Prigioniero del tumore
Nel 2019 ho avuto la diagnosi di un tumore al testicolo, che ho dovuto trattare con 3 cicli di chemioterapia con base cisplatino.
Sebbene la chemioterapia ha avuto un successo regalandomi la remissione della malattia, il mio corpo e la mia mente, non è andata in remissione ma è rimasto intrappolato dalla malattia.
Ho avuto un supporto psicologico ma nonostante tutto non riesco a liberarmi dalla catene del tumore e volare in quella tranquillità e speranza del futuro.
Dapprima la paura predominante era il rischio recidiva di malattia, cosa che ha accompagnato ogni giorno e ogni minuto della mia vita post chemioterapia.
Successivamente si è aggiunta la paura degli effetti collaterali a lungo termine della chemioterapia, che potesse portare a morte per problemi cardiovascolari e secondo tumore.
A queste si è aggiunta la paura di avere tumori.
Secondi tumori.
Di non riuscire ad avere una vita normale, ma che prima o poi morirò.
Ho lasciato tutte le attività sociali, chiuso in un cerchio e prigioniero della sua ombra e dell'ombra che viene fuori ogni volta che cerco su internet danni da chemioterapia, secondi tumori post chemioterapia, aspettativa di vita.
Ed ecco che dopo 4 anni da fine chemioterapia con il follow-up che prosegue in modo positivo, io non ho mai lasciato il tumore e tutto quello che è implicato con lui.
Non ho a livello economico la possibilità di riprendere un cammino psicologico e non trovo chiave di lettura.
Non trovo rassicurante nulla e piago quella vita prechemio che ormai non c'è più.
Un allungare la vita con i problemi che ne comporta che si dovrà prima o poi fare i conti
Sebbene la chemioterapia ha avuto un successo regalandomi la remissione della malattia, il mio corpo e la mia mente, non è andata in remissione ma è rimasto intrappolato dalla malattia.
Ho avuto un supporto psicologico ma nonostante tutto non riesco a liberarmi dalla catene del tumore e volare in quella tranquillità e speranza del futuro.
Dapprima la paura predominante era il rischio recidiva di malattia, cosa che ha accompagnato ogni giorno e ogni minuto della mia vita post chemioterapia.
Successivamente si è aggiunta la paura degli effetti collaterali a lungo termine della chemioterapia, che potesse portare a morte per problemi cardiovascolari e secondo tumore.
A queste si è aggiunta la paura di avere tumori.
Secondi tumori.
Di non riuscire ad avere una vita normale, ma che prima o poi morirò.
Ho lasciato tutte le attività sociali, chiuso in un cerchio e prigioniero della sua ombra e dell'ombra che viene fuori ogni volta che cerco su internet danni da chemioterapia, secondi tumori post chemioterapia, aspettativa di vita.
Ed ecco che dopo 4 anni da fine chemioterapia con il follow-up che prosegue in modo positivo, io non ho mai lasciato il tumore e tutto quello che è implicato con lui.
Non ho a livello economico la possibilità di riprendere un cammino psicologico e non trovo chiave di lettura.
Non trovo rassicurante nulla e piago quella vita prechemio che ormai non c'è più.
Un allungare la vita con i problemi che ne comporta che si dovrà prima o poi fare i conti
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Gentile utente,
il tumore è un'esperienza che purtroppo segna la vita della persona e la segnerà per sempre, anche nel caso che si sia vinta la battaglia.
Si è vinta la battaglia, ma fino alla fine non si sa se si è vinta la guerra. Si teme che si ripresentino altre battaglie, forse più dure. Si vive nella paura e nell'attesa.
Come fare in modo che tutto ciò non rappresenti una malattia peggiore che non il tumore stesso?
Un'intera branca della psicologia si è interessata a fondo -in questi ultimi anni- a tale problematica: è la psiconcologia. E' il settore della psicologia che si occupa dei risvolti psichici della patologia oncologica.
Veda se nella Sua area geografica, oppure nel Suo capoluogo di regione (che non nomino per privacy) può individuare un supporto psicologico specifico in tal senso; anche utilizzando la prescrizione del medico di base presso l'Unità di Psicologia clinica ospedaliera. Oppure il "Bonus psicoterapia gratuita" rinnovato qualche giorno fa, come potrà leggere qui: Https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html .
Non permetta che il tumore la abbia vinta.
Intendo
sulla Sua mente;
nei Suoi affetti;
nel Suo umore;
sulla Sua progettualità.
Qualche giorno fa ho avuto in consulenza un Suo coetaneo che da bambino aveva avuto un cancro all'occhio, per cui l'occhio aveva dovuto essere tolto. Da allora vive con un'occhio finto per dirla in linguaggio corrente (cioè una protesi oculare, come altri hanno un testicolo protesico); eppure ha una fidanzata che lo ama e il progetto di un figlio.
Auguro anche a Lei di poter raggiungere una buona serenità con l'aiuto di un/a Collega Psiconcolog*. Non si lasci abbattere dall'evento successoLe.
Forse anche questa lettura La potrà aiutare a capire e a capirsi:
https://www.psicologi-italia.it/disturbi-e-terapie/varie/articoli/la-malattia-cronica-nella-vita-della-persona.html .
Se ritiene, replichi qui. Le risponderemo certamente.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
il tumore è un'esperienza che purtroppo segna la vita della persona e la segnerà per sempre, anche nel caso che si sia vinta la battaglia.
Si è vinta la battaglia, ma fino alla fine non si sa se si è vinta la guerra. Si teme che si ripresentino altre battaglie, forse più dure. Si vive nella paura e nell'attesa.
Come fare in modo che tutto ciò non rappresenti una malattia peggiore che non il tumore stesso?
Un'intera branca della psicologia si è interessata a fondo -in questi ultimi anni- a tale problematica: è la psiconcologia. E' il settore della psicologia che si occupa dei risvolti psichici della patologia oncologica.
Veda se nella Sua area geografica, oppure nel Suo capoluogo di regione (che non nomino per privacy) può individuare un supporto psicologico specifico in tal senso; anche utilizzando la prescrizione del medico di base presso l'Unità di Psicologia clinica ospedaliera. Oppure il "Bonus psicoterapia gratuita" rinnovato qualche giorno fa, come potrà leggere qui: Https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html .
Non permetta che il tumore la abbia vinta.
Intendo
sulla Sua mente;
nei Suoi affetti;
nel Suo umore;
sulla Sua progettualità.
Qualche giorno fa ho avuto in consulenza un Suo coetaneo che da bambino aveva avuto un cancro all'occhio, per cui l'occhio aveva dovuto essere tolto. Da allora vive con un'occhio finto per dirla in linguaggio corrente (cioè una protesi oculare, come altri hanno un testicolo protesico); eppure ha una fidanzata che lo ama e il progetto di un figlio.
Auguro anche a Lei di poter raggiungere una buona serenità con l'aiuto di un/a Collega Psiconcolog*. Non si lasci abbattere dall'evento successoLe.
Forse anche questa lettura La potrà aiutare a capire e a capirsi:
https://www.psicologi-italia.it/disturbi-e-terapie/varie/articoli/la-malattia-cronica-nella-vita-della-persona.html .
Se ritiene, replichi qui. Le risponderemo certamente.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 07/01/2023.
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