Rapporto nonni/nipoti se i genitori sono in contrasto coi nonni
Salve, sono sposata da 15 anni con 2 figli, una di 8 e uno di 5 anni.
Abitiamo attaccati ai nonni paterni e al fratello di mio marito, appena sposatosi.
Purtroppo per questioni che si trascinanto da molti anni, tra alti e bassi, questa estate mio marito e io abbiamo definitivamente tagliato i rapporti con tutta la famiglia di mio marito.
I bambini, soprattutto quella di 8 anni, chiedono come mai non vediamo più i nonni, non ceniamo da loro, loro non vanno più a casa dai nonni etc... Io prendo tempo e racconto varie scuse, dicendo che sono impegnati, che non stanno bene etc.
(non ho mai parlato male di nonni o degli zii).
Purtroppo però l'avvicinarsi del periodo natalizio, sta complicando le cose.
Specifico che non è nostra intenzione riallacciare a nessun livello i rapporti con suoceri e cognati, si tratta di una rottura definitiva e non c'è intenzione di "fare pace" per i bambini o tornare a frequentarli per non far dispiacere ai piccoli.
Chiedo come posso gestire al meglio questa situazione, come spiegarlo ai bambini, senza che si sentano rifiutati dai nonni o pensino che i nonni non gli vogliano più bene.
Allo stesso modo non voglio che i bambini vedano noi come cattivi che gli impediamo di vedere i nonni.
Abbiamo subito molti torti negli anni dalla famiglia di mio marito e ora abbiamo deciso di non vederli più, anche per rispetto per noi stessi.
Grazie molte dell'aiuto.
Abitiamo attaccati ai nonni paterni e al fratello di mio marito, appena sposatosi.
Purtroppo per questioni che si trascinanto da molti anni, tra alti e bassi, questa estate mio marito e io abbiamo definitivamente tagliato i rapporti con tutta la famiglia di mio marito.
I bambini, soprattutto quella di 8 anni, chiedono come mai non vediamo più i nonni, non ceniamo da loro, loro non vanno più a casa dai nonni etc... Io prendo tempo e racconto varie scuse, dicendo che sono impegnati, che non stanno bene etc.
(non ho mai parlato male di nonni o degli zii).
Purtroppo però l'avvicinarsi del periodo natalizio, sta complicando le cose.
Specifico che non è nostra intenzione riallacciare a nessun livello i rapporti con suoceri e cognati, si tratta di una rottura definitiva e non c'è intenzione di "fare pace" per i bambini o tornare a frequentarli per non far dispiacere ai piccoli.
Chiedo come posso gestire al meglio questa situazione, come spiegarlo ai bambini, senza che si sentano rifiutati dai nonni o pensino che i nonni non gli vogliano più bene.
Allo stesso modo non voglio che i bambini vedano noi come cattivi che gli impediamo di vedere i nonni.
Abbiamo subito molti torti negli anni dalla famiglia di mio marito e ora abbiamo deciso di non vederli più, anche per rispetto per noi stessi.
Grazie molte dell'aiuto.
Gentile utente,
dispiace molto per la situazione in cui vi trovate.
Dal vostro consulto non si capisce bene se, nonostante tutto, i nipoti frequentino i propri nonni e possano trascorrere del tempo con loro.
Auspico che la risposta sia affermativa, dato che la legge stessa tutela il diritto dei bambini a godere della relazione affettiva e formativa con i nonni. Per approfondire potrete leggere questo contributo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5382-nonni-nipoti-la-legge-li-tutela-e-la-psicologia.html .
Capisco che quando la situazione fra gli adulti è tesa, si sarebbe portati a staccare anche i bambini, ma in realtà non se ne ha il diritto né affettivo né giuridico:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5395-genitori-nonni-guerra-o-pace.html .
Mi torna alla mente una situazione spinosa che ho seguito dal punto di vista psicologico, nella quale i nonni hanno visto riconoscere dal giudice il loro diritto a frequentare la nipote. Ma, visti i tempi della giustizia, quest'ultima nel frattempo era diventata ormai ... adolescente. Potete immaginare con quali contraccolpi nelle relazioni della ragazza con i genitori.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
dispiace molto per la situazione in cui vi trovate.
Dal vostro consulto non si capisce bene se, nonostante tutto, i nipoti frequentino i propri nonni e possano trascorrere del tempo con loro.
Auspico che la risposta sia affermativa, dato che la legge stessa tutela il diritto dei bambini a godere della relazione affettiva e formativa con i nonni. Per approfondire potrete leggere questo contributo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5382-nonni-nipoti-la-legge-li-tutela-e-la-psicologia.html .
Capisco che quando la situazione fra gli adulti è tesa, si sarebbe portati a staccare anche i bambini, ma in realtà non se ne ha il diritto né affettivo né giuridico:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5395-genitori-nonni-guerra-o-pace.html .
Mi torna alla mente una situazione spinosa che ho seguito dal punto di vista psicologico, nella quale i nonni hanno visto riconoscere dal giudice il loro diritto a frequentare la nipote. Ma, visti i tempi della giustizia, quest'ultima nel frattempo era diventata ormai ... adolescente. Potete immaginare con quali contraccolpi nelle relazioni della ragazza con i genitori.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

Utente
Buonasera Dott.ssa, grazie per il suo riscontro e il suo interessamento.
I bambini non frequentano più i nonni dalla scorsa estate, non perchè glielo proibiamo, ma perchè da una parte i nonni e gli zii dei bambini si sono "staccati", dall'altro noi non abbiamo più incoraggiato incontri o occasioni per rivederli. Stiamo valutando anche di traslocare, proprio perchè il vivere accanto a tutti loro è diventato un peso enorme per me e mio marito (viviamo tutti all'interno di una stessa proprietà con giardino e ingresso condivisi). Da qui la difficoltà di accettare che i nostri figli vedano e passino del tempo con persone che si sono comportate male nei nostri confronti. Non nascondo però che soffro per i bambini, coinvolti in una situazione di cui non hanno colpa e non capiscono l'entità. Anche se tornassero a vedere nonni e zii, sarebbe per noi difficile far comprendere perchè i rapporti sono cambiati tra gli adulti e, per esempio nelle ricorrenze come compleanni o Natale, non sarà più possibile stare tutti insieme.
I bambini non frequentano più i nonni dalla scorsa estate, non perchè glielo proibiamo, ma perchè da una parte i nonni e gli zii dei bambini si sono "staccati", dall'altro noi non abbiamo più incoraggiato incontri o occasioni per rivederli. Stiamo valutando anche di traslocare, proprio perchè il vivere accanto a tutti loro è diventato un peso enorme per me e mio marito (viviamo tutti all'interno di una stessa proprietà con giardino e ingresso condivisi). Da qui la difficoltà di accettare che i nostri figli vedano e passino del tempo con persone che si sono comportate male nei nostri confronti. Non nascondo però che soffro per i bambini, coinvolti in una situazione di cui non hanno colpa e non capiscono l'entità. Anche se tornassero a vedere nonni e zii, sarebbe per noi difficile far comprendere perchè i rapporti sono cambiati tra gli adulti e, per esempio nelle ricorrenze come compleanni o Natale, non sarà più possibile stare tutti insieme.
Gentile utente,
intuisco che Voi abbiate già preso la decisione e che dunque le considerazioni contenute nella risposta specialistica e negli articoli abbiano poca presa su di Voi.
Tuttavia vorrei invitarvi, prima di metterla in atto, a chiedere una consulenza presso un* Psicolog* specializzat* in terapia familiare.
Si tratta infatti di una decisione grave, che porterà nel tempo conseguenze in parte irreversibili, di cui vi dovrete giustificare con i vostri figli una volta che essi saranno diventati adolescenti e adulti. Si tratta di una deprivazione affettiva di cui gli adulti si assumeranno la responsabilità.
Tutto ciò rende opportuno, a mio parere, il confronto con un* specialista super partes, espert* in questo genere di conflitti.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
intuisco che Voi abbiate già preso la decisione e che dunque le considerazioni contenute nella risposta specialistica e negli articoli abbiano poca presa su di Voi.
Tuttavia vorrei invitarvi, prima di metterla in atto, a chiedere una consulenza presso un* Psicolog* specializzat* in terapia familiare.
Si tratta infatti di una decisione grave, che porterà nel tempo conseguenze in parte irreversibili, di cui vi dovrete giustificare con i vostri figli una volta che essi saranno diventati adolescenti e adulti. Si tratta di una deprivazione affettiva di cui gli adulti si assumeranno la responsabilità.
Tutto ciò rende opportuno, a mio parere, il confronto con un* specialista super partes, espert* in questo genere di conflitti.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

Utente
Grazie ancora per il suo riscontro e il tempo dedicatomi. Valuteremo di chiedere una consulenza, per poter gestire al meglio questa difficile situazione.
Condivido.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.1k visite dal 28/11/2022.
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