Relazione in crisi - matrimonio a breve
Buonasera,
Vorrei chiedere cortesemente un vostro parere sulla relazione tra me e il mio fidanzato.
Ho 25 anni, lui 33.
Stiamo insieme da 4 anni, conviviamo da due.
Abbiamo acquistato casa insieme.
Dovremmo sposarci l'anno prossimo.
Non si mette mai in discussione.
Lui è sempre nel giusto.
Impone i suoi metodi nelle faccende quotidiane e anche nei gusti personali.
Alza spesso la voce.
Lo fa soprattutto con i suoi genitori.
Temo che appena avrà lo stesso grado di confidenza lo farà con me.
Mi rimprovera se non seguo le sue indicazioni.
Mi fa sentire come se fossi sua figlia.
Lui mi sembra un capo a cui obbedire ciecamente e a volte mi sento costretta a nascondere le cose che non vanno.
X lui ci vediamo poco perché arrivo a casa tardi (due giorni a settimana mi alleno, un giorno a settimana vado a trovare i miei genitori; in entrambi i casi rientro alle 21 circa).
Per me parte del problema è che entro le 23 vuole tassativamente essere a letto perché altrimenti non dorme a sufficienza (non si alza particolarmente presto).
X lui non do priorità alla coppia.
È infastidito se partecipo a eventi aziendali.
Reputa eccessiva la quantità di cose che mi interessano.
Faccio pallavolo, inoltre mi piace leggere, ballare, suonare il piano, la chitarra, pattinare su strada e su ghiaccio.
È vero che sono molte cose ma non vedo cosa ci sia di male.
Saltuariamente mi piace dedicarmi a queste attività che mi rendono felice.
A lui non piace nessuna di queste cose e anzi mi prende in giro perché dice che pattinare è un attività da bambini.
Spesso mi dice che sono rimasta bambina di testa.
Questo un po' mi fa soffrire perché mi sento giudicata.
Inoltre quando siamo insieme non posso fare nessuna di queste attività e ne consegue che mi resta pochissimo tempo da dedicare a queste cose.
Anche a livello sessuale non va bene.
Ormai ho perso completamente la voglia di fare l'amore.
Se dico che non ho voglia si offende oppure crede che io stia scherzando e finiamo per farlo lo stesso.
Quelle rare volte che propongo io di fare l'amore è sempre un momento sbagliato per lui perché è troppo tardi, perché ha sonno, perché ha la pancia troppo piena.
Lui può dire no, io non posso.
Quando litighiamo e mi passa il desiderio di avere un rapporto lui la prende come una ripicca e si arrabbia ancora di più.
Non so davvero dove sbattere la testa.
Un mese mi sento felice e convinta della mia scelta, il mese successivo vedo di nuovo tutte le cose negative e sono sommersa dai dubbi.
In questo momento non riesco a vedere nessuna cosa positiva in lui.
Mi sembra di non amarlo più.
Ho davvero bisogno di un consiglio su come gestire questa relazione.
Grazie per il vostro tempo
Vorrei chiedere cortesemente un vostro parere sulla relazione tra me e il mio fidanzato.
Ho 25 anni, lui 33.
Stiamo insieme da 4 anni, conviviamo da due.
Abbiamo acquistato casa insieme.
Dovremmo sposarci l'anno prossimo.
Non si mette mai in discussione.
Lui è sempre nel giusto.
Impone i suoi metodi nelle faccende quotidiane e anche nei gusti personali.
Alza spesso la voce.
Lo fa soprattutto con i suoi genitori.
Temo che appena avrà lo stesso grado di confidenza lo farà con me.
Mi rimprovera se non seguo le sue indicazioni.
Mi fa sentire come se fossi sua figlia.
Lui mi sembra un capo a cui obbedire ciecamente e a volte mi sento costretta a nascondere le cose che non vanno.
X lui ci vediamo poco perché arrivo a casa tardi (due giorni a settimana mi alleno, un giorno a settimana vado a trovare i miei genitori; in entrambi i casi rientro alle 21 circa).
Per me parte del problema è che entro le 23 vuole tassativamente essere a letto perché altrimenti non dorme a sufficienza (non si alza particolarmente presto).
X lui non do priorità alla coppia.
È infastidito se partecipo a eventi aziendali.
Reputa eccessiva la quantità di cose che mi interessano.
Faccio pallavolo, inoltre mi piace leggere, ballare, suonare il piano, la chitarra, pattinare su strada e su ghiaccio.
È vero che sono molte cose ma non vedo cosa ci sia di male.
Saltuariamente mi piace dedicarmi a queste attività che mi rendono felice.
A lui non piace nessuna di queste cose e anzi mi prende in giro perché dice che pattinare è un attività da bambini.
Spesso mi dice che sono rimasta bambina di testa.
Questo un po' mi fa soffrire perché mi sento giudicata.
Inoltre quando siamo insieme non posso fare nessuna di queste attività e ne consegue che mi resta pochissimo tempo da dedicare a queste cose.
Anche a livello sessuale non va bene.
Ormai ho perso completamente la voglia di fare l'amore.
Se dico che non ho voglia si offende oppure crede che io stia scherzando e finiamo per farlo lo stesso.
Quelle rare volte che propongo io di fare l'amore è sempre un momento sbagliato per lui perché è troppo tardi, perché ha sonno, perché ha la pancia troppo piena.
Lui può dire no, io non posso.
Quando litighiamo e mi passa il desiderio di avere un rapporto lui la prende come una ripicca e si arrabbia ancora di più.
Non so davvero dove sbattere la testa.
Un mese mi sento felice e convinta della mia scelta, il mese successivo vedo di nuovo tutte le cose negative e sono sommersa dai dubbi.
In questo momento non riesco a vedere nessuna cosa positiva in lui.
Mi sembra di non amarlo più.
Ho davvero bisogno di un consiglio su come gestire questa relazione.
Grazie per il vostro tempo
[#1]
Gentile utente,
la sua email può essere presa per esempio di come non è opportuno condurre una relazione.
Credo siamo tutti d'accordo sul fatto che le relazioni di coppia hanno lo scopo prioritario di farci sentire più felici, non più infelici. Detto questo, entro un certo arco di differenze tra i vari individui e le varie situazioni, la coppia stabilisce le modalità di convivenza, gli obiettivi, il tipo di sostegno desiderato e offerto per realizzare al meglio la felicità di entrambi.
Ora lei ci parla di una persone che deprime i desideri, le attitudini, gli slanci vitali del partner; che non sa usare nemmeno la sfera sessuale, essenzialmente deputata al piacere e all'affetto.
Una coppia di giovani, in particolare, prevede il reciproco aiuto a crescere, a sviluppare attività e sicurezza personale. Quando ho letto le sue parole: "a volte mi sento costretta a nascondere le cose che non vanno" ho già visto un rapporto falso e sbilanciato, padre cattivo/figlia incapace di assertività, nella migliore delle ipotesi.
Per fortuna non siete ancora sposati. L'appartamento comprato insieme non può essere un vincolo. Il vostro rapporto va rinegoziato molto seriamente, meglio se con l'aiuto di qualcuno di cui entrambi abbiate stima, e che possa guidarvi fino in fondo nella ristrutturazione di questo percorso che ha deragliato dalla retta via. Mantenendo la metafora, dovete tornare sul binario giusto, oppure intraprendere due viaggi separati, ciascuno per sé.
Buone cose.
la sua email può essere presa per esempio di come non è opportuno condurre una relazione.
Credo siamo tutti d'accordo sul fatto che le relazioni di coppia hanno lo scopo prioritario di farci sentire più felici, non più infelici. Detto questo, entro un certo arco di differenze tra i vari individui e le varie situazioni, la coppia stabilisce le modalità di convivenza, gli obiettivi, il tipo di sostegno desiderato e offerto per realizzare al meglio la felicità di entrambi.
Ora lei ci parla di una persone che deprime i desideri, le attitudini, gli slanci vitali del partner; che non sa usare nemmeno la sfera sessuale, essenzialmente deputata al piacere e all'affetto.
Una coppia di giovani, in particolare, prevede il reciproco aiuto a crescere, a sviluppare attività e sicurezza personale. Quando ho letto le sue parole: "a volte mi sento costretta a nascondere le cose che non vanno" ho già visto un rapporto falso e sbilanciato, padre cattivo/figlia incapace di assertività, nella migliore delle ipotesi.
Per fortuna non siete ancora sposati. L'appartamento comprato insieme non può essere un vincolo. Il vostro rapporto va rinegoziato molto seriamente, meglio se con l'aiuto di qualcuno di cui entrambi abbiate stima, e che possa guidarvi fino in fondo nella ristrutturazione di questo percorso che ha deragliato dalla retta via. Mantenendo la metafora, dovete tornare sul binario giusto, oppure intraprendere due viaggi separati, ciascuno per sé.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 06/12/2022.
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