Due psicoterapie diverse contemporaneamente
Salve,
Soffro di ansia generalizzata da circa 16 anni e da DOC da 3 anni, sono seguita per la parte farmacologica dalla psichiatra e da qualche mese da una psicolerapeuta ad indirizzo cognitivo comportamentale e mi sa aiutando per quanto riguarda il Doc mentre diciamo per la parte più ansia da insicurezze, bassa autostima ecc... non mi ci trovo molto bene.
Volevo sapere un opinione se avessi l'opportunità di andare da un altra psicoterapeuta per la parte ansia generalizzata, sarebbe un errore?
Cioè sarebbe controproducente fare due psicoterapie contemporaneamente con due terapeuti diversi?
Grazie
Cordiali saluti
Soffro di ansia generalizzata da circa 16 anni e da DOC da 3 anni, sono seguita per la parte farmacologica dalla psichiatra e da qualche mese da una psicolerapeuta ad indirizzo cognitivo comportamentale e mi sa aiutando per quanto riguarda il Doc mentre diciamo per la parte più ansia da insicurezze, bassa autostima ecc... non mi ci trovo molto bene.
Volevo sapere un opinione se avessi l'opportunità di andare da un altra psicoterapeuta per la parte ansia generalizzata, sarebbe un errore?
Cioè sarebbe controproducente fare due psicoterapie contemporaneamente con due terapeuti diversi?
Grazie
Cordiali saluti
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Gentile utente,
non è consigliato e produttivo fare due psicoterapie contemporaneamente. Ma, è possibile tendenzialmente seguire percorsi con differenti terapeuti (ad esempio terapia individuale e terapia di coppia o familiare o di gruppo), In questo caso il percorso con due differenti terapeuti è possibile lavorando su aree e dinamiche differenti, che non si contrappongono, ma al contrario vanno ad integrarsi in un quadro più complesso.
Ma, due percorsi individuali, magari di differente orientamento, hanno differenti metodologie di conduzione, un differente setting, e degli obiettivi non coincidenti e possono essere quindi anche confondenti.
Non ritengo che sia utile seguire due psicoterapie con due terapeuti diversi, a meno che non ci siano delle indicazioni particolari dovute a precise esigenze.
Provi a parlare col suo terapeuta, spiegandole le sue esigenze, spiegandole i motivi per cui sente di aver bisogno di una ulteriore terapia/parere. In un percorso terapeutico è di fondamentale importanza la relazione che si viene a creare, una relazione che deve essere assolutamente basata sulla fiducia. Se sente di aver fiducia nel suo terapeuta, provi ad accettare il percorso nel modo che le viene offerto: essendo competente nella materia, probabilmente ha delle motivazioni precise che lo spingono a questa scelta, motivazioni di cui potreste comunque discutere. Se invece questa fiducia non c’è, allora non vedo perché affiancare un’altro terapeuta ma potrebbe provare a rivolgersi ad un altro che possa darle quello di cui ha bisogno.
Saluti
non è consigliato e produttivo fare due psicoterapie contemporaneamente. Ma, è possibile tendenzialmente seguire percorsi con differenti terapeuti (ad esempio terapia individuale e terapia di coppia o familiare o di gruppo), In questo caso il percorso con due differenti terapeuti è possibile lavorando su aree e dinamiche differenti, che non si contrappongono, ma al contrario vanno ad integrarsi in un quadro più complesso.
Ma, due percorsi individuali, magari di differente orientamento, hanno differenti metodologie di conduzione, un differente setting, e degli obiettivi non coincidenti e possono essere quindi anche confondenti.
Non ritengo che sia utile seguire due psicoterapie con due terapeuti diversi, a meno che non ci siano delle indicazioni particolari dovute a precise esigenze.
Provi a parlare col suo terapeuta, spiegandole le sue esigenze, spiegandole i motivi per cui sente di aver bisogno di una ulteriore terapia/parere. In un percorso terapeutico è di fondamentale importanza la relazione che si viene a creare, una relazione che deve essere assolutamente basata sulla fiducia. Se sente di aver fiducia nel suo terapeuta, provi ad accettare il percorso nel modo che le viene offerto: essendo competente nella materia, probabilmente ha delle motivazioni precise che lo spingono a questa scelta, motivazioni di cui potreste comunque discutere. Se invece questa fiducia non c’è, allora non vedo perché affiancare un’altro terapeuta ma potrebbe provare a rivolgersi ad un altro che possa darle quello di cui ha bisogno.
Saluti
Dott.ssa Fabiola Raffone
Psicologa Clinica, Criminologa, Grafologa, Psicodiagnosta, Terapista della riab. psichiatrica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 14/01/2023.
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