Sarebbe forse meglio terminare la gravidanza
Salve,ho 36 anni e sono incinta. Dopo aver avuto problemi con la pillola e la spirale ho deciso di usare solo preservativi. Ho intrattenuto una sporadica relazione a distanza e in una di queste rare occasioni il preservativo ha ceduto. Finora pensavo ai bambini e al matrimonio come qualcosa che capita solo alle altre. Ero una ragazzina molto cattolica, ma a 17 anni una cattiva compagna ha organizzato con dei ragazzi il mio stupro. Non avevo mai nemmeno baciato un ragazzo e quell'esperienza e' stata devastante per la mia mente. Non so molto, solo che non ricordavo nulla di quel che era successo e sebbene sanguinassi copiosamente non avevo idea di cosa fosse successo. Purtroppo ne' i miei genitori ne me stessa abbiamo mai avuto il coraggio di affrontare il problema. Mai parlato a nessuno del fatto fino a pochi anni fa. Sono andata via di casa e sono passata dall'anoressia alla bulimia, dall'autolesionismo alle droghe e alcool. Adesso sono estremamente fragile emotivamente, piango e sono depressa e rabbiosa soprattutto con quelli che mi stanno piu vicino. Dimentico tutto, passo ore a piangere e urlare o guardare il soffitto ma non riesco a decidere che fare del bambino. Mi sento di violentarmi ancora una volta subendo un aborto, questo corpo che non ho mai sentito mio mi fa ancora piu schifo vedendo la pancia che mi deforma ancora di piu. Sarebbe forse meglio terminare la gravidanza. Non so se saro mai capace di dare nulla a questo bambino e ho paura perche sono sola ancora una volta. Mi chiedo se valga la pena vivere cosi come ho vissuto io. La prego mi dia un consiglio perche i consulenti con cui ho parlato sono di un inutilita' agghiacciante, ascoltano e mi dicono che devo prendere una decisione, ma io non so nemmeno decidere che camicia indossare! sono cosi persa che vorrei solo morire.
[#1]
Cara ragazza,
si rende conto che darle un consiglio su una decisione così importante della sua vita è impossibile? solo lei può decidere cosa fare.
La invito un momento a fermarsi e rileggere attentamente tutto ciò che ha scritto. Ok il passato non è stato sereno, ma è arrivato il momento di iniziare a prendere in mano la sua vita o la vuole lasciare in balia degli eventi esterni e degli ALTRI?
Le consiglio di contattare uno psicologo-psicoterapeuta perchè ha bisogno di un aiuto sia che decida di tenere il bambino sia che decida il contrario.
Cari saluti
si rende conto che darle un consiglio su una decisione così importante della sua vita è impossibile? solo lei può decidere cosa fare.
La invito un momento a fermarsi e rileggere attentamente tutto ciò che ha scritto. Ok il passato non è stato sereno, ma è arrivato il momento di iniziare a prendere in mano la sua vita o la vuole lasciare in balia degli eventi esterni e degli ALTRI?
Le consiglio di contattare uno psicologo-psicoterapeuta perchè ha bisogno di un aiuto sia che decida di tenere il bambino sia che decida il contrario.
Cari saluti
Dr.ssa Romina Venti
Psicologa-Psicoterapeuta familiare e sistemico-relazionale
Iscr.Ord.Psic.Umbria sez. A n°536
www.rominaventi.it
[#2]
Gentile Utente,
mi dispiace molto, la cosa più bella che una donna può vivere, ovvero la gravidanza, per Lei ora è un incubo, che si aggiunge a tutti gli altri incubi del passato, e del presente.
Dopo l'abuso da Lei raccontato sono successe tante cose, tra cui lo sviluppare un certo comportamento impulsivo che l'ha portata all'abuso di sostanze, alla bulimia, all'autolesionismo, ecc., e insomma ad una vita sulle montagne russe, dove l'umore altalenante è stato la colonna sonora.
Proprio questo va curato: Lei non può accontentarsi di un "consulente", lei deve avere due cose:
1) un supporto psichiatrico, e quindi farmacologico, che funzioni: se è già in atto e non sta funzionando, lo cambi. Ma la priorità ora è riportare il suo umore a livelli accettabili
2) un supporto psicologico adeguato.
Non crede sia ora di viverla questa vita pienamente e serenamente? Allora vada ad un CPS della sua zona, richieda una valutazione psichiatrica e parli della gravidanza e di tutte le decisioni importanti della sua vita, ma non stia SOLA perchè la confusione non le permetterà di trovare le soluzioni, ha bisogno di un supporto esterno
Se ha bisogno noi siamo qui, anche se in fondo spero che lei trovi un supporto in carne ed ossa
mi dispiace molto, la cosa più bella che una donna può vivere, ovvero la gravidanza, per Lei ora è un incubo, che si aggiunge a tutti gli altri incubi del passato, e del presente.
Dopo l'abuso da Lei raccontato sono successe tante cose, tra cui lo sviluppare un certo comportamento impulsivo che l'ha portata all'abuso di sostanze, alla bulimia, all'autolesionismo, ecc., e insomma ad una vita sulle montagne russe, dove l'umore altalenante è stato la colonna sonora.
Proprio questo va curato: Lei non può accontentarsi di un "consulente", lei deve avere due cose:
1) un supporto psichiatrico, e quindi farmacologico, che funzioni: se è già in atto e non sta funzionando, lo cambi. Ma la priorità ora è riportare il suo umore a livelli accettabili
2) un supporto psicologico adeguato.
Non crede sia ora di viverla questa vita pienamente e serenamente? Allora vada ad un CPS della sua zona, richieda una valutazione psichiatrica e parli della gravidanza e di tutte le decisioni importanti della sua vita, ma non stia SOLA perchè la confusione non le permetterà di trovare le soluzioni, ha bisogno di un supporto esterno
Se ha bisogno noi siamo qui, anche se in fondo spero che lei trovi un supporto in carne ed ossa
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 20/07/2009.
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