Extrasistoli da ansia?
Salve dottori,
Sono un ragazzo di 21 che da sempre ha avuto problemi di socializzazione e una vita sociale molto fiacca.
A Marzo 2020, con lo scoppio del covid, ho iniziato a mangiare molto fino ad arrivare a pesare 115 kg a Gennaio 2020 (a marzo 2020 pesavo 90 kg e andavo in palestra).
Per questo motivo ho evitato sempre di uscire con i miei amici a tal punto che li ho persi tutti e ora non ho più nessuno con cui uscire.
A giugno 2017 sono stato operato di scoliosi e 6-7 mesi dopo ho iniziato a soffrire di attacchi di panico che ho risolto subito grazie all’aiuto di una psicologa.
Qui arriviamo alla brutta situazione che sto vivendo.
Ad Agosto 2020 (quindi nel periodo in cui stavo ingrassando e mangiavo tanto e male) dopo i pasti mi capitava, solo da sdraiato, di sentire dei tonfi al petto che passavano dopo una mezz’oretta.
Io non ero assolutamente preoccupato perché avevo letto che si trattava di reflusso e in quel periodo, con quello che mangiavo mi sembrava normalissimo.
È continuato così fino a Gennaio 2021 quando un giorno ho avuto per la prima volta dopo anni un fortissimo attacco di panico (sentivo il cuore battere fuori dal petto e pensavo di morire) dove ho perfino chiamato i miei genitori per dirgli che stavo malissimo e pregarli di tornare a casa.
Misurato la pressione l’avevo lievemente alta e i battiti a 120/130.
Mia madre mi diede 5 gocce di xanax e mi calmai.
Da quel giorno ho iniziato ad avere quei tonfi al petto tutti i giorni a tutte le ore.
Pochi giorni dopo sono andato dal cardiologo per visita ed ecodoppler risultato perfetto.
Mi disse che questi tonfi erano extrasistoli dovute a reflusso e ansia, che non dovevo preoccuparmi e mi diede cardicor 1.25 e xanax 10 gocce 3 volte al giorno per 6 mesi.
La terapia non fece nessun effetto.
Nel frattempo (febbraio 2021) ho sviluppato anche una fobia per la quale mangio lento e deglutisco pochissimo per paura costante di morire soffocato.
Da settembre 2021 ad aprile 2022 sono stato in terapia con una psicologa e sono riuscito a risolvere gli attacchi di panico che ora non ho più.
La paura a deglutire e le extrasistoli persistono però ancora oggi.
Ho effettuato anche un holter (350 extrasistoli sopraventricolari, 21 extrasistoli ventricolari) e da aritmologo che mi ha detto che il mio è un problema di nervo vago e di stomaco e di ansia.
Ho fatto anche gastroscopia dove è risultato cardias beante.
Ho fatto varie cure per lo stomaco ma le extrasistoli sono sempre rimaste.
Alcuni giorni ne sento poche (una cinquantina) altri tantissime (a centinaia).
Queste extrasistoli peggiorano notevolmente da sdraiato per poi migliorare immediatamente se mi alzo.
Voglio chiedervi se davvero le mie extrasistoli possono essere diventate croniche da quello spavento del primo attacco di panico di Gennaio 2021, se davvero uno stato di ansia (anche se io non la sento) le può provocare, se esiste una terapia psicologica specifica per le extrasistoli e altre informazioni che riterrete utili.
Sono un ragazzo di 21 che da sempre ha avuto problemi di socializzazione e una vita sociale molto fiacca.
A Marzo 2020, con lo scoppio del covid, ho iniziato a mangiare molto fino ad arrivare a pesare 115 kg a Gennaio 2020 (a marzo 2020 pesavo 90 kg e andavo in palestra).
Per questo motivo ho evitato sempre di uscire con i miei amici a tal punto che li ho persi tutti e ora non ho più nessuno con cui uscire.
A giugno 2017 sono stato operato di scoliosi e 6-7 mesi dopo ho iniziato a soffrire di attacchi di panico che ho risolto subito grazie all’aiuto di una psicologa.
Qui arriviamo alla brutta situazione che sto vivendo.
Ad Agosto 2020 (quindi nel periodo in cui stavo ingrassando e mangiavo tanto e male) dopo i pasti mi capitava, solo da sdraiato, di sentire dei tonfi al petto che passavano dopo una mezz’oretta.
Io non ero assolutamente preoccupato perché avevo letto che si trattava di reflusso e in quel periodo, con quello che mangiavo mi sembrava normalissimo.
È continuato così fino a Gennaio 2021 quando un giorno ho avuto per la prima volta dopo anni un fortissimo attacco di panico (sentivo il cuore battere fuori dal petto e pensavo di morire) dove ho perfino chiamato i miei genitori per dirgli che stavo malissimo e pregarli di tornare a casa.
Misurato la pressione l’avevo lievemente alta e i battiti a 120/130.
Mia madre mi diede 5 gocce di xanax e mi calmai.
Da quel giorno ho iniziato ad avere quei tonfi al petto tutti i giorni a tutte le ore.
Pochi giorni dopo sono andato dal cardiologo per visita ed ecodoppler risultato perfetto.
Mi disse che questi tonfi erano extrasistoli dovute a reflusso e ansia, che non dovevo preoccuparmi e mi diede cardicor 1.25 e xanax 10 gocce 3 volte al giorno per 6 mesi.
La terapia non fece nessun effetto.
Nel frattempo (febbraio 2021) ho sviluppato anche una fobia per la quale mangio lento e deglutisco pochissimo per paura costante di morire soffocato.
Da settembre 2021 ad aprile 2022 sono stato in terapia con una psicologa e sono riuscito a risolvere gli attacchi di panico che ora non ho più.
La paura a deglutire e le extrasistoli persistono però ancora oggi.
Ho effettuato anche un holter (350 extrasistoli sopraventricolari, 21 extrasistoli ventricolari) e da aritmologo che mi ha detto che il mio è un problema di nervo vago e di stomaco e di ansia.
Ho fatto anche gastroscopia dove è risultato cardias beante.
Ho fatto varie cure per lo stomaco ma le extrasistoli sono sempre rimaste.
Alcuni giorni ne sento poche (una cinquantina) altri tantissime (a centinaia).
Queste extrasistoli peggiorano notevolmente da sdraiato per poi migliorare immediatamente se mi alzo.
Voglio chiedervi se davvero le mie extrasistoli possono essere diventate croniche da quello spavento del primo attacco di panico di Gennaio 2021, se davvero uno stato di ansia (anche se io non la sento) le può provocare, se esiste una terapia psicologica specifica per le extrasistoli e altre informazioni che riterrete utili.
[#1]
Le extrasistole possono dipendere dall'ansia, dall'alimentazione scorretta, da cardiopatie e altre cause ancora. Escludere le cause fisiche è compito del medico.
Ma in ogni caso è evidente che soffri d'ansia, quindi dovresti comunque rivolgerti a uno specialista psicoterapeuta per le cure del caso. Bene che abbia superato il panico, ma anche la paura di deglutire è una comune forma d'ansia.
Ma in ogni caso è evidente che soffri d'ansia, quindi dovresti comunque rivolgerti a uno specialista psicoterapeuta per le cure del caso. Bene che abbia superato il panico, ma anche la paura di deglutire è una comune forma d'ansia.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Buongiorno dottore e grazie davvero per la risposta. Per le extrasistoli ho fatto ecodoppler, holter, esami tiroide, esami elettroliti, gastroscopia (risultato cardias beante). Pensa sia abbastanza per escludere cause fisiche? E le chiedo, ma è davvero possibile che l’ansia possa creare un’aritmia seppur innocua? Il mio pensiero è che io ne dovrei avere (butto numeri a caso) 10 al giorno per problemi di stomaco, ma con l’ansia e lo stress inconsciamente o consciamente le aumento drasticamente. Lei che ne pensa?
[#3]
>>> Pensa sia abbastanza per escludere cause fisiche?
Questo te lo devono dire i medici che ti hanno prescritto questi esami.
>>> ma è davvero possibile che l’ansia possa creare un’aritmia seppur innocua?
Le extrasistole possono essere benissimo causate dall'ansia.
Rivolgiti a uno psicoterapeuta se l'aspetto medico è ok.
Questo te lo devono dire i medici che ti hanno prescritto questi esami.
>>> ma è davvero possibile che l’ansia possa creare un’aritmia seppur innocua?
Le extrasistole possono essere benissimo causate dall'ansia.
Rivolgiti a uno psicoterapeuta se l'aspetto medico è ok.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.7k visite dal 17/12/2022.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.