Paura e ansia di parlare al telefono per questioni "formali"
Buonasera, ho 28 anni e sono una studentessa di medicina al 6 anno.
Soffro di una patologia oculare cronica da ormai 2 anni e per questo motivo sono costretta a telefonare al mio oculista piuttosto frequentemente per poter prendere appuntamento per i vari controlli (a volte mensili, a volte trimestrali e a volte mi è capitato anche settimanali dopo cambio terapia).
La mia oculista lavora anche in ospedale, quindi la maggior parte dei controlli che faccio me li stabilisce in base ai suoi turni ospedalieri e di conseguenza per organizzarci devo necessariamente prendere contatti diretti con lei, non con la segretaria dello studio (che forse mi creerebbe meno stress).
Il punto è che ormai mi rendo conto di vivere una situazione che mi crea molto disagio a livello psicologico, ogni volta che devo telefonare inizio ad avere un'ansia anticipatoria già giorni prima di chiamare (insonnia, aumento del respiro, senso di costrizione toracica).
La dottoressa è una persona gentile e mi risponde anche subito, a volte se non può rispondermi nell'immediato mi risponde lo stesso e mi dice di richiamare tra 1 ora, o mi richiama lei direttamente.
Penso che abbia percepito il mio essere in ansia quando le parlo al telefono perchè parlo super veloce, a volte dico due volte la stessa parola perchè mi sto impanicando... e altre "tragedie" varie.
Io preferire comunicare con lei via sms quindi una volta provai a prendere appuntamento così, ma non mi rispose per cui feci solo peggio e mi peggiorò moltissimo l'ansia nel dover poi chiamare nei giorni a seguire (feci passare 5 o 6 giorni).
Vorrei parlarne con lei quando vado a controllo, ma ho paura di fare una brutta figura, di essere giudicata o che mi dica che non si può fare in altro modo e che un'altra soluzione organizzativa non c'è.
Come posso fare per superare questo problema?
Non posso pensare di dover gestire anche questo problema ansiogeno oltre alla già difficile condizione psicologica che mi ha arrecato la notizia della patologia.
Che soluzione potrei trovare?
Questa situazione la vivo ormai da 2 anni e per il momento sto riuscendo a fronteggiare la cosa... cerco di farmi coraggio e chiamo lo stesso (magari tendo a procrastinare ma alla fine chiamo sempre).
Il problema è che questo aumento dell'arousal mi si ripresenta puntualmente tutte le volte.
Ogni volta, dopo aver chiuso la telefonata mi ripeto "vedi, che scema che sei... è stata una telefonata di pochi secondi, ora è tutto finito, nessun dramma", ma poi la volta successiva azzero tutti i discorsi incoraggianti, ripiombo nell'ansia e la mia testa inizia a cercare di attuare la tattica dell'evitare la chiamata o rinviarla.
Sto vivendo un periodo molto stressante per via degli ultimi esami che mi mancano per laurearmi e probabilmente è il mio status mentale di questo particolare momento della mia vita, ma vorrei veramente almeno "alleviarmi" questa situazione di disagio tra le tante... Grazie.
Soffro di una patologia oculare cronica da ormai 2 anni e per questo motivo sono costretta a telefonare al mio oculista piuttosto frequentemente per poter prendere appuntamento per i vari controlli (a volte mensili, a volte trimestrali e a volte mi è capitato anche settimanali dopo cambio terapia).
La mia oculista lavora anche in ospedale, quindi la maggior parte dei controlli che faccio me li stabilisce in base ai suoi turni ospedalieri e di conseguenza per organizzarci devo necessariamente prendere contatti diretti con lei, non con la segretaria dello studio (che forse mi creerebbe meno stress).
Il punto è che ormai mi rendo conto di vivere una situazione che mi crea molto disagio a livello psicologico, ogni volta che devo telefonare inizio ad avere un'ansia anticipatoria già giorni prima di chiamare (insonnia, aumento del respiro, senso di costrizione toracica).
La dottoressa è una persona gentile e mi risponde anche subito, a volte se non può rispondermi nell'immediato mi risponde lo stesso e mi dice di richiamare tra 1 ora, o mi richiama lei direttamente.
Penso che abbia percepito il mio essere in ansia quando le parlo al telefono perchè parlo super veloce, a volte dico due volte la stessa parola perchè mi sto impanicando... e altre "tragedie" varie.
Io preferire comunicare con lei via sms quindi una volta provai a prendere appuntamento così, ma non mi rispose per cui feci solo peggio e mi peggiorò moltissimo l'ansia nel dover poi chiamare nei giorni a seguire (feci passare 5 o 6 giorni).
Vorrei parlarne con lei quando vado a controllo, ma ho paura di fare una brutta figura, di essere giudicata o che mi dica che non si può fare in altro modo e che un'altra soluzione organizzativa non c'è.
Come posso fare per superare questo problema?
Non posso pensare di dover gestire anche questo problema ansiogeno oltre alla già difficile condizione psicologica che mi ha arrecato la notizia della patologia.
Che soluzione potrei trovare?
Questa situazione la vivo ormai da 2 anni e per il momento sto riuscendo a fronteggiare la cosa... cerco di farmi coraggio e chiamo lo stesso (magari tendo a procrastinare ma alla fine chiamo sempre).
Il problema è che questo aumento dell'arousal mi si ripresenta puntualmente tutte le volte.
Ogni volta, dopo aver chiuso la telefonata mi ripeto "vedi, che scema che sei... è stata una telefonata di pochi secondi, ora è tutto finito, nessun dramma", ma poi la volta successiva azzero tutti i discorsi incoraggianti, ripiombo nell'ansia e la mia testa inizia a cercare di attuare la tattica dell'evitare la chiamata o rinviarla.
Sto vivendo un periodo molto stressante per via degli ultimi esami che mi mancano per laurearmi e probabilmente è il mio status mentale di questo particolare momento della mia vita, ma vorrei veramente almeno "alleviarmi" questa situazione di disagio tra le tante... Grazie.
[#1]
>>> cerco di farmi coraggio e chiamo lo stesso (magari tendo a procrastinare ma alla fine chiamo sempre)
È un buon inizio.
>>> Il problema è che questo aumento dell'arousal mi si ripresenta puntualmente tutte le volte.
Più esattamente, il problema è che dopo ci rimugini sopra e dai all'arousal un'importanza più grande di quello che merita.
E in tal modo alimenti la tua ansia.
La soluzione, a grandi linee, consiste nel continuare ad affrontare le situazioni ansiogene, imparando però a depotenziare le rimuginazioni.
Puoi rivolgerti a uno psicoterapeuta per farti insegnare come.
È un buon inizio.
>>> Il problema è che questo aumento dell'arousal mi si ripresenta puntualmente tutte le volte.
Più esattamente, il problema è che dopo ci rimugini sopra e dai all'arousal un'importanza più grande di quello che merita.
E in tal modo alimenti la tua ansia.
La soluzione, a grandi linee, consiste nel continuare ad affrontare le situazioni ansiogene, imparando però a depotenziare le rimuginazioni.
Puoi rivolgerti a uno psicoterapeuta per farti insegnare come.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Buonasera, dottor Giuseppe e La ringrazio per la sua più che celere risposta.
Per risolvere il problema dal punto di vista pratico e nel minor tempo possibile... avrei pensato di provare a parlare di questo "disagio" con la mia dottoressa e chiederle se possiamo trovare una soluzione, se possa venirmi in contro in qualche modo.
Chiaramente non voglio fare la figura di una persona infantile o stupida, ma penso che parlarne per trovare una soluzione "organizzativa" pratica a me più congeniale possa aiutarmi. Per me sarebbe molto più facile poter scrivere un sms, mi aiuterebbe molto, non posso affrontare questa cosa in un modo che mi crea disagio, anche perchè si tratta di controlli ciclici che mi accompagneranno per il resto della vita.. e non posso gestirli così.
Lei cosa ne pensa? Non sono una che tende a parlare molto delle sue cose, quindi se lo faccio sarebbe anche questa una delle tante situazioni ansiogene che dovrò affrontare.
In questo periodo della mia vita sto vivendo una situazione di forte stress dove anche lo stimolo più innocuo mi fa da trigger per l'ansia. Per questo motivo ho bisogno di trovare una soluzione dal punto di vista "pratico" e pensare "ok un problema in meno, questo l'hai risolto...".
La ringrazio Dottore.
Per risolvere il problema dal punto di vista pratico e nel minor tempo possibile... avrei pensato di provare a parlare di questo "disagio" con la mia dottoressa e chiederle se possiamo trovare una soluzione, se possa venirmi in contro in qualche modo.
Chiaramente non voglio fare la figura di una persona infantile o stupida, ma penso che parlarne per trovare una soluzione "organizzativa" pratica a me più congeniale possa aiutarmi. Per me sarebbe molto più facile poter scrivere un sms, mi aiuterebbe molto, non posso affrontare questa cosa in un modo che mi crea disagio, anche perchè si tratta di controlli ciclici che mi accompagneranno per il resto della vita.. e non posso gestirli così.
Lei cosa ne pensa? Non sono una che tende a parlare molto delle sue cose, quindi se lo faccio sarebbe anche questa una delle tante situazioni ansiogene che dovrò affrontare.
In questo periodo della mia vita sto vivendo una situazione di forte stress dove anche lo stimolo più innocuo mi fa da trigger per l'ansia. Per questo motivo ho bisogno di trovare una soluzione dal punto di vista "pratico" e pensare "ok un problema in meno, questo l'hai risolto...".
La ringrazio Dottore.
[#3]
Io lascerei perdere sms e scappatoie varie. Il problema va affrontato e risolto, la speranza non è mai una soluzione.
>>> Non sono una che tende a parlare molto delle sue cose
Infatti questo è parte del tuo problema: meno ne parli, e più la tua ansia si radicalizza, perché tu stessa la alimenti e la rendi reale. Perché ogni volta che eviti di parlare è come se dicessi a te stess silenziosamente: "Ecco, sono proprio un'ansiosa! Tant'è vero che ho paura a parlare!"
Trova un terapeuta in grado di curarti, anche a distanza in videochiamata se questo ti aiuta a superare lo scoglio comunicativo, e risolvi il tuo problema.
>>> Non sono una che tende a parlare molto delle sue cose
Infatti questo è parte del tuo problema: meno ne parli, e più la tua ansia si radicalizza, perché tu stessa la alimenti e la rendi reale. Perché ogni volta che eviti di parlare è come se dicessi a te stess silenziosamente: "Ecco, sono proprio un'ansiosa! Tant'è vero che ho paura a parlare!"
Trova un terapeuta in grado di curarti, anche a distanza in videochiamata se questo ti aiuta a superare lo scoglio comunicativo, e risolvi il tuo problema.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 19/12/2022.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.