Depressione post rottura

In breve, la mia ultima relazione sentimentale che credo sia la perfetta sintesi della mia deficienza relazionale: la conosco circa 3 anni fa, lei bellissima ed intelligente, un vero e proprio sogno.
Tento quindi un approccio e, quasi con sorpresa, il tentativo va perfettamente a buon fine. Di più: passa qualche giorno e lei mi confessa apertamente il suo grande interesse per me, tanto che ci mettiamo subito insieme. Fin da subito è palese che lei è molto presa da me, mi dice e dimostra il suo grande amore come credo poche donne siano in grado di fare. Dovrei quindi essere l'uomo più felice di questo mondo: macchè, non appena mi rendo consapevole che lei è già totalmente "capitolata" perdo quasi istantaneamente (non ci ho messo più di un paio di settimane...) interesse. Seguono mesi in cui il mio allontanamento è sempre più marcato, lei se ne accorge e ne soffre tantissimo.
Mi decido a lasciarla perchè non provo più assolutamente niente e sono caduto in un grigio stato di apatia: parliamo e anche lei mi dice che non regge più la situazione perchè è stanca di protare avanti la relazione da sola.
Ci lasciamo, per il bene di entrambi. Passa qualche settimana in cui finalmente riesco a ritrovare me stesso e a riconquistare finalmente un po' diserenità, poi, di nuovo completamente inaspettato, arriva il crollo: la vedo in giro in compagnia del suo nuovo gruppo, attorniata da ragazzi che le sbavano dietro: per me, è come se l'avessi vista per la prima volta. Essendo molto bella ha fin da subito molti corteggiatori e la cosa riaccende in me un interesse che forse non avevo avuto neanche nei primi giorni.
Le parlo e tento un riavvicinamento ma mi rendo conto che ormai è troppo tardi.

Da quel giorno (sono passati 8 mesi) lei è diventata il mio chiodo fisso. Il fatto di non poterla più avere mi ha gettato in uno stato di profonda depressione che non avrei mai creduto potessi vivere, soprattutto per lei che ho avuto e "rifiutato" in maniera netta durante la nostra relazione. Ho perso interesse verso qualsiasi cosa, ho il terrore che possa presto mettersi con un altro ed ho paura che questo stato possa protrarsi ancora per molto tempo. Il tutto è reso ancora più triste se penso alla banalità e alla stupidità del meccanismo che si è instaurato dentro di me: quando la avevo ai miei piedi la disprezzavo, ora che non posso averla soffro in maniera indicibile, se un giorno ritornasse probabilmente mi basterebbero un paio di mesi per tornare al punto di partenza...

Non so cosa chiedervi...forse qualche consiglio per superare questa tremenda fase, forse avevo solo bisogno di sfogarmi, e per questo vi ringrazio.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)quando la avevo ai miei piedi la disprezzavo, ora che non posso averla soffro in maniera indicibile, se un giorno ritornasse (..)
gentile ragazzo questa è una condizione abbastanza comune e, in alcune occasioni, anche il sintomo di una certa immaturità affettiva. Il piacere sta nella conquista, se non si ottiene il proprio giocattolo ci si deprime e quando lo si ottiene, dopo l'entusiasmo della conquista e non dell'oggetto in sè si perde interesse. E ancora quando l'oggetto è ambito dagli altri il problema ritorna. é certo segno di una problematica relazionale che anderebbe elaborata attraverso un possibile intervento psicoterapeutico. Ne parli con uno psicologo e nè discuta di questa possibilità.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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[#2]
Utente
Utente
Immaturità affettiva...sicuramente. Ho anche sentito parlare di "amore competitivo", che si svilupperebbe in presenza di alcune difficoltà legate all'ottenimento dell' "oggetto desiderato" e che scomparirebbe appena si ottiene ciò che si vuole...

"State attenti a ciò che desidertae, perchè potreste ottenerlo...".

Ma la consapevolezza del meccanismo e della sua "banalità" non basta al momento per superare questa stasi
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, già nella sua precedente richiesta le avevamo suggerito di rivolgersi a uno psicologo nel mondo reale.

Lo ha poi fatto?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com