Sogni che generano poesie

Salve Dottori. Mi rivolgo a voi per esporvi questa curiosità, cioè un fatto che è accaduto già due volte nella vita a mio padre, 73 anni. Ve lo racconto da parte di mio padre senza alcun' ansia particolare, anzi con lo stesso sorriso sulle labbra che avrebbe lui, perchè questo fatto non gli crea alcun problema ma anzi, come lui dice, gli rende la vita molto più divertente da comprendere. Anche perchè è lui stesso a dire che non gli occorre di sapere da cosa può essere generato, perchè tanto dà per scontato che uno psicolgo gli direbbe che potrebbe riferirsi a qualche ansia, oppure al sonno disturbato da una cattiva digestione o da certe sostanze alimentari o farmacologiche, oppure dall'aver guardato o sentito certe cose il giorno prima. Insomma è solo una curiosità, anche perchè è molto curiosa. Dunque, per due volte nella vita gli è accaduto che, qualche attimo prima del risveglio dal sonno, abbia avuto un sogno in cui a lui durante questo sogno (seguito immediatamente dal risveglio) gli è venuta in mente una poesia (quindi sono 2 poesie in totale). Il fatto è che non si ricorda dello scenario del sogno (con chi stava e dove era), ma si ricorda solo della poesia che gli era pervenuta nella mente in modo molto chiaro, tanto che dopo essersi svegliato se le ricordava ancora perfettamente e quindi le ha messe tutte e due per iscritto. Sono solo due poesiole semplici, di 4-5 righe ognuna, il cui contenuto è abbastanza "ermetico" e un po' grottesco (ad esempio in una i soggetti sono un toro e una mucca), però la cosa interessante è che sono in rima (com'è possibile!!) e con una metrica regolare, quindi diciamo che sono delle poesiole ben strutturate (perfettamente organizzate, direi). Beh, vi ho esposto tutto. Come vi dicevo prima, non è che saremmo interessati tanto a sapere per quale ragione accadano queste cose (ad es. diamo per scontata una qualche ansia psichica), ma più che altro ci interesserebbe sapere da voi Dottori se sono delle cose che voi avete mai sentito accadere (ad esempio nella letteratura psicanalitica), e nel caso fossero cose che accadono alla gente con quale frequenza e in quale percentuale accadono fra le persone (sono cose rare?). Lui dice, ridendo e scherzando: perchè quando sogno divento un poeta, che è una cosa che da sveglio riuscirei difficilmente ad essere? Insomma, in base alla vostra esperienza, quante persone si sono rivolte a voi per esporvi un fatto simile? Vi ringrazio Dottori, sempre col sorriso sulle labbra e molto curioso di avere un vostro parere da riferire poi a mio padre, vi saluto cordialmente.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazzo, la letteratura psicoanalitica sulla creatività è vastissima e i casi raccontati e gli aneddoti sono simili a quelli che lei racconta.
Nell'accezione feudiana l'intera produzione artistica sarebbe la conseguenza di un processo incoscio di sublimazione in cui sentimenti repressi troverebbero sfogo in attività creative. Secondo gli psicoanalisti l'atto creativo è essenzialmente incoscio poichè quest'ultimo continuerebbe a produrre e a rielaborare esperienze e sentimenti.
Se si vuole abbandonare il concetto di incoscio possiamo dire che alcune produzioni creative, prima di essere perfezionate, vengono elaborate ad un livello di consapevolezza più basso.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
La ringrazio Dottor De Vincentiis. E' il fatto che queste poesiole vengano fuori con una forma e soprattutto con delle rime precise che ci lascia letteralmente stupefatti, come se fossero state fatte normalmente durante lo stato di veglia. Ma d'altronde, così come immagina anche mio padre, le capacità ignote ancora da scoprire della mente umana nei vari stati di coscienza saranno ancora talmente tante e innumerevoli...