Episodio violento con i propri genitori, sbaglio io o loro?
Buonasera.
Sono una ragazza di 25 anni.
Vivo ancora assieme ai miei genitori e scrivo perché voglio un parere esterno in merito ad un episodio successo poco fa.
Parto con il dire che ieri sera ho litigato con mio papà, il tutto è iniziato quando io gli ho risposto male ad una domanda...e lui ha terminato la litigata dicendomi "faccia di c*zzo".
Da lì la cosa è ovviamente degenerata, io piango dal nervoso, vado in camera e ci resto fino la mattina seguente.
Oggi quindi passo tutto il giorno a lavoro...durante la giornata mi arrivano messaggi di "scuse e tentativi di riconciliazione " ma io li cancello e ignoro perché non ho voglia né di sentirli né di vederli.
Finito lavoro esco a cena con un'amica...torno a casa, li ignoro, vado a farmi la doccia e vado a letto.
Ad un certo punto mia madre apre la porta di camera mia, inizia ad urlarmi contro, mi picchia, mi tira i capelli, mi butta in giro tutte le cose che avevo sul comodino, mi apre l'armadio e mi butta in giro i vestiti intimandomi di andare via, a vivere da mio nonno...anche mio papà mi ha urlato contro ma quando ha visto che la situazione è degenerata ha calmato mia mamma e l'ha portata via da me.
Ora chiedo, ma sono normali?
?
?
?
A me sembrano degli squilibrati, assolutamente assurda la loro reazione... in fondo li ho semplicemente ignorati, avendo litigato anche pesantemente oggi non avevo nessuna voglia di parlarci.
Io sono veramente scioccata...anche perché nei periodi buoni siamo una famiglia normale... spero qualcuno mi aiuti e mi dia un consiglio grazie.
Sono una ragazza di 25 anni.
Vivo ancora assieme ai miei genitori e scrivo perché voglio un parere esterno in merito ad un episodio successo poco fa.
Parto con il dire che ieri sera ho litigato con mio papà, il tutto è iniziato quando io gli ho risposto male ad una domanda...e lui ha terminato la litigata dicendomi "faccia di c*zzo".
Da lì la cosa è ovviamente degenerata, io piango dal nervoso, vado in camera e ci resto fino la mattina seguente.
Oggi quindi passo tutto il giorno a lavoro...durante la giornata mi arrivano messaggi di "scuse e tentativi di riconciliazione " ma io li cancello e ignoro perché non ho voglia né di sentirli né di vederli.
Finito lavoro esco a cena con un'amica...torno a casa, li ignoro, vado a farmi la doccia e vado a letto.
Ad un certo punto mia madre apre la porta di camera mia, inizia ad urlarmi contro, mi picchia, mi tira i capelli, mi butta in giro tutte le cose che avevo sul comodino, mi apre l'armadio e mi butta in giro i vestiti intimandomi di andare via, a vivere da mio nonno...anche mio papà mi ha urlato contro ma quando ha visto che la situazione è degenerata ha calmato mia mamma e l'ha portata via da me.
Ora chiedo, ma sono normali?
?
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?
A me sembrano degli squilibrati, assolutamente assurda la loro reazione... in fondo li ho semplicemente ignorati, avendo litigato anche pesantemente oggi non avevo nessuna voglia di parlarci.
Io sono veramente scioccata...anche perché nei periodi buoni siamo una famiglia normale... spero qualcuno mi aiuti e mi dia un consiglio grazie.
[#1]
Qual era la domanda che ti aveva fatto tuo padre?
E come avevi risposto?
E come avevi risposto?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Potrebbe trattarsi del classico caso in cui due persone che si conoscono molto bene reagiscono al minimo segno non verbale dell'altro, esasperando i toni e così aumentando l'incomprensione.
Ed è chiaro che si tratta di una mancanza di autocontrollo da parte di tutti, l'avrai facilmente imparato da loro.
Dal lato tuo, quello che puoi fare è smorzare i toni. Evita di reagire in qualunque modo che possa essere frainteso, anche con la più piccola smorfia, in modo da non offrire pretesti per litigare.
Ed è chiaro che si tratta di una mancanza di autocontrollo da parte di tutti, l'avrai facilmente imparato da loro.
Dal lato tuo, quello che puoi fare è smorzare i toni. Evita di reagire in qualunque modo che possa essere frainteso, anche con la più piccola smorfia, in modo da non offrire pretesti per litigare.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 25/01/2023.
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