, fino alla lapidaria conclusione: "Ogni giorno piangevo e rimanevo a letto, tanto da arrivare anche al punto di non avere nemmeno il piacere di volerlo sentire e lo lascio".
Ci dice anche che da molto tempo vi vedevate solo una volta al mese, e aggiunge la sorprendente osservazione: "Purtroppo data la distanza e le sue giornate molto impegnate con lo studio, nell’ultimo periodo andavamo poco a letto, ma non ci facevamo molto caso, anche perché eravamo comunque felici".
Dal momento che vi vedevate solo una volta al mese, presumo che "andavamo poco a letto" vada inteso in senso metaforico; forse si riferisce alla scarsa frequenza di rapporti simil-sessuali in videochiamata?
Venendo alla sua dichiarazione "sono una persona molto ansiosa", direi che la prima cosa da fare è proprio curare l'ansia. Forse anche una visita medica in questo momento potrebbe essere indicata.
Non è possibile dare altra risposta alle sue domande finali, dal momento che non ci dice nulla dei suoi sentimenti verso il suo ex, dei progetti con lui che la interessavano e ancora la interessano, dell'affievolirsi del suo amore per lui e dell'eventuale presenza di altri interessi erotico-sentimentali nella sua vita.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Attivo dal 2023 al 2023
Ex utente
Intanto dottoressa la ringrazio per aver risposto.
Nell’ultimo anno andavamo davvero poco a letto. Quando lui scendeva una volta al mese, essendo impegnato tutto il giorno, ci vedevamo qualche ora la sera, ma non pensavamo di concederci questo momento di piacere, perché a nessuno dei due veniva la spontaneità di farlo, ma guardavamo più che altro la tv oppure uscivamo. Oppure quando rimaneva giù per un mesetto durante le vacanze, succedeva solo di andarci una volta.
Prima di questa mia crisi (parlo del distacco), io pensavo ad un eventuale futuro con lui, ma non mi spingevo più di tanto in quanto lui giustamente non voleva correre con questi pensieri (purtroppo suo fratello ha dovuto separarsi in quanto venne tradito. Nell’ultimo periodo però lui ha iniziato a parlare di futuro, ma io non gli rispondevo più di tanto perché avevo imparato anche io a non correre con questi discorsi visto che stavamo insieme solo da due anni e sette mesi.
Sono sempre stata molto attaccata al mio ragazzo, quando ci vedevamo eravamo molto legati, come dei migliori amici, mentre quando dovevamo sentirci in chat, ero io a dovergli scrivere spesso e a chiamarlo perché avevo tanto bisogno di sentirlo e di sapere cosa stesse facendo. Poco prima del mio distacco, nel momento in cui mi sono trovata a lavorare e a sentirlo per telefono, tornavo a casa e lo chiamavo, ma lui era occupato con gli amici o con lo studio, quindi io ci rimanevo molto male anche se comprendevo che non fosse colpa sua, quindi ho iniziato a pensare un po’ a me stessa e a distaccarmi un po’ per vedere se fosse lui a capire che io non stessi bene. Da quando ho avuto questo problema con lui, piangevo sempre in quanto non mi capacitavo del fatto che io da un momento all’altro potessi non provare più quell’amore che provavo un tempo
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
ora la situazione si delinea meglio, ma ci sono molte cose che in un colloquio psicologico diretto sarebbe indispensabile sapere per avere un quadro più chiaro.
Il torpore sessuale di tutti e due, per esempio: o di uno solo, mentre l'altro si adeguava?
Ma sarebbero da chiarire anche i continui impegni del suo ex, che venendo una volta al mese aveva tempo per lei solo la sera, e quando si trovava nell'altra città era sempre troppo occupato con gli amici o con lo studio.
Lei ha l'impressione di essere la principale responsabile della fine del rapporto, ma vista da lontano la situazione presenta aspetti diversi.
Molte volte abbiamo spiegato su questo blog che ci si rivolge allo psicologo non solo se si hanno dei disturbi, non solo se si è malati, ma anche per migliorare la propria conoscenza di sé, dei propri sentimenti, delle proprie relazioni.
Chieda un colloquio con un* psicolog* specialista delle relazioni e vedrà che molte cose si chiariranno.
Io le faccio molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#4]
Attivo dal 2023 al 2023
Ex utente
Questo problema era magari avvertito da entrambi, oppure succedeva a uno dei due. Un giorno si avvicinava lui, ma io ero troppo stanca, altre volte al contrario. Ho iniziato un percorso di psicoterapia questo lunedi, perché ho sicuramente bisogno di aiuto. Avrei magari potuto risolvere questa situazione più facilmente, ma i miei pensieri non mi aiutano, anzi forse peggiorano solo la situazione ed è come se io non riuscissi più a vedere qualcosa di positivo, come se io mi fossi soffermata solo su quel punto. La ringrazio per l’aiuto dottoressa!