Io e il mio partner non facciamo sesso

Buongiorno.
Premetto che sono abbastanza disperata e sconfortata, e che questo problema sta mettendo a dura prova la mia relazione, tant'è che sto pensando di lasciare il mio partner.

Io e il mio ragazzo stiamo insieme da 4 anni.
Abbiamo io 29 e lui 32 anni.

Non conviviamo attualmente (perché ancora non ho il tempo indeterminato, contratto che mi verrà rinnovato a gennaio 2024) nel frattempo ci guardiamo in giro per gli affitti ma con poco interesse da parte di entrambi.
O meglio: lui dice di voler andare a convivere, lo dice spesso e volentieri ma nel concreto non fa nulla.

Io ho smesso di cercare perché non sono convinta di voler proseguire questa relazione per via dei nostri problemi in camera da letto.

La nostra è sempre stata una relazione piena d'amore e di affetto, di rispetto e di attività fatte insieme.
Ma non di sesso.
Noi abbiamo sempre fatto l'amore poco: all'inizio della nostra storia in media capitava 2 o 3 volte al mese (sempre per volontà sua, perché io venivo rifiutata se lo cercavo, oppure capitava che lo cercassi, magari praticando un rapporto orale, e una volta venuto-pochi minuti, spesso meno di 1 o 2 minuti-finito lui, non continuava più con me).
Queste volte in cui facevamo l'amore, con penetrazione o senza, nell'arco di 1 o 2 minuti l'atto era finito.
Spesso dopo 30 secondi di penetrazione avveniva l'eiaculazione.
Spesso anche meno.
In questi 4 anni la situazione è solo peggiorata.
Nel 2022 abbiamo fatto l'amore solo 4 o 5 volte in tutto l'anno.
Quindi il problema è passato dalla durata alla frequenza + la durata.
Queste poche volte all'anno che avviene è un rapporto assolutamente non soddisfacente.
L'ultima volta che abbiamo avuto un rapporto, senza penetrazione, è stato ieri (erano 4 mesi che non mi toccava).
Durato forse 2 minuti, senza penetrazione.
Lui è venuto, io non ho fatto a tempo nemmeno a scaldarmi.
Mi ha cercata lui perché presa dalla frustrazione una settimana fa ho deciso di affrontare nuovamente il discorso.
Discorso precedentemente affrontato altre volte, ci siamo rivolti anche a una psicologa-sessuologa ma non è cambiato assolutamente nulla.
Anzi, lei tra le regole aveva dato il non avere rapporti (cosa non difficile dato che ne abbiamo uno ogni 4 mesi).
Dopo 7 sedute ha dato il via libera con un giochino di coppia da fare a letto, dove uno dei parter doveva stare fermo e l'altro, non necessariamente toccando parti intime, doveva "scongelarlo".
Il gioco era da ripetere 2 o 3 volte in una settimana, in modo da provare cose diverse dato che ciò che aveva funzionato la volta prima non poteva essere ripetuto.
È finita che non l'abbiamo mai fatto il gioco, ma abbiamo avuto un rapporto - assolutamente non soddisfacente per me - lui si è convinto fosse tutto risolto e ha smesso di andare dalla psicologa.
(perché nel frattempo si era sviluppato anche il problema della mancanza di erezione nei tentativi di rapporto).
Io sono molto frustrata dalla situazione e anche se il resto va bene, sono proprio al limite.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

i problemi sembrano parecchi, proviamo a sgrovigliarli.

- Scarsa propensione di lui verso la sessualità fin dall'inizio: ipodesiderio? Paura di fallire?
- Eiaculazione precoce:
"Spesso dopo 30 secondi di penetrazione avveniva l'eiaculazione. Spesso anche meno."
- Scarsa cura verso la compagna:
" .. una volta venuto-pochi minuti, spesso meno di 1 o 2 minuti-finito lui, non continuava più con me..": ignoranza? disinteresse? vergogna? una lei che non chiede?
- Deficit erettile
"... nel frattempo si era sviluppato anche il problema della mancanza di erezione nei tentativi di rapporto ..".
- Scarsa costanza nella terapia.
Occorre registrare che l'inizio della terapia sessuale aveva dato qualche risultato, ma ..
"abbiamo avuto un rapporto - assolutamente non soddisfacente per me - lui si è convinto fosse tutto risolto e ha smesso di andare dalla psicologa." Disinteresse? superficialità?

Che dire?
Con i pochi dati in nostro possesso non è possibile capire se si tratta di una problematica individuale oppure di coppia; ma in ogni caso non semplice.
Occorrerebbe l'azione diagnostica e terapeutica coordinata di uro-andrologo e Psicoterapeuta sessuolog* clinic* di comprovata competenza (ad es. Albo in FISSonline) per un tempo non breve e con costanza. Sempre che ci sia una vera e forte motivazione ad affrontare e superare.

Lei si dichiara comprensibilmente "..abbastanza disperata e sconfortata, e che questo problema sta mettendo a dura prova la mia relazione, tant'è che sto pensando di lasciare il mio partner.".
In relazione a quanto sopra deciderà cosa fare: dopo ben quattro anni è in grado di avere una visione chiara della situazione.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Mi piacerebbe fornire più dettagli al quadro generale: lui non parla mai di questa situazione, come fosse un tabù, io periodicamente (forse dovuto alla frustrazione) tiro fuori l'argomento. Quindi probabilmente è un insieme tra paura e ipodesiderio (anche per l'auto-erotismo in solitaria non mostra particolare interesse). Ma quando mi vede con qualche indumento provocante, prova interesse.

Parlando dei problemi con lui, lui una volta concluso ha imparato e capito l'importanza di continuare il rapporto con me, ma senza "passione" (se so che lui è poco coinvolto a me passa il desiderio di continuare e preferisco fermarci). La mancanza di coinvolgimento da parte sua, in seguito alla sua eiaculazione, è dovuta al pensiero di aver fallito (e anche di questo ne abbiamo parlato molto). Ho provato a convincerlo che per me non è importante che lui usi il pene per darmi piacere, ma ogni mia parola non è servita a niente, perché lui si sente inadeguato a non riuscire a fornire piacere come vorrebbe.

Fallito con la psicoterapeuta, il medico di base ha consigliato psicofarmaci e farmaci che aiutano l'erezione. Questi secondo me hanno solo peggiorato la situazione, dando una falsa illusione a lui di risoluzione. Di fatto anche i farmaci non hanno mai aiutato e io, una volta saputo di questa terapia, ho preferito non li prendesse perché secondo me il problema è da affrontare coi giusti professionisti in seguito ad approfondita anamnesi.

Vorrei riferirmi a uno psicoterapeuta di coppia (perché secondo me col tempo anche io ho iniziato a manifestare dei problemi: calo della libido, mancanza di lubrificazione, irritabilità e poca pazienza nei suoi confronti.
Io lo amo davvero tantissimo e se nella frustrazione vorrei lasciarlo, poi lucidamente mi rendo conto che mi rende felice su tutti gli altri aspetti. E mi rendo conto che non è che lui non voglia risolvere ma che non ha le armi per farlo, al momento.
Posso chiedere come posso trovare un professionista affidabile?
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

"..Posso chiedere come posso trovare un professionista affidabile?"

Per essere certa che il/la professionista abbia i mezzi teorici e la competenza per affrontare i vari problemi e disfunzioni sessuali qui elencati occorre
che sia Psicoterapeuta, cioè autorizzato a curare (lo potrà verificare nell'Albo nazionale Psicologi)
e che abbia una assodata competenza in sessuologia clinica (che sia Sessuolog* clinic* lo potrà verificare nei registri ad hoc, ad es. FISSonline.it della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica).
Dopo le prime due-tre sedute, sarà lui/lei a propendere per una terapia individuale o di coppia.

Torno a consigliare vivamente a lui una visita uro-andrologica: non va mai sottovalutato il piano organico (dosaggi ormonali, ecc.).

Saluti cordiali!
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/