Come superare il rancore e la mortificazione dopo un rimprovero del datore di lavoro?

Buonasera, Vi scrivo per chiedere un consiglio, anche perché in passato mi sono avvalso dei Vostri consulti e mi sono stati utili.

Io ho 40 anni, sono un praticante avvocato, e in passato ho sofferto di disturbi da attacchi di panico e assumo una compressa al giorno di escitalopram 10 mg.
Premetto che sono molto timido e il mio attuale disagio è il seguente: sono 4 anni che lavoro in uno studio legale, ed il mio datore di lavoro ad ogni mio errore è sempre pronto ad aggredirmi verbalmente, e non reagisco alle sue aggressioni, anche perché mi sale l'ansia che mi blocca e pertanto lo lascio sfogare, ed io mi sento sempre mortificato ed umiliato, ritornando avvilito a casa.
Per tutto il giorno non riesco a non pensare alle mortificazioni ricevute, e ciò mi impedisce di concentrarmi e di rilassarmi, comportando anche disturbi nel sonno.
Aggiungo che il mio datore di lavoro, da circa un anno è stato colpito dalla SLA che gli impedisce di uscire di casa e di svolgere la sua professione, io mi sono messo nei suoi panni e ho deciso di aiutarlo, anche in compiti extralavorativi.
Dunque, io ammetto di fare qualche errore e sono pronto ad assumermi le mie responsabilità, però non ritengo di meritarmi delle offese e di essere trattato male, considerando quello che io faccio per lui, perché credo in un dialogo pacifico e costruttivo.
Come posso superare questo mio disagio? Grazie in anticipo.
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Dr. Cristian Sardelli Psicologo, Psicoterapeuta 21
Buongiorno gentile utente, le suggerisco di leggere qualcosa in proposito all'assertività, che come potrà osservare anche attraverso una ricerca online, rimanda ad una miglior gestione della comunicazione, e che nel suo caso sembrerebbe influenzata dalla condizione di shock che si genera nel sentirsi ripreso/ rimproverato. Ritengo pertanto utile un colloquio psicoterapeutico per inquadrare correttamente la situazione e stabilire un percorso di cambiamento.
Cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli

Dr. Cristian Sardelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Breve Strategica

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Utente
Utente
Grazie mille Dott. Sardelli, per il suo prezioso consiglio.
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Utente
Utente
In realtà la situazione va avanti da 3 anni, fino ad esso ho cercato sempre di superare il rancore e l'angoscia che provavo dopo un rimprovero, ma dopo l'ennesimo rimprovero ricevuto 3 giorni fa, è subentrata la paura verso il mio datore di lavoro che mi comporta un forte stato d'ansia che io attribuisco a questa costante preoccupazione e angoscia che vivo.
Anche se commetto qualche errore ho paura di riferirlo per non incorrere nell'ennesimo rimprovero.
Spero di rivolgermi al più presto ad un psicoterapeuta.