Disturbo d'ansia e paura di non guarire
Buonasera dottori.
Ho 22 anni, soffro d'ansia da quando ero bambina e la cosa è andata sempre peggiorando.
Credo sia iniziato tutto dalla malattia di mia madre (avevo9 anni), 2 anni prima i miei genitori si sono separati (nulla di eccessivamente traumatico).
A 14 anni ho iniziato ad avere un ipocondria terribile per cui nn riuscivo neanche a stare a scuola.
Controllavo ossessivamente le unghie e temevo che il colore un po strano "a mio modo di vedere" fosse sintomo di una malattia mortale, oppure temevo che la lavagna potesse farmi venire le crisi epilettiche, insomma stavo ossessionata sempre per qualche malattia.
A periodi ricordo di aver avuto paure del tipo che i miei familiari mi volessero uccidere, dopo i miei familiari anche qualche compagno di scuola...piangevo dal terrore che potesse succedere qualcosa simile.
Crescendo all'età di 15 anni iniziai ad avere un disturbo ossessivo compulsivo invalidante, l ho sviluppato quando ho iniziato la mia prima relazione con un ragazzo che nn era per nulla stabile ma che voleva solamente divertirsi...non riuscivo più a lavarmi autonomamente ne a coricarmi... iniziai a stare con un ragazzo che mi faceva stare in un altalena emotiva continua, nn era stabile, era possessivo e mi ricattava continuamente in maniera subdola, io ne ero dipendente, ho iniziato a sviluppare panico, vomiti e a congelare le emozioni perchè non riuscivo più a sopportare tanto dolore.
Questa situazione mi ha portato a diventare quasi anoressica, mi sentivo sola nn parlavo con nessuno...nn so come dopo 1 anno e mezzo ho capito di essere abbastanza a pezzi da mollarlo e l ho fatto.
A oggi l umore nn è più tornato normale, sento da allora (circa 6 anni fa) uno stato dissociativo di tipo emotivo...forte ansia, sento sintomi della depersonalizzazione, forti somatizzazioni gastrointestinali... ho una strana discontinuità nel pensiero,.
sento come dei buchi, una sorta di disorganizzazione, sono razionale ma nn collegata con le emozioni, inoltre amnesia, nn ricordo le cose e questo mi spaventa...ho perso la mia personalità, nn so chi sono e mi trovo in preda a quello che mi succede.
A oggi mi segue uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale con una vita di esperienza, ritiene che io abbia un disturbo d ansia e che, cio che mi è successo sia perchè nn ho sviluppato autonomia da bambina e mi ha portato ed essere dipendente dagli altri... Sono in cura da 1 anno ma sento che sulla dissociazione nn mi stia aiutando, voi cosa ne pensate?
potrebbe essere un altra malattia oppure qualcosa che richiede un protocollo diverso?
ma soprattutto si puo guarire e risentire una fluttuazione normale dell umore?
Aggiungo che prima di questo psicologo sono stata 1 anno presso un altro terapeuta che mi ha diagnosticato un disturbo post traumatic da stress ma con lui peggiorava l ansia; mi ha visitato una psichiatra che ha escluso psicosi.
Tuttavia io continuo a chiedermi se i sintomi (del pensiero) che sono simili alla schizofrenia possono essere qualcosa del genere
Ho 22 anni, soffro d'ansia da quando ero bambina e la cosa è andata sempre peggiorando.
Credo sia iniziato tutto dalla malattia di mia madre (avevo9 anni), 2 anni prima i miei genitori si sono separati (nulla di eccessivamente traumatico).
A 14 anni ho iniziato ad avere un ipocondria terribile per cui nn riuscivo neanche a stare a scuola.
Controllavo ossessivamente le unghie e temevo che il colore un po strano "a mio modo di vedere" fosse sintomo di una malattia mortale, oppure temevo che la lavagna potesse farmi venire le crisi epilettiche, insomma stavo ossessionata sempre per qualche malattia.
A periodi ricordo di aver avuto paure del tipo che i miei familiari mi volessero uccidere, dopo i miei familiari anche qualche compagno di scuola...piangevo dal terrore che potesse succedere qualcosa simile.
Crescendo all'età di 15 anni iniziai ad avere un disturbo ossessivo compulsivo invalidante, l ho sviluppato quando ho iniziato la mia prima relazione con un ragazzo che nn era per nulla stabile ma che voleva solamente divertirsi...non riuscivo più a lavarmi autonomamente ne a coricarmi... iniziai a stare con un ragazzo che mi faceva stare in un altalena emotiva continua, nn era stabile, era possessivo e mi ricattava continuamente in maniera subdola, io ne ero dipendente, ho iniziato a sviluppare panico, vomiti e a congelare le emozioni perchè non riuscivo più a sopportare tanto dolore.
Questa situazione mi ha portato a diventare quasi anoressica, mi sentivo sola nn parlavo con nessuno...nn so come dopo 1 anno e mezzo ho capito di essere abbastanza a pezzi da mollarlo e l ho fatto.
A oggi l umore nn è più tornato normale, sento da allora (circa 6 anni fa) uno stato dissociativo di tipo emotivo...forte ansia, sento sintomi della depersonalizzazione, forti somatizzazioni gastrointestinali... ho una strana discontinuità nel pensiero,.
sento come dei buchi, una sorta di disorganizzazione, sono razionale ma nn collegata con le emozioni, inoltre amnesia, nn ricordo le cose e questo mi spaventa...ho perso la mia personalità, nn so chi sono e mi trovo in preda a quello che mi succede.
A oggi mi segue uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale con una vita di esperienza, ritiene che io abbia un disturbo d ansia e che, cio che mi è successo sia perchè nn ho sviluppato autonomia da bambina e mi ha portato ed essere dipendente dagli altri... Sono in cura da 1 anno ma sento che sulla dissociazione nn mi stia aiutando, voi cosa ne pensate?
potrebbe essere un altra malattia oppure qualcosa che richiede un protocollo diverso?
ma soprattutto si puo guarire e risentire una fluttuazione normale dell umore?
Aggiungo che prima di questo psicologo sono stata 1 anno presso un altro terapeuta che mi ha diagnosticato un disturbo post traumatic da stress ma con lui peggiorava l ansia; mi ha visitato una psichiatra che ha escluso psicosi.
Tuttavia io continuo a chiedermi se i sintomi (del pensiero) che sono simili alla schizofrenia possono essere qualcosa del genere
[#1]
Gentile utente,
dalla sua ricca storia clinica e di vita, e, dal momento in cui sta già seguendo un percorso di psicoterapia da tempo, le suggerirei di provare ad esporre alla sua terapeuta i suoi dubbi e le sue paure.
Inoltre, Le suggerisco di considerare una visita psichiatrica per un approfondimento diagnostico e un eventuale supporto al trattamento appropriato. Saranno gli specialisti ad indicarle il percorso migliore.
Cari saluti
dalla sua ricca storia clinica e di vita, e, dal momento in cui sta già seguendo un percorso di psicoterapia da tempo, le suggerirei di provare ad esporre alla sua terapeuta i suoi dubbi e le sue paure.
Inoltre, Le suggerisco di considerare una visita psichiatrica per un approfondimento diagnostico e un eventuale supporto al trattamento appropriato. Saranno gli specialisti ad indicarle il percorso migliore.
Cari saluti
Dott.ssa Fabiola Raffone
Psicologa Clinica, Criminologa, Grafologa, Psicodiagnosta, Terapista della riab. psichiatrica
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta dottoressa comunque vorrei precisare che sono stata dalla prima psicoterapeuta a 14 anni, da allora a oggi ho fatto terapia con altri 5 psicoterapeuti (alcune terapie sono state solamente colloqui conoscitivi in cui mi sono accorta che non erano in grado di aiutarmi), l anno scorso sono stata per ben un anno in cura da una psichiatra, ho seguito la terapia di benzodiazepine e qualche mese provai dobren ed escitalopram ma è stata una terapia fallimentare. Ad ogni modo la psichiatra riteneva fossero tutti disturbi d ansia, nessuna psicosi, nessuna doppia personalità. Diagnosticó una dipendenza affettiva sulla quale ho lavorato con l attuale psicoterapeuta.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 08/01/2023.
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