Paura di essere omosessuale

Buonasera, ho bisogno di aiuto.
Ho 50, una splendida moglie e due figli, mi è capitato di svegliarmi una mattina senza alcun motivo ed avere paura di essere gay.
La situazione mi ha devastato, facevo fatica a dormire ed a mangiare causa un grosso peso sullo stomaco.
Come è arrivata poi se ne è andata, abbiamo avuto il nostro secondo figlio che ora ha undici anni ed andava tutto bene fino a che si è ripresentato il problema da un pò di mesi, con pensieri molto più invasivi e debilitanti tanto da aver una forte ansia se devo andare in luoghi con molte persone per paura di essere attratto da qualche uomo.
più cerco di allontanare i pensieri e più si insinuano nella mia mente.
voglio tornare a stare bene con mia moglie come prima anche perchè è da un mese che ho paura di fare l amore con lei.
non capisco come questo pensiero ossessivo arrivi improvvisamente e senza un motivo vero e proprio.
devo dire che sono una persona che se sente un dolore pensa subito di avere un tumore e ho fatto sei mesi di analisi cardiologiche per paura immotivata di avere un infarto.

Grazie per avermi ascoltato.

Cordiali saluti.
[#1]
Dr.ssa Fabiola Raffone Psicologo, Psicoterapeuta 83 2
Gentile utente,
non è infrequente avere questa tipologie di pensieri chiamati intrusivi che irrompono nella nostra mente improvvisamente "attaccandola", dei pensieri indesiderati, impulsi o immagini che, senza nessun controllo, affiorano alla coscienza. Quando si trasformano in pensieri ricorrenti, possono causare angoscia e disagio.
Dal suo racconto di vita, sembrerebbe che c'è una storia di pensieri intrusivi (paura del tumore, paura dell'infarto, paura dell'omosessualità) seguiti da un forte stato d’ansia che la porta ad evitare o voler trovare cause e rimedi per poter scongiurare o controllare il pensiero temuto.
Può essere naturale avere qualche normale e fugace dubbio sul proprio orientamento sessuale, ma niente di più. Il bisogno di assoluta certezza riguardo all’orientamento sessuale volendo sapere per certo che non lo si è, fa provare a dimostrare a tutti i costi a sé stessi di non esserlo rafforzando sempre di più dai rituali e dagli evitamenti, e questi tentativi finiscono per esser controproducenti. Il risultato può essere entrare in un circolo vizioso.
Questi suoi pensieri possono essere un "falso allarme" , che non ha nulla a che fare con il suo orientamento sessuale vero e proprio.
Purtroppo, non c’è un modo oggettivo per determinare il vero orientamento sessuale. Ma, le suggerirei di concentrarsi sull’obiettivo di imparare a convivere con un minimo margine di dubbio. Provare a tollerare l’inconoscibile.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a fronteggiare al meglio i suoi pensieri, le sue emozioni e i suoi comportamenti in questione.

Resto a disposizione
Saluti

Dott.ssa Fabiola Raffone
Psicologa Clinica, Criminologa, Grafologa, Psicodiagnosta, Terapista della riab. psichiatrica

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta celere. Ho solo un paio di domande. Perché se ho una relazione appagante si creano questi pensieri? Perché non c'è un motivo reale che fa nascere queste ossessioni, ma prima si insinuano in noi e poi inizi a dubitare di tutto? Perché più tento di scacciarle e più peggiorano?
Grazie ancora.
[#3]
Dr.ssa Fabiola Raffone Psicologo, Psicoterapeuta 83 2
Come le dicevo nella risposta #1, sono pensieri intrusivi che irrompono senza un motivo. I pensieri intrusivi ci inducono a ripetere alcuni comportamenti nella speranza che questo pensiero ricorrente svanisca.
Molti di noi sperimentano questo tipo di pensieri assurdi e negativi. È del tutto normale averli.
I pensieri sono solo pensieri eventi mentali non reali. Siamo noi a renderli tali nel momento in cui ci crediamo dandole potere e nutrimento.

Più tentiamo di scacciarli e più peggiorano così come lei dice poiché non si può evitare di pensare a un qualcosa che arriva intrusivamente nella nostra mente. (Se le dico di non pensare a un elefante lei ora non potrà fare a meno di pensarci!).
Inizi a considerare la possibilità di lavorare su quest’aspetto, oltre a considerare la ulteriore possibilità di rivolgersi a un professionista.

Saluti

Dott.ssa Fabiola Raffone
Psicologa Clinica, Criminologa, Grafologa, Psicodiagnosta, Terapista della riab. psichiatrica

[#4]
Utente
Utente
La ringrazio vivamente.
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