Non riesco a controllare la mia attrazione per una ragazza (molto piu piccola di me)

Buongiorno,
Sono un uomo di 37 anni, da 5 sto con la mia compagna, che amo e con cui convivo.
Le sono sempre stato fedele; certo qualche volta ho provato attrazione fisica per qualche donna, ma penso che possa essere normale apprezzare la bellezza e sentirsi apprezzati a propria volta...
ora, da quattro anni per lavoro/studio sono spesso a contatto con ragazze ventenni, con alcune siamo amici (ho amici dai 20 ai 50) e usciamo insieme anche con la mia compagna eccetera;
nelle ultime 6/7 settimane ho preso parte a un progetto al quale partecipa una ragazza per cui ho subito provato una folle simpatia che oggi è diventata una forte cotta.
Lei ha 20 anni, e se con le colleghe di 24-25 che trovavo carine mi veniva spontaneo di pensare "ma figurati" già solo per la differenza d'età, con lei questa reazione non c'è stata affatto; da pochi giorni ho capito di essere ben ricambiato, e in me ci sono sentimenti molto contrastanti.

Io non mi sono esposto verso di lei, nè viceversa, ma insomma certi segnali sono chiari...

Da una parte mi dico che "non sono pazzo"e che voglio essere un brav'uomo:ho una ragazza che amo, con dei progetti; posso anche capire la poliamorosità, ma il nostro rapporto non è di quel tipo.
E anche verso la ragazza, che le dovrei offrire, di essere la mia amante?
dovrei approfittarmi del fascino che esercito su lei, magari solo perchè per adesso il mio rapporto è un po' statico dal punto di vista dei progetti (non per nostra volontà) e sessuale?
queste sono cose normali in un rapporto.

Dall'altra parte ci sono i sentimenti, e qui casca l'asino: sono giorni che penso troppo a questa ragazza e sono distratto, e quando siamo insieme per quel progetto so che dovrei mettere delle distanze, in quanto maturo e impegnato, ma semplicemente non ce la sto facendo, non riesco a smettere di sorriderle, di guardarla, di desiderare di rimanere da solo con lei (grazie anche alla fortuna sono riuscito a "fuggire" da ciò, quando lei ha espresso velatamente lo stesso desiderio chiedendomi di darle un passaggio o altro).

Anche i dubbi morali sono tanti: dovrei parlarne con la mia compagna o sarebbe solo un modo egoistico per togiermi il senso di colpa e la cosa (non accaduta concretamente) farebbe solo soffrire lei e me?
Dovrei parlarne schiettamente con la ragazza in questione perchè possa mettersi nei miei panni e confidare nella sua di maturità?


Il progetto durerà fino a marzo, e anche ammesso che dopo "lontano dagli occhi...", fino allora come posso gestire la situazione?

E soprattutto, che cosa dovrei chiedere a me stesso?
forse qualcosa intuisco, tipo che a 20anni sarei stato troppo immaturo per capire la bellezza di una ragazza così e vorrei "recuperare"; devo solo aspettare che mi passino le famose "farfalle nello stomaco" che mi stanno facendo stare sia bene che male?


Ringrazio chi mi darà una risposta, un consiglio, e vi porgo i miei cordiali saluti
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

varie volte nella vita capiterà, a Lei come altre persone, di provare attrazione ed interesse per altre persone esterne alla coppia. Sicuramente potrebbe capitare anche alla Sua fidanzata.

Il problema eventualmente è cosa farne, di tale attrazione e sentimenti.
E questo vale per lei, e questo vale per la sua fidanzata.

Al momento lei mi sembra ambivalente (combattuto); ci dice però che tende a evitare il "passaggio all'atto", cioè a trasformare l'attrazione e le fantasie in comportamenti concreti. E questo, faccio notare, non perché la ragazza sia molto più piccola di lei; anche se fosse una sua coetanea, o più grande, quando scatta quel 'clic' i dubbi possono essere gli stessi.
Il cosa fare dipende da molto elementi; il deciderlo spetta a Lei, sulla base dei suoi valori, dei suoi "dubbi morali", degli accordi anche impliciti presi nella coppia riguardo alla unicità reciproca, alla confidenza complice che può avere con la sua compagna.

Se Lei - Voi - ritiene che la Vostra coppia sia basata sulla esclusività reciproca, allora occorre *apprendere a gestire* sentimenti e attrazioni che arrivano, e arriveranno altre volte.
Un* Psicolog* con esperienza potrebbe certamente aiutarLa, non solo per questa circostanza ma anche per altre che si potessero presentare.
Cosa ne pensa?

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> dovrei parlarne con la mia compagna o sarebbe solo un modo egoistico per togiermi il senso di colpa e la cosa (non accaduta concretamente) farebbe solo soffrire lei e me?

Sarebbe un modo egoistico per togliersi il senso di colpa e la cosa farebbe soffrire entrambi.

>>> Dovrei parlarne schiettamente con la ragazza in questione perchè possa mettersi nei miei panni e confidare nella sua di maturità?

Questa è una sua scelta, non è facile suggerirle se farlo o non farlo.

Se ha visto segnali chiari di interesse reciproco, non dire alla ragazza che si sente attratto da lei potrebbe un giorno essere causa di rimpianto.

D'altra parte, dirglielo sarebbe il segno tangibile che la sua relazione attuale non è così solida come forse finora ha creduto che fosse.

Tuttavia anche dichiarandosi, con la ragazza, non connoterebbe necessariamente una situazione di crisi della relazione attuale: starebbe soltanto dicendole ciò che sente. Ovviamente se anche la ragazza corrispondesse a tale dichiarazione, poi una decisione sarebbe non più rimandabile.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com