Forte ansia causata dalla mancanza di un legame sentimentale, come ne esco?
Ciao a tutti,
Sono un ragazzo di 24 anni e ormai da tempo soffro di una forte ansia causata dalla mancanza di una relazione.
Fino ai 18 anni mi sentivo un po immaturo per una relazione, tuttavia sono passati gli anni e non mi sono reso conto che non mi sono mai legato ad una persona sentimentalmente, neppure fisicamente.
In pratica da 24 anni sono single.
Se fino a diverso tempo fa questa cosa non mi creava ansia, da circa un anno, se non di più probabilmente, ho iniziato ad accusare sintomi che mi distruggono emotivamente, come sapere che quasi chiunque persona io conosca ha una relazione, quando vengo a sapere che cugini, parenti o conoscenti si sono fidanzati ci rimango male seppur non provo invidia, mi chiedo solo "perché a me no".
A complicare il tutto sono i miei genitori che se ne escono con battute del tipo: "guarda quel ragazzino è molto più piccolo di te e dorme assieme a lei e tu a 24 anni non concludi nulla e non sei in grado di trovarti una ragazza".
Queste frasi contribuiscono alla mia distruzione emotiva.
Inoltre è chiaro ormai come quasi tutti i giovani si conoscano tramite social, solo che tuttavia io non ho social poiché li reputo tossici e poco inclini al mio modo di essere e di vedere la vita, mi crea ansia anche solo pensare di mettere foto mie, pensare ai mi piace, ai follower e tutto questo.
Quindi la possibilità di conoscere persone nuove si riduce drasticamente.
Mi chiedo come io possa uscire da questa loop orrendo, non mi sento per niente vivo.
Sono un ragazzo di 24 anni e ormai da tempo soffro di una forte ansia causata dalla mancanza di una relazione.
Fino ai 18 anni mi sentivo un po immaturo per una relazione, tuttavia sono passati gli anni e non mi sono reso conto che non mi sono mai legato ad una persona sentimentalmente, neppure fisicamente.
In pratica da 24 anni sono single.
Se fino a diverso tempo fa questa cosa non mi creava ansia, da circa un anno, se non di più probabilmente, ho iniziato ad accusare sintomi che mi distruggono emotivamente, come sapere che quasi chiunque persona io conosca ha una relazione, quando vengo a sapere che cugini, parenti o conoscenti si sono fidanzati ci rimango male seppur non provo invidia, mi chiedo solo "perché a me no".
A complicare il tutto sono i miei genitori che se ne escono con battute del tipo: "guarda quel ragazzino è molto più piccolo di te e dorme assieme a lei e tu a 24 anni non concludi nulla e non sei in grado di trovarti una ragazza".
Queste frasi contribuiscono alla mia distruzione emotiva.
Inoltre è chiaro ormai come quasi tutti i giovani si conoscano tramite social, solo che tuttavia io non ho social poiché li reputo tossici e poco inclini al mio modo di essere e di vedere la vita, mi crea ansia anche solo pensare di mettere foto mie, pensare ai mi piace, ai follower e tutto questo.
Quindi la possibilità di conoscere persone nuove si riduce drasticamente.
Mi chiedo come io possa uscire da questa loop orrendo, non mi sento per niente vivo.
[#1]
Gentile Urente,
non ci dice niente su altri aspetti della sua vita privata. Lavora? Studia? Ha modo di
incontrare altre persone? Frequenta amici o parenti? Frequenta gruppi di volontariato o di altro tipo? Oltretutto on line non ci sono solo gli incontri a sfondo
sentimentale ma si possono usare i social network anche per altre conoscenze dalle quali poi possono derivare anche incontri di tipo amoroso.
Non provare invidia se da una parte riduce il confronto con gli altri e la rassicura dall'altra potrebbe essere anche una sorta di "tappo" al suo desiderio personale che però non conosciamo.
Per approfondirlo si dovrebbe approfondire la sua storia personale e familiare a partire dalla sua infanzia, i suoi ideali e la sua modalità di rapportarsi con il mondo sociale e con le persone. Potrebbe inoltre essere valutato se ci siano aspetti depressivi oltre alla possibile ansia di cui parla.
Il consiglio è di recarsi ad un consulto psicologico in presenza dove attraverso la relazione terapeutica con un professionista sia possibile approfondire le sue domande e valutare la possibilità di ulteriori percorsi.
Una consulenza in presenza gratuita o a prezzi fortemente calmierati di solito è disponibile presso i Servizi di Salute Mentale della USL oppure presso altre strutture dedicate che a volte vengono finanziate anche dai comuni (es. Consultori famiglia o giovani).
Cordialmente
non ci dice niente su altri aspetti della sua vita privata. Lavora? Studia? Ha modo di
incontrare altre persone? Frequenta amici o parenti? Frequenta gruppi di volontariato o di altro tipo? Oltretutto on line non ci sono solo gli incontri a sfondo
sentimentale ma si possono usare i social network anche per altre conoscenze dalle quali poi possono derivare anche incontri di tipo amoroso.
Non provare invidia se da una parte riduce il confronto con gli altri e la rassicura dall'altra potrebbe essere anche una sorta di "tappo" al suo desiderio personale che però non conosciamo.
Per approfondirlo si dovrebbe approfondire la sua storia personale e familiare a partire dalla sua infanzia, i suoi ideali e la sua modalità di rapportarsi con il mondo sociale e con le persone. Potrebbe inoltre essere valutato se ci siano aspetti depressivi oltre alla possibile ansia di cui parla.
Il consiglio è di recarsi ad un consulto psicologico in presenza dove attraverso la relazione terapeutica con un professionista sia possibile approfondire le sue domande e valutare la possibilità di ulteriori percorsi.
Una consulenza in presenza gratuita o a prezzi fortemente calmierati di solito è disponibile presso i Servizi di Salute Mentale della USL oppure presso altre strutture dedicate che a volte vengono finanziate anche dai comuni (es. Consultori famiglia o giovani).
Cordialmente
Dr. Samuele Nale
Via Cesare Beccaria 20, Sesto Fiorentino (Fi)
www.medicitalia.it/samuele.nale/
[#2]
Utente
Ha ragione, mi scusi, spesso mi ritrovo a scriverlo così tante volte che mi dimentico di specificare la mia vita personale nei consulti successivi.
Purtroppo ho una vita sociale abbastanza travagliata da episodi sfortunati, se da un lato nella mia adolescenza ho avuto un bel gruppo di amicizie e a scuola andava tutto bene dal punto di vista dello studio, sotto altri punti di vista è andato tutto un po male in quanto ho subito bullismo fisico e psicologico dai miei ex compagni di classe, ed ancora oggi continuo a pensarci.
Attualmente ho una vita piatta, ho fatto l'università ma dopo anni l'ho lasciata poichè non ho concluso nulla, e dopo averla lasciata per trovare un qualcosa di momentaneo prima di un lavoro vero e proprio, ho frequentato per un anno il volontariato del Servizio Civile Nazionale dove ho avuto un piccolo stipendio ed ho avuto l'occasione di fare varie amicizie che però si sono rivelate un nulla di fatto in quanto ho notato che al di fuori di quel contesto non erano molto "disponibili" anche solo per passare delle serate insieme.
Dunque ad oggi nel frattempo che mando curriculum a destra e a manca mi ritrovo quasi solo, senza amici e senza lavoro.
Sui social posso conoscere nuove persone è vero, però chiarisco che abito in un paesino piccolissimo della Basilicata dove non ci sono opportunità di incontrare persone vicine, e l'unica cosa che mi resta è fare le valigie e trovare una sistemazione al nord.
Nelle giuste occasioni riesco a dare il meglio di me, ma il punto è che ora come ora non esco quasi mai di casa e so di per certo che se abitassi in una città la situazione sarebbe ben diversa viste le opportunità che offrono.
Purtroppo ho una vita sociale abbastanza travagliata da episodi sfortunati, se da un lato nella mia adolescenza ho avuto un bel gruppo di amicizie e a scuola andava tutto bene dal punto di vista dello studio, sotto altri punti di vista è andato tutto un po male in quanto ho subito bullismo fisico e psicologico dai miei ex compagni di classe, ed ancora oggi continuo a pensarci.
Attualmente ho una vita piatta, ho fatto l'università ma dopo anni l'ho lasciata poichè non ho concluso nulla, e dopo averla lasciata per trovare un qualcosa di momentaneo prima di un lavoro vero e proprio, ho frequentato per un anno il volontariato del Servizio Civile Nazionale dove ho avuto un piccolo stipendio ed ho avuto l'occasione di fare varie amicizie che però si sono rivelate un nulla di fatto in quanto ho notato che al di fuori di quel contesto non erano molto "disponibili" anche solo per passare delle serate insieme.
Dunque ad oggi nel frattempo che mando curriculum a destra e a manca mi ritrovo quasi solo, senza amici e senza lavoro.
Sui social posso conoscere nuove persone è vero, però chiarisco che abito in un paesino piccolissimo della Basilicata dove non ci sono opportunità di incontrare persone vicine, e l'unica cosa che mi resta è fare le valigie e trovare una sistemazione al nord.
Nelle giuste occasioni riesco a dare il meglio di me, ma il punto è che ora come ora non esco quasi mai di casa e so di per certo che se abitassi in una città la situazione sarebbe ben diversa viste le opportunità che offrono.
[#3]
Gentile Utente,
ho letto anche gli altri consulti che ha fatto su questo sito in questi giorni. Mi sembra che emerga un quadro di una persona con aspetti fantasmatici che fanno pensare ad una elaborazione che denota sensibilità ed intelligenza. C'è da rilevare una probabile tendenza ad evitare situazioni in cui si può sentire in difetto e ferito e che potrebbe essere stata amplificata dalle esperienze negative della sua vita passata.
È inoltre probabile che l'ambiente sociale in cui vive, tradizionale e statico, non sia propriamente d'aiuto mentre il desiderio di cambiare ambiente
per trovare lavoro e persone parla del suo bisogno di non fermarsi nella soddisfazione del "medesimo" ma di aprirsi a quella dell' "altro".
Probabilmente un consulto in presenza potrebbe aiutarla ad orientarsi e a trovare la forza e la desisione per andare nella direzione che le è più congeniale.
Cordialmente
ho letto anche gli altri consulti che ha fatto su questo sito in questi giorni. Mi sembra che emerga un quadro di una persona con aspetti fantasmatici che fanno pensare ad una elaborazione che denota sensibilità ed intelligenza. C'è da rilevare una probabile tendenza ad evitare situazioni in cui si può sentire in difetto e ferito e che potrebbe essere stata amplificata dalle esperienze negative della sua vita passata.
È inoltre probabile che l'ambiente sociale in cui vive, tradizionale e statico, non sia propriamente d'aiuto mentre il desiderio di cambiare ambiente
per trovare lavoro e persone parla del suo bisogno di non fermarsi nella soddisfazione del "medesimo" ma di aprirsi a quella dell' "altro".
Probabilmente un consulto in presenza potrebbe aiutarla ad orientarsi e a trovare la forza e la desisione per andare nella direzione che le è più congeniale.
Cordialmente
Dr. Samuele Nale
Via Cesare Beccaria 20, Sesto Fiorentino (Fi)
www.medicitalia.it/samuele.nale/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 10/12/2022.
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