Sono preoccupata per mio figlio, non esce di casa da un sacco di tempo

Mio figlio oggi ha 22 anni e non mi ha mai creato problemi, a scuola andava bene, frequentava buone compagnie e tutto sommato passava tanto tempo fuori casa tra sport e uscite estive, poi crescendo si è sentito diverso dagli amici ed ha iniziato ad isolarsi credendo di trovare nuove amicizie ma così non è stato, anche se in realtà sono stati soprattutto i loro ex amici a tradirlo e farlo fuori piano piano da loro, poiché lo giudicavano per come si vestiva e si vergognavano ad uscire con lui, nonostante non avesse nulla che non andasse, lui dice che tutto questo lo è venuto a sapere perché loro ne hanno parlato con un suo vecchio amico che glie lo ha riferito di nascosto.

Da allora, sono passati ormai diversi mesi, non esce più di casa, si alza tardi la mattina, mangia pochissimo, è dimagrito molto anche se è sempre stato magrolino, inoltre tutto ciò che ha attorno nemmeno lo aiuta perché lui sogna sempre di trovare un lavoro e andare via di qui, vuole andare in una grande città e cominciare una nuova vita perché qui non vede proprio futuro.

Gli ho chiesto se gli piacesse qualche ragazza ma dice sempre che non conosce nessuna, va spesso a trovare i nonni, ma più di questo non fa.

Lui vorrebbe andare via di qui, ma non fa nemmeno nulla per farlo, non cerca nemmeno lavoro, ha la patente ma non guida mai.

Lui è consapevole di stare male, è molto sensibile ed intelligente, ma continua a stare nel suo, nonostante ne soffra.

Tutto questo mi sembra surreale, perché se è consapevole di stare male non ha il coraggio di cambiare?
L'unica risposta che sa darmi è che qui non ci vuole stare, ripeto non gli do torto perché il paese è quello che è, piccolo, vuoto, non stimolante, ma potrebbe quantomeno fare piccole cose, ma giustamente gli amici dove li trova... Non so, non si meritava questo e mi dispiace che non riesce a fare qualcosa, io non saprei proprio che fare, ci guardiamo e siamo tristi, non sappiamo cosa fare...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

già questo fenomeno era presente da qualche anno, ma la fase di isolamento Covid lo ha aggravato, riempiendo molti ragazzi di insicurezze sociali e relazionali.
La situazione è talmente diffusa che già lo scorso anno il governo aveva raccolto la necessità di un aiuto psicologico superiore a quanto già esistente nel settore pubblico, e aveva deliberato di istituire un "Bonus psicoterapia gratuita" per le persone di ogni età che soffrono di "ansia, stress, depressione e fragilità psicologica, a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico" (da sito Inps).
E dunque ci sarebbe concretamente per Suo figlio la possibilità di ricevere aiuto senza esborso; talvolta l'elemento economico, il dover dipendere ancora una volta dei genitori, causa nei ragazzi/e un rifiuto a priori del percorso psicologico.

A questo punto il problema può consistere nel convincere Suo figlio che una speranza c'è, che l* Psicoterapeuta pur non essendo in grado di modificare situazione esterna (il paese rimarrà un paesello "piccolo vuoto non stimolante"..), è però in grado di aiutare efficacemente la persona a trovare dentro di sé la forza, l'energia , la motivazione al cambiamento.
La News dove trovare la normativa rispetto al "Bonus gratuito" è:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9005-importante-bonus-psicoterapia-gratuita-anche-per-il-2023.html .

Per qualsiasi genere di necessità, replichi pure qui; Le risponderemo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Grazie signora dottoressa,
effettivamente proprio in questi giorni sentivo al telegiornale di quanti giovani dai 20 anni in poi si trovassero in una condizione mentalmente drammatica, dato che appunto non studiano e non lavorano, anche se come lei sa quando succede una cosa che tocca da vicino si ha sempre l'impressione di vivere come "gli unici" ad affrontare tale situazione, ma mi sembra ovvio che sia un problema nazionale.

Mio figlio è assolutamente disposto a cambiare vita, la cosa che bisogna distinguere è che lui si rende effettivamente conto che non gli piace campare sulle nostre spalle, a differenza di altri che magari lo fanno di proposito, ma il problema è che non è continuo, spesso vedo che trova la motivazione per cambiare ma poi puntualmente ritorna ad essere fragile nei confronti della vita come prima.
Ovviamente le sto parlando delle mie impressioni, più di questo non saprei dire perché non so cosa gli passi per la testa e lui più di tanto non parla dei suoi problemi.

Riguardo al bonus psicologo ne ho sentito parlare e mi creda pur di vederlo felice sarei tranquillamente disposta a pagare anche con i soldi miei senza usufruire di bonus, dato che comunque in famiglia stiamo abbastanza bene economicamente!
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
E dunque cerchi di convincerlo a chiedere aiuto.
Questa è la via più importante.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/