Nevrosi ossessiva
Gentilissimi medici
Sono un uomo di 57 anni e all’età di 24 anni, a seguito di un lungo periodo di ansia, crisi di panico e ossessioni di carattere rimuginativo, mi è stata diagnosticata, dal mio terapeuta che mi ebbe in cura, una nevrosi ossessiva con la quale convivo ad oggi tra alti e bassi con periodi più meno lunghi e supportati al bisogno da terapia psicologica di sostegno e terapia farmacologica con antidepressivi (zoloft).
Nonostante ciò vivo una vita abbastanza serena con famiglia, figli, lavoro e hobby che mi aiutano in parte a distrarmi dal rimuginio ossessivo.
Dalle sedute di analisi fatte agli inizi di questo disturbo d’ansia il terapeuta, basandosi sulla teoria freudiana, ha riscontrato un conflitto interiore a carattere sessuale (bisessualità) che ha generato la nevrosi.
Questo detto in termini elementari poiché non sono uno specialista ma voi che lo siete sapete benissimo cosa intenda il collega.
Lavorando su me stesso, insieme al terapeuta, ho avuto la consapevolezza del mio conflitto interiore ovvero il non aver accettato le mie inclinazioni sessuali in un ambiente altamente pudico e moralista.
La domanda che mi pongo sempre e alla quale non ho mai trovato una risposta è: cosa provoca il riacutizzarsi dei sintomi ossessivi?
ASSECONDARE o REPRIMERE la causa del conflitto?
Grazie anticipatamente e cordiali saluti
Sono un uomo di 57 anni e all’età di 24 anni, a seguito di un lungo periodo di ansia, crisi di panico e ossessioni di carattere rimuginativo, mi è stata diagnosticata, dal mio terapeuta che mi ebbe in cura, una nevrosi ossessiva con la quale convivo ad oggi tra alti e bassi con periodi più meno lunghi e supportati al bisogno da terapia psicologica di sostegno e terapia farmacologica con antidepressivi (zoloft).
Nonostante ciò vivo una vita abbastanza serena con famiglia, figli, lavoro e hobby che mi aiutano in parte a distrarmi dal rimuginio ossessivo.
Dalle sedute di analisi fatte agli inizi di questo disturbo d’ansia il terapeuta, basandosi sulla teoria freudiana, ha riscontrato un conflitto interiore a carattere sessuale (bisessualità) che ha generato la nevrosi.
Questo detto in termini elementari poiché non sono uno specialista ma voi che lo siete sapete benissimo cosa intenda il collega.
Lavorando su me stesso, insieme al terapeuta, ho avuto la consapevolezza del mio conflitto interiore ovvero il non aver accettato le mie inclinazioni sessuali in un ambiente altamente pudico e moralista.
La domanda che mi pongo sempre e alla quale non ho mai trovato una risposta è: cosa provoca il riacutizzarsi dei sintomi ossessivi?
ASSECONDARE o REPRIMERE la causa del conflitto?
Grazie anticipatamente e cordiali saluti
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>>> cosa provoca il riacutizzarsi dei sintomi ossessivi?
Il fatto che ancora non ha risolto la tendenza ossessiva sottostante, mi pare evidente.
>>> ASSECONDARE o REPRIMERE la causa del conflitto?
Che alla base delle ossessioni ci sia un conflitto o un trauma sono appunto assunti delle teorie psicoanalitiche. Ma dal punto di vista del superamento del problema, almeno in un'ottica strategica, ciò è del tutto irrilevante.
Per superare le ossessioni non serve sapere da dove vengono, serve sapere cosa fare e soprattutto cosa non fare. Nel mio canale YouTube può cercare "ossessioni" e vedere vari video sull'argomento, anche a tema omosessuale:
https://studio.youtube.com/channel/UCSsfm6G36eWIV2-Eo8bENbg/videos
Il suggerimento è di rivolgersi a un terapeuta di diverso orientamento, comportamentale o strategico, e chiedere un secondo parere.
Il fatto che ancora non ha risolto la tendenza ossessiva sottostante, mi pare evidente.
>>> ASSECONDARE o REPRIMERE la causa del conflitto?
Che alla base delle ossessioni ci sia un conflitto o un trauma sono appunto assunti delle teorie psicoanalitiche. Ma dal punto di vista del superamento del problema, almeno in un'ottica strategica, ciò è del tutto irrilevante.
Per superare le ossessioni non serve sapere da dove vengono, serve sapere cosa fare e soprattutto cosa non fare. Nel mio canale YouTube può cercare "ossessioni" e vedere vari video sull'argomento, anche a tema omosessuale:
https://studio.youtube.com/channel/UCSsfm6G36eWIV2-Eo8bENbg/videos
Il suggerimento è di rivolgersi a un terapeuta di diverso orientamento, comportamentale o strategico, e chiedere un secondo parere.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Dentilissimo Dr Santonocito
La ringrazio di cuore per il suo riscontro e concordo con quanto dice lei ma è proprio il disturbo ossessivo che mi spinge a pormi queste domande. Ne sono cosciente ma spesso mi è difficile smettere. Come ascoltato nei suoi post su youtube, è proprio questo che dovrei evitare per aspirare non dico ad una remissione totale dei sintomi ossessivi ma quantomeno ad attenuarli e quindi migliorare la qualità della mia vita. Dovrei accettare la mia patologia e con esso tutta la sintomatologia che ne scatuirisce senza più scrutare o cercare soluzioni miracolose poichè sono quest'ultime che alimentano il disturbo d'ansia. I suoi video sono eccezionali e rassicuranti anche se, come sostenete voi specialisti, la rassicurazione è deleteria per noi soggetti ansiosi :-) Ancora grazie
La ringrazio di cuore per il suo riscontro e concordo con quanto dice lei ma è proprio il disturbo ossessivo che mi spinge a pormi queste domande. Ne sono cosciente ma spesso mi è difficile smettere. Come ascoltato nei suoi post su youtube, è proprio questo che dovrei evitare per aspirare non dico ad una remissione totale dei sintomi ossessivi ma quantomeno ad attenuarli e quindi migliorare la qualità della mia vita. Dovrei accettare la mia patologia e con esso tutta la sintomatologia che ne scatuirisce senza più scrutare o cercare soluzioni miracolose poichè sono quest'ultime che alimentano il disturbo d'ansia. I suoi video sono eccezionali e rassicuranti anche se, come sostenete voi specialisti, la rassicurazione è deleteria per noi soggetti ansiosi :-) Ancora grazie
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>>> I suoi video sono eccezionali e rassicuranti anche se, come sostenete voi specialisti, la rassicurazione è deleteria per noi soggetti ansiosi :-)
Sono rassicuranti nel senso che offrono spunti per <superare> il problema. Non per continuare a restarci, rassegnandosi.
Dunque se vuole uscirne cerchi un terapeuta adatto a lei.
Sono rassicuranti nel senso che offrono spunti per <superare> il problema. Non per continuare a restarci, rassegnandosi.
Dunque se vuole uscirne cerchi un terapeuta adatto a lei.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 03/01/2023.
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