Non riesco a trovare il mio posto nel mondo- paura o disturbo psicologico
Salve, ho 30 anni e da diverso tempo vivo una sorta di disagio interiore fatto di malinconia, ansia e nostalgia.
Lavoro da 3 anni ormai (cambiando ogni anno una città diversa) ma non mi sento pienamente soddisfatto.
Mi mancano moltissimo gli anni passati di quando vivevo all'università, non perchè facessi chissà quali grande vita sociale, ma mi sentivo "protetto" avevo un dovere preciso studiare per superare gli esami e lo facevo e ottenevo anche belle soddisfazioni, mi piaceva stare in compagnia e conoscere gene nuova.
Ora invece sono andato avanti lavoro ma non mi sento contento anzi, vorrei tanto ritornare indietro, come se fossi rimasto bloccato in quel periodo.
Mi sento sempre a disagio e inadatto, ho provato a trasferirmi cambiando 3 volte città ma l'unico posto dove mi sento "a casa" è appunto dove ho trascorso gli anni degli studi.
Sono consapevole che non posso rimanere sempre fermo nello stesso luogo e fare sempre le stesse cose però allo stesso tempo non riesco ad andare avanti e non capisco il perchè.
Ho anche pensato di mollare tutto ma di questi tempi sarebbe un peccato enorme.
Forse dovrei ritornare nel luogo dove mi sento bene (anche se ormai delle persone che conoscevo non c'è piu nessuno essendosi trasferiti tutti altrove).
Non so se è paura di crescere o una situazione psicologica che mi rende inadatto alla vita.
chiedo a voi un parere, grazie.
Lavoro da 3 anni ormai (cambiando ogni anno una città diversa) ma non mi sento pienamente soddisfatto.
Mi mancano moltissimo gli anni passati di quando vivevo all'università, non perchè facessi chissà quali grande vita sociale, ma mi sentivo "protetto" avevo un dovere preciso studiare per superare gli esami e lo facevo e ottenevo anche belle soddisfazioni, mi piaceva stare in compagnia e conoscere gene nuova.
Ora invece sono andato avanti lavoro ma non mi sento contento anzi, vorrei tanto ritornare indietro, come se fossi rimasto bloccato in quel periodo.
Mi sento sempre a disagio e inadatto, ho provato a trasferirmi cambiando 3 volte città ma l'unico posto dove mi sento "a casa" è appunto dove ho trascorso gli anni degli studi.
Sono consapevole che non posso rimanere sempre fermo nello stesso luogo e fare sempre le stesse cose però allo stesso tempo non riesco ad andare avanti e non capisco il perchè.
Ho anche pensato di mollare tutto ma di questi tempi sarebbe un peccato enorme.
Forse dovrei ritornare nel luogo dove mi sento bene (anche se ormai delle persone che conoscevo non c'è piu nessuno essendosi trasferiti tutti altrove).
Non so se è paura di crescere o una situazione psicologica che mi rende inadatto alla vita.
chiedo a voi un parere, grazie.
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Gentile utente,
non è raro dover affrontare un periodo di vuoto dopo la conclusione degli anni universitari. Come lei osserva, lo studente ha un compito ben preciso, quello di studiare; e attraverso l'adempimento del compito nella maggior parte dei casi il risultato arriva; non c'è competizione con i compagni di corso, come era alle superiori, e dunque si riesce ad intessere dei veri rapporti. e molti atri aspetti che rendono unico il periodo universitario.
Attualmente lei si sente fermo, e c'è la tentazione di tornare nel luogo dove "mi sento bene"; in realtà dovrebbe dire "dove mi sentivo bene" all'epoca dell'Università. Ma non possibile tornare indietro ricreando il passato.
Ci chiede:
"Non so se è paura di crescere o una situazione psicologica che mi rende inadatto alla vita."
Attraverso le poche parole di un consulto online è impossibile saperlo. Però che sia l'uno o l'altro, oppure addirittura un terzo, il passo da fare è quello di rivolgersi di persona, in presenza, ad un* Psicolog* meglio se anche psicoterapeuta. Nel mentre che si lavora insieme per comprendere qual è il problema, si inizia già a intervenire sul sintomo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
non è raro dover affrontare un periodo di vuoto dopo la conclusione degli anni universitari. Come lei osserva, lo studente ha un compito ben preciso, quello di studiare; e attraverso l'adempimento del compito nella maggior parte dei casi il risultato arriva; non c'è competizione con i compagni di corso, come era alle superiori, e dunque si riesce ad intessere dei veri rapporti. e molti atri aspetti che rendono unico il periodo universitario.
Attualmente lei si sente fermo, e c'è la tentazione di tornare nel luogo dove "mi sento bene"; in realtà dovrebbe dire "dove mi sentivo bene" all'epoca dell'Università. Ma non possibile tornare indietro ricreando il passato.
Ci chiede:
"Non so se è paura di crescere o una situazione psicologica che mi rende inadatto alla vita."
Attraverso le poche parole di un consulto online è impossibile saperlo. Però che sia l'uno o l'altro, oppure addirittura un terzo, il passo da fare è quello di rivolgersi di persona, in presenza, ad un* Psicolog* meglio se anche psicoterapeuta. Nel mentre che si lavora insieme per comprendere qual è il problema, si inizia già a intervenire sul sintomo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.6k visite dal 22/12/2022.
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