Litigio di coppia davanti ad amici
Buonasera, vi chiedo un aiuto per affrontare una situazione.
Io e il mio compagno stiamo insieme da quasi un anno e mezzo e da qualche mese siamo andati a convivere.
Non abbiamo mai avuto grossi problemi o grosse litigate, siamo persone abbastanza razionali, ma ieri sera è accaduta una cosa che ha lasciato sconvolta anche me.
Premetto che circa 3 mesi fa è venuta a mancare mia nonna dopo molta sofferenza e lui non è venuto al funerale perché doveva lavorare.
Non mi è stato particolarmente vicino come mi sarei aspettata dopo aver vissuto un lutto.
Ieri eravamo con una coppia di amici suoi e un'altra loro amica a casa e a fine serata (ero anche un po' alticcia) è venuto fuori l'argomento funerali.
Beh, lui si è sempre presentato ai funerali dei parenti degli amici e questa amica stava appunto raccontando di come il mio ragazzo si fosse presentato quel giorno.
Mi sono avvicinata a lui e sottovoce gli ho detto di essere uno s*ronzo perché dagli altri sì, da me no.
Lui mi ha chiesto spiegazioni e sono esplosa, quasi urlando davanti a tutti 'x sei uno s*ronzo, vaff*, al funerale di mia nonna non ci sei manco venuto'.
Tutti sono diventati di ghiaccio e sono usciti dalla stanza, il mio ragazzo si è alzato in piedi e ha detto 'andiamo a casa e parliamo'.
Mi sono messa a piangere.
Siamo tornati a casa e con calma ne abbiamo parlato.
Per lui è tabù litigare in pubblico, anche perché quella è un'amica stretta della sua ex e così 'avranno qualcosa per cui parlare e ridere'.
Si è sentito spiazzato dalla mia uscita e ha detto di doverci riflettere perché in quel momento se avesse dovuto prendere una decisione a freddo sarebbe stata quella di mandarmi via di casa.
Dal canto mio mi sono scusata subito, riconosco di aver fatto un'uscita infelice, ma è stato toccato un tasto dolente e sono esplosa senza nemmeno rendermene conto (non ricordo nemmeno le mie stesse parole, me le ha ripetute lui).
Poi ha aggiunto che forse siamo troppo diversi anche per la nostra differenza di età (io ho 26 anni, lui 35).
Stamattina mi ha detto 'ti perdono, ma tu controllati, perché le scenate non le tollero.
Non voglio lasciarti per questo, ma se ripenso a ieri sto male perché mi sembra di aver fatto qualcosa.
Per quanto riguarda essere diversi sì, lo siamo, ma tutte le coppie lo sono.
Ti amo'.
La giornata è proseguita normalmente, ma io non sto bene.
Mi sento in colpa nei suoi confronti, ho fatto una figuraccia da pazza con i suoi amici, ho paura di me stessa e di non riuscire a controllare questo eccessi di rabbia.
Una volta erano più frequenti, ora sporadici, ma accadono.
Ed erano anni che non succedeva.
Non voglio che la mia storia finisca perché non so controllarmi in questi momenti e non voglio che lui abbia paura di me (ce l'ha, l'ha ammesso).
Ora sono agitata e ho paura di sbagliare ancora senza rendermene conto, se succedesse lui mi lascerebbe.
Io e il mio compagno stiamo insieme da quasi un anno e mezzo e da qualche mese siamo andati a convivere.
Non abbiamo mai avuto grossi problemi o grosse litigate, siamo persone abbastanza razionali, ma ieri sera è accaduta una cosa che ha lasciato sconvolta anche me.
Premetto che circa 3 mesi fa è venuta a mancare mia nonna dopo molta sofferenza e lui non è venuto al funerale perché doveva lavorare.
Non mi è stato particolarmente vicino come mi sarei aspettata dopo aver vissuto un lutto.
Ieri eravamo con una coppia di amici suoi e un'altra loro amica a casa e a fine serata (ero anche un po' alticcia) è venuto fuori l'argomento funerali.
Beh, lui si è sempre presentato ai funerali dei parenti degli amici e questa amica stava appunto raccontando di come il mio ragazzo si fosse presentato quel giorno.
Mi sono avvicinata a lui e sottovoce gli ho detto di essere uno s*ronzo perché dagli altri sì, da me no.
Lui mi ha chiesto spiegazioni e sono esplosa, quasi urlando davanti a tutti 'x sei uno s*ronzo, vaff*, al funerale di mia nonna non ci sei manco venuto'.
Tutti sono diventati di ghiaccio e sono usciti dalla stanza, il mio ragazzo si è alzato in piedi e ha detto 'andiamo a casa e parliamo'.
Mi sono messa a piangere.
Siamo tornati a casa e con calma ne abbiamo parlato.
Per lui è tabù litigare in pubblico, anche perché quella è un'amica stretta della sua ex e così 'avranno qualcosa per cui parlare e ridere'.
Si è sentito spiazzato dalla mia uscita e ha detto di doverci riflettere perché in quel momento se avesse dovuto prendere una decisione a freddo sarebbe stata quella di mandarmi via di casa.
Dal canto mio mi sono scusata subito, riconosco di aver fatto un'uscita infelice, ma è stato toccato un tasto dolente e sono esplosa senza nemmeno rendermene conto (non ricordo nemmeno le mie stesse parole, me le ha ripetute lui).
Poi ha aggiunto che forse siamo troppo diversi anche per la nostra differenza di età (io ho 26 anni, lui 35).
Stamattina mi ha detto 'ti perdono, ma tu controllati, perché le scenate non le tollero.
Non voglio lasciarti per questo, ma se ripenso a ieri sto male perché mi sembra di aver fatto qualcosa.
Per quanto riguarda essere diversi sì, lo siamo, ma tutte le coppie lo sono.
Ti amo'.
La giornata è proseguita normalmente, ma io non sto bene.
Mi sento in colpa nei suoi confronti, ho fatto una figuraccia da pazza con i suoi amici, ho paura di me stessa e di non riuscire a controllare questo eccessi di rabbia.
Una volta erano più frequenti, ora sporadici, ma accadono.
Ed erano anni che non succedeva.
Non voglio che la mia storia finisca perché non so controllarmi in questi momenti e non voglio che lui abbia paura di me (ce l'ha, l'ha ammesso).
Ora sono agitata e ho paura di sbagliare ancora senza rendermene conto, se succedesse lui mi lascerebbe.
[#1]
>>> Per lui è tabù litigare in pubblico
E ha perfettamente ragione, lungi dall'essere un tabù. È una forma di rispetto verso gli altri oltre che per se stessi. Sputtanare in pubblico una persona a cui si vuole bene e che ti vuole bene è disonorevole.
>>> Dal canto mio mi sono scusata subito, riconosco di aver fatto un'uscita infelice
Bene, ma non basta. Scusarsi è molto più facile di controllarsi. Quindi se vuoi fare qualcosa di davvero buono, impara l'autocontrollo.
>>> Mi sento in colpa nei suoi confronti, ho fatto una figuraccia da pazza con i suoi amici
Esattamente. E anche con lui.
Non so se in passato sia già stata a farti vedere da uno specialista, ma ti suggerisco di farlo. Perché, alla lunga, non basta tutto l'amore del mondo per evitare che una relazione si rompa a causa di eccessi di perdita di controllo come questo che hai descritto.
E ha perfettamente ragione, lungi dall'essere un tabù. È una forma di rispetto verso gli altri oltre che per se stessi. Sputtanare in pubblico una persona a cui si vuole bene e che ti vuole bene è disonorevole.
>>> Dal canto mio mi sono scusata subito, riconosco di aver fatto un'uscita infelice
Bene, ma non basta. Scusarsi è molto più facile di controllarsi. Quindi se vuoi fare qualcosa di davvero buono, impara l'autocontrollo.
>>> Mi sento in colpa nei suoi confronti, ho fatto una figuraccia da pazza con i suoi amici
Esattamente. E anche con lui.
Non so se in passato sia già stata a farti vedere da uno specialista, ma ti suggerisco di farlo. Perché, alla lunga, non basta tutto l'amore del mondo per evitare che una relazione si rompa a causa di eccessi di perdita di controllo come questo che hai descritto.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 23/01/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.