Non sopporto piu' i miei suoceri. come posso fare a mantenere la relazione civile?
Mi sposerò tra 6 mesi.
Ad Aprile 2021 io ed il mio fidanzato abbiamo comprato una casa bi-famigliare per noi e per i miei suoceri (sono due appartamenti con due entrate separate).
La pratica di mutuo è intestata a me ed al mio fidanzato e le rate le stiamo pagando noi da quando abbiamo comprato la casa.
La ristrutturazione dei due appartamenti l'abbiamo finanziata sempre io ed il mio fidanzato.
L'appartamento al piano terra, il quale è destinato ad essere dei miei suoceri e nel quale stiamo vivendo ora tutti e 4 insieme, lo abbiamo ritrutturato grazie ai soldi del mutuo (15.000 euro).
L'appartamento al primo piano, che sarà nostro, lo stiamo ristrutturando con un ulteriore prestito che abbiamo fatto a nome mio e con gli stipendi che ci stanno entrando mese per mese.
In tutto questo stiamo organizzando e pagando anticipi per il nostro matrimonio di giugno di quest'anno.
I miei suoceri non ci hanno aiutato assolutamente con nulla, nè moralmente, nè fisicamente con i lavori.
Non si riesce a parlare con loro, dato che appena cerchi di chiedere un consiglio cambiano discorso oppure fanno battute.
Non sanno organizzarsi con nulla, partendo dalle cose piu' piccole come fare la spesa oppure prendere un appuntamento da qualche parte.
Non ci hanno aiutato con la pratica del mutuo e non ci stanno aiutando con i lavori di ristruttuazione.
Qualsiasi cosa gli viene detta, ci dicono contro e ci criticano dicendo che loro avrebbero fatto meglio.
Non una volta ci hanno ringraziato per aver comprato la casa anche per loro, oppure ci hanno detto di essere orgogliosi per le cose che siamo riusciti a realizzare.
Ho 25 anni, ma molte volte mi sento di dover essere io il genitore e loro i figli.
Non si rendono conto di nulla, non si rendono conto di cosa gli entra in casa come stipendio e cosa esce come spese (a mia suocera piace spendere).
Ho accettato di prendere la casa con loro, ma speravo decisamente che la situazione fosse diversa, che riuscissero a darci una mano sia economicamente che moralmente.
Mi sto realmente pendendo di aver accettato questo compromesso e di dover vivere con i miei suoceri per il resto della vita dato che loro non sanno arrangiarsi con nulla e si aspettano che io ed il mio fidanzato risolviamo tutti i loro problemi.
Sanno solo chiedere di comprargli le sigarette la sera quando torniamo a casa dal lavoro (anche se nè io nè il mio fidanzato fumiamo).
Non credo di resistere ancora per molto prima di esplodere, mi dovrei sposare tra 6 mesi, ma ho paura che il mio matrimonio ne avrà da risentire da tutto ciò.
Come posso fare?
Ad Aprile 2021 io ed il mio fidanzato abbiamo comprato una casa bi-famigliare per noi e per i miei suoceri (sono due appartamenti con due entrate separate).
La pratica di mutuo è intestata a me ed al mio fidanzato e le rate le stiamo pagando noi da quando abbiamo comprato la casa.
La ristrutturazione dei due appartamenti l'abbiamo finanziata sempre io ed il mio fidanzato.
L'appartamento al piano terra, il quale è destinato ad essere dei miei suoceri e nel quale stiamo vivendo ora tutti e 4 insieme, lo abbiamo ritrutturato grazie ai soldi del mutuo (15.000 euro).
L'appartamento al primo piano, che sarà nostro, lo stiamo ristrutturando con un ulteriore prestito che abbiamo fatto a nome mio e con gli stipendi che ci stanno entrando mese per mese.
In tutto questo stiamo organizzando e pagando anticipi per il nostro matrimonio di giugno di quest'anno.
I miei suoceri non ci hanno aiutato assolutamente con nulla, nè moralmente, nè fisicamente con i lavori.
Non si riesce a parlare con loro, dato che appena cerchi di chiedere un consiglio cambiano discorso oppure fanno battute.
Non sanno organizzarsi con nulla, partendo dalle cose piu' piccole come fare la spesa oppure prendere un appuntamento da qualche parte.
Non ci hanno aiutato con la pratica del mutuo e non ci stanno aiutando con i lavori di ristruttuazione.
Qualsiasi cosa gli viene detta, ci dicono contro e ci criticano dicendo che loro avrebbero fatto meglio.
Non una volta ci hanno ringraziato per aver comprato la casa anche per loro, oppure ci hanno detto di essere orgogliosi per le cose che siamo riusciti a realizzare.
Ho 25 anni, ma molte volte mi sento di dover essere io il genitore e loro i figli.
Non si rendono conto di nulla, non si rendono conto di cosa gli entra in casa come stipendio e cosa esce come spese (a mia suocera piace spendere).
Ho accettato di prendere la casa con loro, ma speravo decisamente che la situazione fosse diversa, che riuscissero a darci una mano sia economicamente che moralmente.
Mi sto realmente pendendo di aver accettato questo compromesso e di dover vivere con i miei suoceri per il resto della vita dato che loro non sanno arrangiarsi con nulla e si aspettano che io ed il mio fidanzato risolviamo tutti i loro problemi.
Sanno solo chiedere di comprargli le sigarette la sera quando torniamo a casa dal lavoro (anche se nè io nè il mio fidanzato fumiamo).
Non credo di resistere ancora per molto prima di esplodere, mi dovrei sposare tra 6 mesi, ma ho paura che il mio matrimonio ne avrà da risentire da tutto ciò.
Come posso fare?
[#1]
Gentile utente,
la situazione che descrive è ai limiti del credibile.
Quale ragione, infatti, può imporre ad una coppia quello che lei chiama "compromesso"?
Lo scambio reciproco che determina un compromesso, tra lei e i suoceri, in che cosa è consistito?
Del resto, perfino se i suoi suoceri fossero pieni di attenzioni nei vostri confronti e fossero le persone più amabili del mondo, l'idea di vivere assieme è quanto mai bislacca, specie all'inizio di una convivenza, quando la coppia deve ancora trovare senza interferenze i suoi ritmi, le sue abitudini, ciò che in questo caso è legittimo chiamare "i suoi compromessi".
Si ha l'impressione, dunque, che lei non ci stia dicendo tutto. Per esempio ci parla del mutuo, ma non di chi ha versato il capitale iniziale per l'acquisto dell'immobile. Se per ipotesi i suoi suoceri hanno venduto la casa in cui vivevano per dare a voi la possibilità di avere una casa vostra, allora sì, questo sarebbe un compromesso, ma alquanto imprudente da tutte e due le parti.
Cosa pensa il suo compagno di tutto questo?
Ci chiarisca meglio il motivo iniziale di questa scelta di convivenza, se crede.
Auguri.
la situazione che descrive è ai limiti del credibile.
Quale ragione, infatti, può imporre ad una coppia quello che lei chiama "compromesso"?
Lo scambio reciproco che determina un compromesso, tra lei e i suoceri, in che cosa è consistito?
Del resto, perfino se i suoi suoceri fossero pieni di attenzioni nei vostri confronti e fossero le persone più amabili del mondo, l'idea di vivere assieme è quanto mai bislacca, specie all'inizio di una convivenza, quando la coppia deve ancora trovare senza interferenze i suoi ritmi, le sue abitudini, ciò che in questo caso è legittimo chiamare "i suoi compromessi".
Si ha l'impressione, dunque, che lei non ci stia dicendo tutto. Per esempio ci parla del mutuo, ma non di chi ha versato il capitale iniziale per l'acquisto dell'immobile. Se per ipotesi i suoi suoceri hanno venduto la casa in cui vivevano per dare a voi la possibilità di avere una casa vostra, allora sì, questo sarebbe un compromesso, ma alquanto imprudente da tutte e due le parti.
Cosa pensa il suo compagno di tutto questo?
Ci chiarisca meglio il motivo iniziale di questa scelta di convivenza, se crede.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.3k visite dal 04/01/2023.
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