Mia madre tratta malissimo mio padre

Buonasera dottori, Vi scrivo perché sono veramente disperata.
Non riesco più a ragionare lucidamente, non faccio altro che avere crisi di pianto, nonostante abbia 39 anni e non viva con i miei genitori (ma, ahimè, nell’appartamento inferiore).
Mia madre è una vera e propria despota, tratta malissimo mio padre, nonostante lui faccia TUTTO per lei, da che ho memoria.
Quando lo difendo (mio padre ha 80 anni, un infarto alle spalle e temo seriamente per la sua salute) lei diventa una furia, inizia a urlare e inizia a dire cose veramente cattive, a me, a lui.
Se lei mi vede piangere, infierisce!! ! Mi fa il verso, mi schernisce dicendo che sono una debole, urla, rigira tutto il discorso in cui la vittima è solo lei, riversando tutta la colpa su di me e ovviamente su mio padre perché ha osato confidarsi con me (Io sono la figlia, quindi devo portarle rispetto, lui il marito e le deve sempre dare ragione!).
Da una settimana ho scelto il no contact, non è la prima volta che succede, non ce la faccio a vederla.
Da una parte sto meglio, dall’altra no perché sono attanagliata dai sensi di colpa e ho paura di peggiorare ulteriormente la situazione, di creare ulteriore tensione.
È sempre aggressiva, ma in determinati periodi dell’anno in cui lei, ipocondriaca al limite, ha visite mediche il suo nervosismo peggiora e se la sento gridare di sopra (anche al cane o da sola per farsi sentire quando sono a casa) mi sento male fisicamente, ho fortissimi mal di testa, mi vengono dei rush cutanei, ho dolori allo stomaco, nausea etc Stasera la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mio padre dopo cena è venuto a trovarmi per parlare del più o del meno, l’ho visto con una faccia tutta rossa e contrita e mi ha raccontato come lo sta trattando in questi giorni.
D’impulso sono andata da lei e ho detto (anzi, urlato) a mia madre di smetterla di trattarlo così male, le ho detto che lui fa tutto per lei, che ha una certa età ed ha avuto un infarto Da lì è scoppiato il finimondo, perfino mio padre che ha sempre chinato il capo le ha detto che è cattiva.
Ho chiesto aiuto anche a mio fratello che in quel momento era presente perché venuto a cenare da loro, ma mia madre ha un debole per lui, e lui si è limitato a dire io scappo, me ne vado (come ha sempre fatto) e lei gli ha dato ragione dicendo che se potesse scapperebbe anche lei.
Io invece sono qui e ho paura che possa succedere qualcosa a mio padre.
Ma anche a mia madre se si agita così!! ! Sono in un limbo.
Non so più cosa fare.
Ho anche messo casa in vendita, voglio andarmene più lontano, ma purtroppo visto il periodo non si riesce a vendere, ma, per usare un eufemismo, solo a svendere.
E già il prezzo è basso di suo, insomma non potrei neanche comprare un monolocale! Ho già delle spese e non mi posso permettere ulteriori sprechi di denaro.
Scusate il papiro, non so neanche se sono stata chiara, ho scritto tutto di getto, in presa all’esasperazione.
Vi chiedo di aiutarmi.
Non so più cosa fare.

Grazie per l’attenzione
[#1]
Dr. Michele Loia Psicologo 99 2
Buongiorno signora. Ho appena letto con attenzione tutto ciò che scrive. Lei afferma di non riuscire più a ragionare con lucidità, ha continue crisi di pianto e di provare forti sensi di colpa in relazione alla sua storia ecc. Tutto questo evidenzia probabilmente che il suo corpo attraverso questi sintomi le suggerisce di occuparsi un pochino di più di lei stessa. Davanti alla sua esperienza che, dalle sue parole, percepisco molto dolorosa è fondamentale che si prenda cura di sé. E' opportuno farlo in un contesto protetto (studio psicologo) guidata e sostenuta da un terapeuta. Consapevoli del fatto che non si può lavorare per cambiare l'altro ma certamente è possibile lavorare su sé stessi in relazione all'altro. Le consiglio di concedersi questa possibilità, prenda contatto con uno psicologo della sua città, sono certo che troverà la strada per il suo benessere. Io dico sempre che il cambiamento può essere inteso come una straordinaria occasione di espansione e miglioramento di quello che siamo. Accettarlo è il primo passo verso la vita che veramente desideriamo.
Saluti

Dr. Michele Loia
Psicologo
micheleloia@aol.com

[#2]
Attivo dal 2023 al 2023
Ex utente
Grazie per la risposta Dottor Loia. Purtroppo la vergogna (pensi che di questa situazione non ne ho mai parlato neanche con le mie amicizie più strette, avevo raccontato solo qualche cosina al mio ex compagno) mi ha sempre bloccato dal farlo perché mi sembra di non avere ancora sviluppato una mia personalità alla mia età. Faccio molta fatica ad affrontare una situazione così personale/ le mie situazioni personali in generale. È stato difficile anche solo scrivere qui. Razionalmente so che quella che mi suggerisce è l’unica via d’uscita, mi affiderei ad un professionista che mi eviterebbe la follia completa. E ormai la misura è colma.
La ringrazio nuovamente.
Cordiali saluti
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