Perché sento il bisogno di mettere in stand-by la mia vita?
Salve, sono una ragazza di 22 anni un po' anonima.
Di base sono molto introversa, anche se dopo il lock-down ho cercato di migliorare e di socializzare di più con gli altri.
Devo dire che qualche miglioramento l'ho fatto.
A scuola ero quella asociale e un po' strana, a casa ero la ragazzina maleducata e taciturna e ora sono un personaggio secondario con meno di dieci battute.
XD
Però, ehi, almeno non sono solo una comparsa.
Nonostante i miei sforzi, comunque, non riesco a stare in contesti sociali con molte persone, anche se miei conoscenti.
Gli argomenti volano via dalla mia mente, la voglia di scappare via si fa sempre più forte e un grande senso di inadeguatezza e vuoto pesa sul mio stomaco.
Molto spesso mi sento completamente svuotata dalle mie emozioni.
Sento il bisogno impellente di mettere in stand-by qualsiasi rapporto sociale.
E non rispondo alle chiamate e i messaggi, se posso non esco nemmeno di casa, non prendendomi cura neanche di me stessa.
Resto sola con me e basta.
Non provo niente.
Completamente vuota.
Questi periodi vanno da una alle due settimane e poi riprendo la mia vita normalmente.
Non ho nemmeno voglia di spiegarlo agli altri perché sparisco così.
Questa cosa è diventata più frequente dopo la perdita di mia nonna avvenuta quasi un anno fa.
Lo scorso anno avevo fatto i miei piani per il futuro e ora, invece, ripristino tutto.
A volte mi capita di essere triste e l'attimo dopo di sprizzare ottimismo e gioia da tutti i pori.
Quando sento la necessità di piangere non lo faccio mai.
Quando mia nonna è venuta a mancare ho pianto così tanto che adesso non riesco.
Forse ho pianto solo altre due volte dopo di allora.
Non riesco a dire a nessuno quello che provo o quello che non provo.
Potrei parlare ad altri di mille cose, ma non riesco mai a parlare dei miei sentimenti.
Forse per questo evado dalla realtà, ma ora sono stanca.
Vorrei riuscire a raggiungere quegli obiettivi che mi ero prefissata senza rimandare.
Vorrei essere la versione migliore di me stessa in tutto e per tutto, ma sembra essere destinata a restare intrappolata nella mia testa.
So di avere del potenziale, ma mi manca la voglia di sfruttarlo.
Questa apatia è peggio della tristezza che provavo prima.
A volte mi arrabbio così tanto con me stessa che faccio una cosa che ho promesso di non fare più... Mi taglio.
Non mi taglio nel vano tentativo di togliermi la vita, preciso.
So che non dovrei, anche perché non ci risolvo nulla, ma almeno dopo mi sento più libera.
Come se cancellassi via tutto con una spugnetta sulla lavagna.
Sono esausta e non so a che pro scrivo qui... Vorrei solo essere tranquilla, ecco.
Di base sono molto introversa, anche se dopo il lock-down ho cercato di migliorare e di socializzare di più con gli altri.
Devo dire che qualche miglioramento l'ho fatto.
A scuola ero quella asociale e un po' strana, a casa ero la ragazzina maleducata e taciturna e ora sono un personaggio secondario con meno di dieci battute.
XD
Però, ehi, almeno non sono solo una comparsa.
Nonostante i miei sforzi, comunque, non riesco a stare in contesti sociali con molte persone, anche se miei conoscenti.
Gli argomenti volano via dalla mia mente, la voglia di scappare via si fa sempre più forte e un grande senso di inadeguatezza e vuoto pesa sul mio stomaco.
Molto spesso mi sento completamente svuotata dalle mie emozioni.
Sento il bisogno impellente di mettere in stand-by qualsiasi rapporto sociale.
E non rispondo alle chiamate e i messaggi, se posso non esco nemmeno di casa, non prendendomi cura neanche di me stessa.
Resto sola con me e basta.
Non provo niente.
Completamente vuota.
Questi periodi vanno da una alle due settimane e poi riprendo la mia vita normalmente.
Non ho nemmeno voglia di spiegarlo agli altri perché sparisco così.
Questa cosa è diventata più frequente dopo la perdita di mia nonna avvenuta quasi un anno fa.
Lo scorso anno avevo fatto i miei piani per il futuro e ora, invece, ripristino tutto.
A volte mi capita di essere triste e l'attimo dopo di sprizzare ottimismo e gioia da tutti i pori.
Quando sento la necessità di piangere non lo faccio mai.
Quando mia nonna è venuta a mancare ho pianto così tanto che adesso non riesco.
Forse ho pianto solo altre due volte dopo di allora.
Non riesco a dire a nessuno quello che provo o quello che non provo.
Potrei parlare ad altri di mille cose, ma non riesco mai a parlare dei miei sentimenti.
Forse per questo evado dalla realtà, ma ora sono stanca.
Vorrei riuscire a raggiungere quegli obiettivi che mi ero prefissata senza rimandare.
Vorrei essere la versione migliore di me stessa in tutto e per tutto, ma sembra essere destinata a restare intrappolata nella mia testa.
So di avere del potenziale, ma mi manca la voglia di sfruttarlo.
Questa apatia è peggio della tristezza che provavo prima.
A volte mi arrabbio così tanto con me stessa che faccio una cosa che ho promesso di non fare più... Mi taglio.
Non mi taglio nel vano tentativo di togliermi la vita, preciso.
So che non dovrei, anche perché non ci risolvo nulla, ma almeno dopo mi sento più libera.
Come se cancellassi via tutto con una spugnetta sulla lavagna.
Sono esausta e non so a che pro scrivo qui... Vorrei solo essere tranquilla, ecco.
[#1]
>>> la voglia di scappare via si fa sempre più forte e un grande senso di inadeguatezza e vuoto pesa sul mio stomaco
Più perché senti gli altri come ostili o proprio perché ti senti inadeguata tu ai contesti sociali?
>>> A volte mi arrabbio così tanto con me stessa che faccio una cosa che ho promesso di non fare più... Mi taglio
E questo da solo basterebbe per consigliarti caldamente di rivolgerti a uno specialista. Non sprecare altro tempo inutilmente, trova un bravo psicologo psicoterapeuta in grado di aiutarti.
Quanto alla spiegazione del tagliarsi, poi leggere qui:
https://www.giuseppesantonocito.com/274-tagliarsi-cosi-bello-effetti-calmanti-autolesionismo
Ma non basta la spiegazione, ti servono modi pratici per crescere e superare le tue difficoltà.
Più perché senti gli altri come ostili o proprio perché ti senti inadeguata tu ai contesti sociali?
>>> A volte mi arrabbio così tanto con me stessa che faccio una cosa che ho promesso di non fare più... Mi taglio
E questo da solo basterebbe per consigliarti caldamente di rivolgerti a uno specialista. Non sprecare altro tempo inutilmente, trova un bravo psicologo psicoterapeuta in grado di aiutarti.
Quanto alla spiegazione del tagliarsi, poi leggere qui:
https://www.giuseppesantonocito.com/274-tagliarsi-cosi-bello-effetti-calmanti-autolesionismo
Ma non basta la spiegazione, ti servono modi pratici per crescere e superare le tue difficoltà.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Grazie prima di tutto per avermi risposto.
Mi sento un po' più libera adesso che ne ho parlato, anche se tramite un telefono.
Non considero gli altri ostili, forse penso che a volte mi trovino troppo strana, come se avessi scritto in faccia che mi sento un pesce fuor d'acqua. Mi sento inadeguata io con le persone. Sono consapevole che dovrei rivolgermi ad uno specialista per quanto riguarda l'autolesionismo... Devo pensarci.
Mi sento un po' più libera adesso che ne ho parlato, anche se tramite un telefono.
Non considero gli altri ostili, forse penso che a volte mi trovino troppo strana, come se avessi scritto in faccia che mi sento un pesce fuor d'acqua. Mi sento inadeguata io con le persone. Sono consapevole che dovrei rivolgermi ad uno specialista per quanto riguarda l'autolesionismo... Devo pensarci.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 11/12/2022.
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