Problema di attaccamento all'altro sesso
Buongiorno dottori, grazie in anticipo.
Piacere, ho 34 anni, sono una mamma.
Ho avuto 3 storie importanti, una durata dai 16ai 20.
Una dai 20 ai 31 e una dai 31 a 3 mesi fa.
Anche nei periodi in cui ero single ho cmq sempre avuto mini relazioni quindi sola non sono mai stata.
Mi sono resa conto, che perdo facilmente la testa per gli uomini, mi spiego, non sempre ma spesso quando comincio una conoscenza, io mi prendo emotivamente e sono praticamente quasi sempre ricambiata ma mi rendo conto non sia un comportamento sano in quanto poi, se mi rendo conto che quell uomo non è fatto per me e quindi la relazione finisce, ho illuso la persona perché a me veramente inizialmente mi sembra di aver trovato l'uomo della mia vita.
E anche quest'ultima relazione di 3 anni che ho avuto, ho veramente patito le pene dell'inferno ma non riuscivo a staccarmi da questa persona.
Ora, sono tre mesi che sono single (e sono stata anche molto bene e molto tranquilla da sola, forse perché l'ultima esperienza davvero negativa, a volte momenti ho avuto dei momenti in cui mi sono sentita vuota, mancanza di affetto ma nulla di eccessivo).
Ho avuto le avance di quest'uomo molto interessante, e ovviamente solo dopo due uscite in una settimana io sono già partita con la testa e sto facendo veramente di tutto per trattenermi perché mi rendo conto che sto idealizzando pure lui, non sapendo praticamente manco che persona sia, non vedo l'ora mi chiami, non vedo l'ora di vederlo, guardo se è online sui social.
Cose mi rendo conto siano completamente sbagliate perché tra noi non c'è nulla di che.
Io vorrei davvero capire se ho qualche disturbo, qualche percorso da fare, se questo mio problema ha un nome e esiste un modo per migliorarmi.
Ringrazio per la pazienza
Piacere, ho 34 anni, sono una mamma.
Ho avuto 3 storie importanti, una durata dai 16ai 20.
Una dai 20 ai 31 e una dai 31 a 3 mesi fa.
Anche nei periodi in cui ero single ho cmq sempre avuto mini relazioni quindi sola non sono mai stata.
Mi sono resa conto, che perdo facilmente la testa per gli uomini, mi spiego, non sempre ma spesso quando comincio una conoscenza, io mi prendo emotivamente e sono praticamente quasi sempre ricambiata ma mi rendo conto non sia un comportamento sano in quanto poi, se mi rendo conto che quell uomo non è fatto per me e quindi la relazione finisce, ho illuso la persona perché a me veramente inizialmente mi sembra di aver trovato l'uomo della mia vita.
E anche quest'ultima relazione di 3 anni che ho avuto, ho veramente patito le pene dell'inferno ma non riuscivo a staccarmi da questa persona.
Ora, sono tre mesi che sono single (e sono stata anche molto bene e molto tranquilla da sola, forse perché l'ultima esperienza davvero negativa, a volte momenti ho avuto dei momenti in cui mi sono sentita vuota, mancanza di affetto ma nulla di eccessivo).
Ho avuto le avance di quest'uomo molto interessante, e ovviamente solo dopo due uscite in una settimana io sono già partita con la testa e sto facendo veramente di tutto per trattenermi perché mi rendo conto che sto idealizzando pure lui, non sapendo praticamente manco che persona sia, non vedo l'ora mi chiami, non vedo l'ora di vederlo, guardo se è online sui social.
Cose mi rendo conto siano completamente sbagliate perché tra noi non c'è nulla di che.
Io vorrei davvero capire se ho qualche disturbo, qualche percorso da fare, se questo mio problema ha un nome e esiste un modo per migliorarmi.
Ringrazio per la pazienza
[#1]
Salve,
Da ciò che racconta ci sono due spunti di riflessione.
Il primo è il bisogno di sentire l'appartenenza o l'unione ad una persona, come se senza l'altro non potesse sentirsi completa.
Su questo argomento si potrebbe lavorare prendendo in considerazione le esperienze passate relative alla propria storia. Probabilmente sono presenti delle situazioni da esplorare che potrebbero rendere più appagante l'indipendenza e la possibilità di realizzarsi in autonomia.
L'altro fattore sembra essere l'idealizzazione. Quando incontra una nuova persona, costruisce probabilmente un'idea di quest'ultimo idealizzata e non reale. Ovvero le sue aspettative non rispettano i reali valori di chi incontra e quindi rimane delusa successivamente quando scopre che quello che si aspettava era una sua costruzione.
Anche da questo secondo fattore si può intuire che nel rapporto interpersonale, potrebbe essere presente qualcosa da approfondire per vivere con più serenità e anche leggerezza i rapporti. Ciò potrebbe darle l'opportunità di conoscere in maniera sana una persona che rispecchi i suoi reali valori e riceverne tutti i vantaggi.
Saluti.
Da ciò che racconta ci sono due spunti di riflessione.
Il primo è il bisogno di sentire l'appartenenza o l'unione ad una persona, come se senza l'altro non potesse sentirsi completa.
Su questo argomento si potrebbe lavorare prendendo in considerazione le esperienze passate relative alla propria storia. Probabilmente sono presenti delle situazioni da esplorare che potrebbero rendere più appagante l'indipendenza e la possibilità di realizzarsi in autonomia.
L'altro fattore sembra essere l'idealizzazione. Quando incontra una nuova persona, costruisce probabilmente un'idea di quest'ultimo idealizzata e non reale. Ovvero le sue aspettative non rispettano i reali valori di chi incontra e quindi rimane delusa successivamente quando scopre che quello che si aspettava era una sua costruzione.
Anche da questo secondo fattore si può intuire che nel rapporto interpersonale, potrebbe essere presente qualcosa da approfondire per vivere con più serenità e anche leggerezza i rapporti. Ciò potrebbe darle l'opportunità di conoscere in maniera sana una persona che rispecchi i suoi reali valori e riceverne tutti i vantaggi.
Saluti.
Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 709 visite dal 08/01/2023.
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