è solo un grande equivoco?
Buongiorno, contestualizzo:
quando avevo 12/13 anni i miei genitori si sono separati perché mio padre aveva una storia con un’altra donna e mia madre, già con problemi mentali, per questa cosa ha iniziato a peggiorare (paranoie, manie di persecuzione, crisi di nervi).
La vita mia, di mia sorella e di mio padre per i 6/7 anni dopo è stata un calvario.
Mia madre ci perseguitava tutti.
Quando ero da mio padre veniva sempre sotto casa.
Chiamava la polizia con scuse di ogni tipo solo per dare fastidio.
Affiggeva cartelli minatori sul citofono.
Veniva sempre alla scuola mia anche li per dare fastidio.
Un giorno è entrata perfino nella mia classe nel bel mezzo della lezione.
Ci sono voluti tanti (troppi) episodi come questo perché le fosse fatto un TSO.
Si è risolto tutto quando le è stato affidato un amministratore di sostegno che la convincesse a farsi curare.
Oggi infatti è in cura da ormai 5 anni con xeplion con ottimi esiti presso un cps.
Veniamo al punto: io da quando è iniziato tutto ciò ho iniziato a non sentirmi più come prima.
Non ridevo e non facevo ridere nello stesso modo di prima.
Ero convinto che il motivo fosse quello che era successo.
Allora ho iniziato a cercare di ridere e far ridere nello stesso modo di prima.
Ma non ci riuscivo.
Fingevo.
A differenza di prima infatti lo facevo apposta.
Era forzato.
Infatti non capivo mai quale era il limite e finivo sempre per esagerare e mettermi in ridicolo.
(Questo solo con amici.
In famiglia non è mai stato cosi).
Questo portava nei miei amici l’attuazione di comportamenti di presa in giro nei miei confronti (anche se loro pensavano di farlo in amicizia) che mi facevano male.
Ogni volta che tornavo a casa dopo che uscivo con loro ero triste e non volevo piu vederli.
La settimana scorsa (adesso ho 25 anni) dopo l’ennesima volta che andava cosi, il giorno dopo gli ho fatto sapere che non volevo piu vederli.
Questa cosa mi ha provocato una sofferenza cosi profonda che volevo addirittura mettere fine alla mia vita.
C’è stato qualcosa però che mi ha fatto aprire gli occhi: Io ero cosi semplicemente perché ero cosi.
Semplicemente stavo crescendo.
E quindi ero diventato più serio, maturo e responsabile.
Come lo ero in famiglia.
(Forse quello che era successo ha solo accelerato il processo.
E questo mi ha ingannato (?) ) .
Allora quando ho capito ciò ho provato un senso di sollievo e benessere con me stesso incredibile.
Voglio rivedere i miei amici.
Per loro sarò una nuova persona.
Il contrario di quello che conoscono loro.
E per questo non potranno piu trattarmi e prendermi in giro come prima.
E saremo tutti contenti.
Per voi è plausibile che sia cosi?
Che sia stato solo un equivoco?
Dopotutto i fatti familiari che ho raccontato sono successi proprio nel periodo in cui avviene il cambiamento più radicale nella vita di una persona.
E questa cosa deve avermi fuorviato (?) .
Gia nel 2019 avevo posto questa domanda su questo sito che neanche mi ricordavo.
Ora mi sono dato la risposta.
Siete d’accordo?
quando avevo 12/13 anni i miei genitori si sono separati perché mio padre aveva una storia con un’altra donna e mia madre, già con problemi mentali, per questa cosa ha iniziato a peggiorare (paranoie, manie di persecuzione, crisi di nervi).
La vita mia, di mia sorella e di mio padre per i 6/7 anni dopo è stata un calvario.
Mia madre ci perseguitava tutti.
Quando ero da mio padre veniva sempre sotto casa.
Chiamava la polizia con scuse di ogni tipo solo per dare fastidio.
Affiggeva cartelli minatori sul citofono.
Veniva sempre alla scuola mia anche li per dare fastidio.
Un giorno è entrata perfino nella mia classe nel bel mezzo della lezione.
Ci sono voluti tanti (troppi) episodi come questo perché le fosse fatto un TSO.
Si è risolto tutto quando le è stato affidato un amministratore di sostegno che la convincesse a farsi curare.
Oggi infatti è in cura da ormai 5 anni con xeplion con ottimi esiti presso un cps.
Veniamo al punto: io da quando è iniziato tutto ciò ho iniziato a non sentirmi più come prima.
Non ridevo e non facevo ridere nello stesso modo di prima.
Ero convinto che il motivo fosse quello che era successo.
Allora ho iniziato a cercare di ridere e far ridere nello stesso modo di prima.
Ma non ci riuscivo.
Fingevo.
A differenza di prima infatti lo facevo apposta.
Era forzato.
Infatti non capivo mai quale era il limite e finivo sempre per esagerare e mettermi in ridicolo.
(Questo solo con amici.
In famiglia non è mai stato cosi).
Questo portava nei miei amici l’attuazione di comportamenti di presa in giro nei miei confronti (anche se loro pensavano di farlo in amicizia) che mi facevano male.
Ogni volta che tornavo a casa dopo che uscivo con loro ero triste e non volevo piu vederli.
La settimana scorsa (adesso ho 25 anni) dopo l’ennesima volta che andava cosi, il giorno dopo gli ho fatto sapere che non volevo piu vederli.
Questa cosa mi ha provocato una sofferenza cosi profonda che volevo addirittura mettere fine alla mia vita.
C’è stato qualcosa però che mi ha fatto aprire gli occhi: Io ero cosi semplicemente perché ero cosi.
Semplicemente stavo crescendo.
E quindi ero diventato più serio, maturo e responsabile.
Come lo ero in famiglia.
(Forse quello che era successo ha solo accelerato il processo.
E questo mi ha ingannato (?) ) .
Allora quando ho capito ciò ho provato un senso di sollievo e benessere con me stesso incredibile.
Voglio rivedere i miei amici.
Per loro sarò una nuova persona.
Il contrario di quello che conoscono loro.
E per questo non potranno piu trattarmi e prendermi in giro come prima.
E saremo tutti contenti.
Per voi è plausibile che sia cosi?
Che sia stato solo un equivoco?
Dopotutto i fatti familiari che ho raccontato sono successi proprio nel periodo in cui avviene il cambiamento più radicale nella vita di una persona.
E questa cosa deve avermi fuorviato (?) .
Gia nel 2019 avevo posto questa domanda su questo sito che neanche mi ricordavo.
Ora mi sono dato la risposta.
Siete d’accordo?
[#1]
Gentile utente,
Lei ci presenta le Sue intenzioni e il Suo desiderio:
.Voglio rivedere i miei amici.
.Per loro sarò una nuova persona.
.Il contrario di quello che conoscono loro.
.E per questo non potranno piu trattarmi e prendermi in giro come prima.
.E saremo tutti contenti.
Tenga conto che lei è *proprietario* unicamente della Sua parte; quella dei suoi amici é nelle loro mani e in quanto tale è imprevedibile.
La frase finale "e saremo tutti contenti" assomiglia più alle fiabe ("e vissero tutti felici e contenti"), piuttosto che a un concreto esame di realtà, la cui realtà è fatta di ombre di luci, costantemente.
Ci chiede se noi Specialisti siamo d'accordo.
Non viene specificato su che cosa essere d'accordo o meno; però siamo d'accordo sui tentativi che le persone fanno per dare una svolta alla propria vita rispetto a quello che hanno ricevuto dalla famiglia d'origine.
Cari saluti!
Dott. Brunialti
Lei ci presenta le Sue intenzioni e il Suo desiderio:
.Voglio rivedere i miei amici.
.Per loro sarò una nuova persona.
.Il contrario di quello che conoscono loro.
.E per questo non potranno piu trattarmi e prendermi in giro come prima.
.E saremo tutti contenti.
Tenga conto che lei è *proprietario* unicamente della Sua parte; quella dei suoi amici é nelle loro mani e in quanto tale è imprevedibile.
La frase finale "e saremo tutti contenti" assomiglia più alle fiabe ("e vissero tutti felici e contenti"), piuttosto che a un concreto esame di realtà, la cui realtà è fatta di ombre di luci, costantemente.
Ci chiede se noi Specialisti siamo d'accordo.
Non viene specificato su che cosa essere d'accordo o meno; però siamo d'accordo sui tentativi che le persone fanno per dare una svolta alla propria vita rispetto a quello che hanno ricevuto dalla famiglia d'origine.
Cari saluti!
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 998 visite dal 20/12/2022.
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