Come maschio mi sento una m*rda

Salve, sono un ragazzo di 18 anni e nonostante venga definito un bel ragazzo, anzi il classico bravo ragazzo, infatti studio (ultimo anno del liceo classico) nonostante abbia un bel fisico, come maschio, come uomo mi sento una mezza cartuccia, trovo sempre femmine che mi sminuiscono con cattiveria, io vorrei tanto una ragazza che mi elogiasse, che mi faccia sentire uomo, e invece trovo tutte papere, e gli ormoni si fanno sentire nel senso che la masturbazione non mi basta più e per questo soffro abbastanza, poi odio sopratutto che gli altri mi definiscano chi io sia, come per esempio il fatto che io sappia disegnare ma non mi piace e non ci voglio avere nulla a che fare anche perché questo '' talento'' mi tiene incatenato mi limita, durante questi anni di liceo mi hanno sempre sottolineato tra le righe che io al classico ero fuori luogo e dovevo fare l' artistico per esempio, ecco io vorrei voltare pagina e avere nuovi interessi ma non so quali, poi vorrei avere degli amici maschi, più che altro vorrei avere una figura maschile al mio fianco dove condividiamo interessi come per esempio la palestra ecc...
Purtroppo papà per quanto sia vicino e mi voglia bene è come se sia assente certe volte, poi fratelli non ne ho... Insomma come maschio mi sento uno stupido e non tanto virile
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Dr. Samuele Nale Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 81 4
Gentile Utente,

lei, alle soglie della vita adulta, si sente insufficiente, mancante e insoddisfatto e poco virile. Trova inoltre disturbante lo sguardo dell'altro dal quale sente il bisogno di differenziarsi nonostante parli di sue qualità che la caratterizzano. Sente quindi il bisogno di sviluppare il suo sé e la sua costituzione. Infine ha il desiderio di una identificazione più stabile e più decisa che ravvisa in un ipotetico maschio, una ipotetica Figura paterna, dai contorni non ben definiti ma ne lamenta l'assenza nel suo padre della realtà.
Il cammino di soggettivazione personale, secondo gli orientamenti psicodinamici a partire da Freud, avviene proprio in questa "dialettica" che descrive lei e che attraverso l'elaborazione e l'assunzione della mancanza che deriva dal suo inconscio si fortifica nella dimensione simbolica per manifestarsi come desiderio.
Traccie di questo discorso possono trovarsi nella storia della letteratura, della filosofia e dell'arte.
Il consiglio è di avvicinare, prima o.poi, anche la psicologia, magari passando da un consulto in presenza,
dove potra' trovare argomenti per la sua crescita personale.

Cordialmente

Dr. Samuele Nale
Via Cesare Beccaria 20, Sesto Fiorentino (Fi)
www.medicitalia.it/samuele.nale/

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Dr. Samuele Nale Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 81 4
PS: la tyche' amorosa poi verrà da sé

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