Desidero uccidermi ma ho paura di farlo davvero
Ho sempre avuto pensieri del genere, da quando avevo 12 anni, ma mi capitavano di rado e mi davo la colpa di essere solo esagerata.
Quando i miei trovarono, in seconda media, un foglio su cui, tra le tante cose, avevo scritto "odio la mia vita" venni sgridata (i miei sono cristiana) perché era una cosa che non andava pensata.
Così smisi di dirlo e cercai di sopprimerlo il più possibile.
C'è stato un periodo in cui sono mi accettavo, un periodo di un paio di anni.
Poi adesso (ho 21 anni) sono tornata in quel tunnel.
È un mese, che qualunque cosa faccia penso a come potrei morire.
Quando prendo il treno per l'università penso "basterebbe un secondo", quando stendo i panni penso "da qui sicuro non sopravvivo" (abito al 4 piano) e così via.
Io non voglio farlo, e per ora sono stata sempre abbastanza lucida da non farlo nonostante ne sentissi così tanto il bisogno.
Stamattina mia madre mi ha urlato per l'ennesima volta ed è stato peggio di tutte le altre.
Ma sto progettando di comprare una casa col mio compagno, lavoro da tre anni in un nido e studio all'università per continuare a farlo.
Ho amiche che mi sono vicino da 15 anni e considero sorelle.
Amo il mio fratellino.
So di avere tante cose belle, nonostante quelle brutte.
Ma ho paura non possano fare più effetto.
Ho paura a parlarne con il mio compagno o coi miei amici, non vorrei farli preoccupare tanto, magari è una cosa che non succederà mai e basta, e finirà nel nulla.
Ma so che basta un attimo di irrazionalità per fare qualcosa a cui non potrò mai più porre rimedio... e ho bisogno di aiuto, da sola non ce la faccio più.
Dovevo iniziare un percorso con una dottoressa, ma non ho la possibilità economica, a causa dell'università sto lavorando pochissimo, questo mese ho preso 160 euro di stipendio.
Ovviamente non posso fare spese ora, visto anche il fatto che stanno per iniziare i lavori nella mia nuova casa.
Quando i miei trovarono, in seconda media, un foglio su cui, tra le tante cose, avevo scritto "odio la mia vita" venni sgridata (i miei sono cristiana) perché era una cosa che non andava pensata.
Così smisi di dirlo e cercai di sopprimerlo il più possibile.
C'è stato un periodo in cui sono mi accettavo, un periodo di un paio di anni.
Poi adesso (ho 21 anni) sono tornata in quel tunnel.
È un mese, che qualunque cosa faccia penso a come potrei morire.
Quando prendo il treno per l'università penso "basterebbe un secondo", quando stendo i panni penso "da qui sicuro non sopravvivo" (abito al 4 piano) e così via.
Io non voglio farlo, e per ora sono stata sempre abbastanza lucida da non farlo nonostante ne sentissi così tanto il bisogno.
Stamattina mia madre mi ha urlato per l'ennesima volta ed è stato peggio di tutte le altre.
Ma sto progettando di comprare una casa col mio compagno, lavoro da tre anni in un nido e studio all'università per continuare a farlo.
Ho amiche che mi sono vicino da 15 anni e considero sorelle.
Amo il mio fratellino.
So di avere tante cose belle, nonostante quelle brutte.
Ma ho paura non possano fare più effetto.
Ho paura a parlarne con il mio compagno o coi miei amici, non vorrei farli preoccupare tanto, magari è una cosa che non succederà mai e basta, e finirà nel nulla.
Ma so che basta un attimo di irrazionalità per fare qualcosa a cui non potrò mai più porre rimedio... e ho bisogno di aiuto, da sola non ce la faccio più.
Dovevo iniziare un percorso con una dottoressa, ma non ho la possibilità economica, a causa dell'università sto lavorando pochissimo, questo mese ho preso 160 euro di stipendio.
Ovviamente non posso fare spese ora, visto anche il fatto che stanno per iniziare i lavori nella mia nuova casa.
[#1]
Gentile Utente,
lei dice di voler morire ma nello stesso tempo dimostra di amare la vita e sta progettando anche un futuro con il suo ragazzo oltre che un futuro professionale. La conflittualità di cui parla, che denota una certa aggressività che si ritrova rivolta a sé stessa, potrebbe forse essere letta come un tentativo di superare i vecchi attaccamenti per evolvere verso una maggiore individuazione personale, tentativo che comunque sarebbe opportuno supportare. Ideazione suicidarie sono frequenti ma fortunatamente raramente si concludono con l'atto anche se lo stesso pensiero può essere vissuto in maniera allarmante da chi lo sperimenta.
Ovviamente la cosa non può essere sottovalutata e quindi il consiglio è di rivolgersi ad un consulto in presenza con un professionista. Di solito presso i Servizi di Salute Mentale della USL sono disponibili dei servizi di assistenza psicologica e psichiatrica gratuiti che possono erogare, in base alle necessità, colloqui di valutazione e sostegno, psicoterapia e farmacoterapia. Puo' essere utile anche parlane con il proprio medico di famiglia.
In ogni modo può consultare anche gli specialisti privati e i vari consultori anche dell'associazionismo medico-sanitario, psicologico e psicoterapeutico nonché del terzo settore che spesso offrono servizi a prezzi calmierati. Dia un' occhiata in giro nel luogo dove abita.
Cordialmente
lei dice di voler morire ma nello stesso tempo dimostra di amare la vita e sta progettando anche un futuro con il suo ragazzo oltre che un futuro professionale. La conflittualità di cui parla, che denota una certa aggressività che si ritrova rivolta a sé stessa, potrebbe forse essere letta come un tentativo di superare i vecchi attaccamenti per evolvere verso una maggiore individuazione personale, tentativo che comunque sarebbe opportuno supportare. Ideazione suicidarie sono frequenti ma fortunatamente raramente si concludono con l'atto anche se lo stesso pensiero può essere vissuto in maniera allarmante da chi lo sperimenta.
Ovviamente la cosa non può essere sottovalutata e quindi il consiglio è di rivolgersi ad un consulto in presenza con un professionista. Di solito presso i Servizi di Salute Mentale della USL sono disponibili dei servizi di assistenza psicologica e psichiatrica gratuiti che possono erogare, in base alle necessità, colloqui di valutazione e sostegno, psicoterapia e farmacoterapia. Puo' essere utile anche parlane con il proprio medico di famiglia.
In ogni modo può consultare anche gli specialisti privati e i vari consultori anche dell'associazionismo medico-sanitario, psicologico e psicoterapeutico nonché del terzo settore che spesso offrono servizi a prezzi calmierati. Dia un' occhiata in giro nel luogo dove abita.
Cordialmente
Dr. Samuele Nale
Via Cesare Beccaria 20, Sesto Fiorentino (Fi)
www.medicitalia.it/samuele.nale/
[#2]
Gentile Utente,
la sua problematica comunque potrebbe essere caratterizzata più che da un vissuto depressivo da una ideazione ossessiva. Sembra infatti che tenda a negare i desideri di morte come qualcosa di estraneo e questo potrebbe denotare una conflittualità con un Super-io severo (d'altra parte quando era molto più piccola le è stata anche sgridata e ammonta ). Quindi il problema potrebbe esserere il significato reale ed inconscio di questa ideazione. La negazione dell'idea di morte potrebbe essere il modo con cui lei si proibisce l'imperfezione.
Cordialmente
la sua problematica comunque potrebbe essere caratterizzata più che da un vissuto depressivo da una ideazione ossessiva. Sembra infatti che tenda a negare i desideri di morte come qualcosa di estraneo e questo potrebbe denotare una conflittualità con un Super-io severo (d'altra parte quando era molto più piccola le è stata anche sgridata e ammonta ). Quindi il problema potrebbe esserere il significato reale ed inconscio di questa ideazione. La negazione dell'idea di morte potrebbe essere il modo con cui lei si proibisce l'imperfezione.
Cordialmente
Dr. Samuele Nale
Via Cesare Beccaria 20, Sesto Fiorentino (Fi)
www.medicitalia.it/samuele.nale/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 04/12/2022.
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