Il mio ragazzo è triste e mi allontana, non lo riconosco

Salve! Sono Luciano.
Da 4 mesi sono fidanzato a distanza con un ragazzo.
Premetto che non ci siamo mai visti fisicamente, e abbiamo deciso di fidanzarci in quanto tra di noi si è instaurato qualcosa di bellissimo e abbiamo in programma di vederci quest'anno.
I primi due mesi sono stati i più belli della mia vita, ho trovato una persona che mi ama per quello che sono e il nostro rapporto è stato molto costruttivo e stimolante positivamente.
I problemi sono iniziati a sorgere quando i suoi corsi universitari sono ripartiti.
Noi ci scrivevamo più o meno tutti i giorni e con il termine delle sue vacanze, l'università ci ha impedito di sentirci come prima.
Lui mi ha avvertito che quando si sente triste e i suoi problemi prendono il sopravvento su di lui, preferisce stare da solo e allontanare chiunque (famiglia inclusa).
Dall'inizio dell'università ha iniziato a manifestare tale desiderio e man mano diventava sempre più freddo e distante.
Io, al contrario, sono una persona particolarmente "appiccicosa", ho costante paura dell'abbandono e necessito affetto e sicurezza e quando sono triste ho bisogno di confidarmi con chi mi è accanto.
Diceva di essere sempre occupato e di non avere il tempo nemmeno per lui.
Io lo capisco e me ne rendo conto ma è possibile in 7 giorni non trovare 5 Min per la persona che si ama?
Dal scriverci qualche volta a settimana siamo arrivati al NO CONTACT da ormai 27 giorni.
Prima di ciò mi ha confermato per l'ennesima volta che lui necessita di stare da solo, dice che sa di non darmi le attenzioni che merito, vorrebbe che io non stessi con lui e trovare qualcuno che mi stia affianco più di lui (quando fino a quel momento io sono stato una persona molto importante per lui e non avrebbe mai voluto perdermi, manifestando apertamente il suo amore per me e i suoi desideri di vita insieme a me, sia nei messaggi che nelle diverse video chiamate).
Io gli risposi che è lui che voglio, e lui il mio ragazzo, e voglio solo aiutarlo in qualche modo; lui però non vuole che sia stressato per colpa sua o che lo aspetti incessantemente per colpa sua.
Dunque non ci siamo lasciati ma dall'ultima conversazione non l'ho più sentito.
Il suo profilo Instagram e tutti i suoi social dall'essere colmi di post e foto, sono vuoti, come se avesse archiviato tutto.
Io ormai sono giorni che non smetto di piangere, sono una persona molto emotiva e sapere che lui sta male e si vuole isolare mi distrugge.
Voglio aiutarlo, stagli vicino, essere la sua roccia (come gli dissi), non sento necessità di nessun altro oltre a lui.
Come unica soluzione lo aspetto con pazienza cercando di dargli tutto il tempo che necessita...posso fare altro?
Potrei avere qualche dritta?
Sono disperato, nell'amore che provo per lui farei qualsiasi cosa affinché lui sia felice.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Credo che tu stia facendo confusione su almeno tre livelli.

1) Confusione sui motivi.

>>> sono una persona particolarmente "appiccicosa", ho costante paura dell'abbandono e necessito affetto e sicurezza e quando sono triste ho bisogno di confidarmi con chi mi è accanto

Sarà certamente così, ma da qualche parte probabilmente potresti aver una certa paura del contatto. Altrimenti non avresti iniziato una relazione a distanza. Oppure, se non è così, potresti averlo fatto per una percepita mancanza di alternative. E sarebbe confondere le cose anche in quel caso.

2) Confusione fra relazione vera e relazione a distanza.

Le prime possono durare, le seconde no. Puoi vedere questo video per capire cosa intendo:

https://www.youtube.com/watch?v=R8Lcx8ywVik

3) Confusione su chi può aiutare chi.

>>> Voglio aiutarlo, stagli vicino, essere la sua roccia

Sei sicuro? Allora come mai piangi tutto il giorno? Come puoi anche solo pensare di essere una roccia per chiunque, se non riesci ad aiutare prima te stesso?


>>> Come unica soluzione lo aspetto con pazienza cercando di dargli tutto il tempo che necessita...posso fare altro?

Questa è l'unica cosa sensata da fare. Quando qualcuno ti chiede distanza, l'unica cosa strategicamente corretta - oltre che rispettosa dell'altro - è dargliela.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Salve, la ringrazio per la risposta.
1)Nel mio caso, sono sempre stato dubbioso delle relazioni a distanza ma nel viverla non ho valutato alcuna alternativa esterna, il nostro rapporto era giunto a un livello tale da poter sostenere una relazione e dunque ho cercato di andare oltre la distanza costruendo il nostro rapporto sull'amore, sul rispetto e sulla comprensione reciproca.
2) A seguito della visione del suo video, non mi riconosco all'interno della "sua definizione" di relazione a distanza. Come avevo detto, noi siamo stati sin dall'inizio favorevoli ad un incontro reale e fisico che porterebbe il nostro rapporto ad un notevole rafforzamento. Oltre ciò penso che la difficoltà vada oltre il sentimento e la volontà di amare.
3) Su questo ha pienamente ragione. Tuttavia intendevo anche dire che nonostante la mia debolezza emotiva l'aiuto reciproco sarebbe seppur nel più lieve dei modi, meglio dell'indifferenza totale
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Mi rendo conto. Eppure non c'è come uscire dall'ultima considerazione: se qualcuno ti dice che vuole tempo, distanza o spazio, se c'è anche una sola possibilità su un milione per far sì che cambi idea è concederglielo. Perché se così sarà, sarà perché l'avrà scelto lui, senza sentirsi sotto pressione.

Se poi tu riconosci di avere un problema di diventare troppo possessivo e "appiccicoso", ti consiglio di lavorarci. Perché in questi casi si rischia di asfissiare anche la più bella e autentica delle relazioni.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Grazie mille ne farò tesoro.
Premetto che nella nostra relazione nulla è mai andato storto. Lui già un mese prima che ciò diventasse realtà mi ha avvisato di questo suo comportamento/difficoltà...all'inizio dei corsi universitari me ne ha nuovamente parlato e ora ha preso il sopravvento...tra noi c'è completo accordo. Qualcosa che va al di là dell'amicizia o della semplice frequentazione online, per come l'ho sentita e vissuta in prima persona. È vero siamo dietro uno schermo e se questo schermo dovesse rompersi...Bye Bye. Sarebbe il mio incubo. Tuttavia la tecnologia in qualche modo ha permesso attraverso semplici onde elettromagnetiche e antenne di farci incontrare. Si è instaurata una comunicazione tra due persone in ogni modo e l'obiettivo e arrivare a convivere. Ho chiesto il vostro aiuto per questo, le mie paranoie mi mostrano una realtà composta da tanti "e se...." ma dentro mi sento di voler aspettarlo seguendo il sentimento e meno la ragione e vedere il mio ragazzo soffrire di una possibile depressione mi fa morire dentro