Come gestire l'ansia che proviene da una relazione che non sta più funzionando
Sono ormai svariati mesi che vivo in questa condizione: io ed il mio fidanzato (stiamo insieme da circa 9 anni) abbiamo problemi...
Io a causa di suoi comportamenti mi sento allontanata e messa da parte, lui dice di reagire in questa maniera perché sta attraversando un periodo di crisi esistenziale e mi dice che io con i miei modi di fare gli provoco ulteriore disagio.
Tutto è cominciato dopo un suo investimento sbagliato, che lo ha mandato in cirsi totale minando alla sua già poca sicurezza in se stesso.
Ha sempre avuto delle lacune in fatto di sicurezza, ma dopo questo avvenimento tutto è ancor più precipitato.
Il mio comportamento quest'estate è stato si assillante, ma a causa di bugie che mi ha raccontanto per poter essere libero di fare quello che voleva senza tener conto di come potessi reagire io alle sue scelte.
Le sue scelte ''sbagliate'' o meglio che mi fanno stare male sono giustificate con il fatto che appunto lui ora sta male.
Non riesco più a dormire la notte, mi sveglio ad intervalli di dure ore al massimo perché sento l'esigenza di sapere dov'è e con chi è.
La mia paura principalmente è anche dovuta al fatto che lui, visto questo periodo che sta vivendo, possa fare qualche scelta azzardata facendosi del male.
Quindi il mio ''volerlo controllare'' più che altro è dovuto al fatto che vorrei poterlo aiutare a superare questo momento no, ma lui non me lo permette perché dice di essere arrabbiato con me per i miei comportamenti passati e mi allontana non volendomi vedere ne sentire, ma non volendomi lasciare.
Avevo anche maturato l'idea di dover mettere fine alla relazione, ma nel momento in cui gli ho fatto presente di non riuscire più a sopportare il suo darmi per scontata, mi sono sentita dire che lo stavo abbandonando, che gli stavo facendo del male...
Mi trovo bloccata, non sto bene perché lui non mi da attenzioni e mi tratta ''male'' non starei bene nemmeno lasciandolo perché lo amo ancora, ma non riesco nemmeno a mettere il rispetto per me stessa davanti a tutto perché ho paura che lasciandolo io possa far peggiorare il suo stato già precario a livello umorale e di sanità mentale che mi dice di star vivendo.
Questa situazione mi tormenta, non riesco a vivere normalmente, non riesco più a studiare ne a tenere occupata la mente con altro, perché il mio pensiero va sempre a lui e quando arrivano i momenti di perdita totale della lucidità mi rendo conto di riprendere a chiamarlo e mandargli tantissimi messaggi perché ho paura possa essergli successo qualcosa di brutto.
Non so se sono riuscita a spiegarmi bene, ma per grandi linee è questo che sto vivendo tra alti e bassi da quest'estate.
Cosa posso fare per aiutare lui, ma anche me stessa?
Mi sento davvero in un tunnel senza uscita.
Io a causa di suoi comportamenti mi sento allontanata e messa da parte, lui dice di reagire in questa maniera perché sta attraversando un periodo di crisi esistenziale e mi dice che io con i miei modi di fare gli provoco ulteriore disagio.
Tutto è cominciato dopo un suo investimento sbagliato, che lo ha mandato in cirsi totale minando alla sua già poca sicurezza in se stesso.
Ha sempre avuto delle lacune in fatto di sicurezza, ma dopo questo avvenimento tutto è ancor più precipitato.
Il mio comportamento quest'estate è stato si assillante, ma a causa di bugie che mi ha raccontanto per poter essere libero di fare quello che voleva senza tener conto di come potessi reagire io alle sue scelte.
Le sue scelte ''sbagliate'' o meglio che mi fanno stare male sono giustificate con il fatto che appunto lui ora sta male.
Non riesco più a dormire la notte, mi sveglio ad intervalli di dure ore al massimo perché sento l'esigenza di sapere dov'è e con chi è.
La mia paura principalmente è anche dovuta al fatto che lui, visto questo periodo che sta vivendo, possa fare qualche scelta azzardata facendosi del male.
Quindi il mio ''volerlo controllare'' più che altro è dovuto al fatto che vorrei poterlo aiutare a superare questo momento no, ma lui non me lo permette perché dice di essere arrabbiato con me per i miei comportamenti passati e mi allontana non volendomi vedere ne sentire, ma non volendomi lasciare.
Avevo anche maturato l'idea di dover mettere fine alla relazione, ma nel momento in cui gli ho fatto presente di non riuscire più a sopportare il suo darmi per scontata, mi sono sentita dire che lo stavo abbandonando, che gli stavo facendo del male...
Mi trovo bloccata, non sto bene perché lui non mi da attenzioni e mi tratta ''male'' non starei bene nemmeno lasciandolo perché lo amo ancora, ma non riesco nemmeno a mettere il rispetto per me stessa davanti a tutto perché ho paura che lasciandolo io possa far peggiorare il suo stato già precario a livello umorale e di sanità mentale che mi dice di star vivendo.
Questa situazione mi tormenta, non riesco a vivere normalmente, non riesco più a studiare ne a tenere occupata la mente con altro, perché il mio pensiero va sempre a lui e quando arrivano i momenti di perdita totale della lucidità mi rendo conto di riprendere a chiamarlo e mandargli tantissimi messaggi perché ho paura possa essergli successo qualcosa di brutto.
Non so se sono riuscita a spiegarmi bene, ma per grandi linee è questo che sto vivendo tra alti e bassi da quest'estate.
Cosa posso fare per aiutare lui, ma anche me stessa?
Mi sento davvero in un tunnel senza uscita.
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Buonasera,
La domanda che pone ha una risposta semplice, deve aiutare prima di tutto se stessa.
È la parte più importante perché altrimenti non può occuparsi del suo fidanzato. Inoltre è importante che sia chiaro il concetto che il suo benessere non è da ricercare soltanto per diventare un supporto per il suo fidanzato, ma è una condizione imprescindibile.
Quindi il suo benessere psicofisico è da tenere in alto tra le priorità personali. Ciò può essere raggiunto attraverso un periodo di riflessione sulle sue aspettative, i suoi progetti futuri, lavorativi sempre sulla sfera personale.
Può anche richiedere il consulto di uno psicologo per avere un parere professionale. Una volta ristabilito un equilibrio potrà pensare lucidamente sulle dinamiche di coppia.
La domanda che pone ha una risposta semplice, deve aiutare prima di tutto se stessa.
È la parte più importante perché altrimenti non può occuparsi del suo fidanzato. Inoltre è importante che sia chiaro il concetto che il suo benessere non è da ricercare soltanto per diventare un supporto per il suo fidanzato, ma è una condizione imprescindibile.
Quindi il suo benessere psicofisico è da tenere in alto tra le priorità personali. Ciò può essere raggiunto attraverso un periodo di riflessione sulle sue aspettative, i suoi progetti futuri, lavorativi sempre sulla sfera personale.
Può anche richiedere il consulto di uno psicologo per avere un parere professionale. Una volta ristabilito un equilibrio potrà pensare lucidamente sulle dinamiche di coppia.
Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 13/12/2022.
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