I miei genitori vedevano il pericolo ovunque ma pensavano che tutte le persone siano buone
buon giorno ho 40 anni
nel 1998 ho scoperto di soffrire di attacchi di panico ed in un certo senso sono rimasto sollevato nel capire ciò che avevo, fino a quel momemto pensavo al cuore , sono andato su mia volontà in cura da un psichiatra per due anni con collocui mensili e cura con sereupin, poi a causa di un trasferimento ho sospeso i collocui e successivamente anche col sereupin, sono stato bene per circa 3 anni poisono ricomparsi in occasione di una situazione dove mi avevano chiesto aiuto per un parente che ha sofferto di alcune crisi ansiose, e li per me è stato devastante per parlargli e consigliarlo al meglio mi sono come svuotato la mente.
ho capito che devo stare alla larga da queste situazioni, e pensare al mio di problema.
ad oggi sto continuando a fare dei colloqui con un psicologo da quasi 2 anni e la situazione più che di attachi di panico(che ormai riconosco e riesco a gestire) è di ansia , non riesco a tirare fuori quello che ho dentro, sento come un peso che non riesce ad uscire, sono coscente che posso stare bene come prima e non vedo l'ora di riuscirci,a casa ho tutto l'aiuto di mia moglie che mi fa ragionare in momenti un po giù però mi scoccia che si preoccupi per me non voglio darle pensieri, abbiamo 3 figli stupendi che ringrazio ogni giorno di averli avuti.
fino ad 8 anni fa il mio lavoro era molto impegnativo e stressante, riparavo aerei, con orari molto impegnativi, devo dire che lavoro molto intensamente sotto sterss, però poi mi esaurisce, ora sto in ufficio ed in un certo senso mi manca essere più dinamico.
penso che l'ansia che ho ora possa essere legata ai comportamenti nell'ambito famigliare in cui sono cresciuto dove i miei genitori vedevano il pericolo ovunque ma pensavano che tutte le persone siano buone e che non facciano le cose per cattiveria, cosa che mi ha fatto scontrare nell'adolescenza.
cosa mi consigliate per poterne venire fuori, ormai non riesco neanche a prendere un aereo o altre decisioni importanti senza che mi vengano delle paure o fantasticherie.
vi ringrazio sin d'ora per le risposte.
grazie
nel 1998 ho scoperto di soffrire di attacchi di panico ed in un certo senso sono rimasto sollevato nel capire ciò che avevo, fino a quel momemto pensavo al cuore , sono andato su mia volontà in cura da un psichiatra per due anni con collocui mensili e cura con sereupin, poi a causa di un trasferimento ho sospeso i collocui e successivamente anche col sereupin, sono stato bene per circa 3 anni poisono ricomparsi in occasione di una situazione dove mi avevano chiesto aiuto per un parente che ha sofferto di alcune crisi ansiose, e li per me è stato devastante per parlargli e consigliarlo al meglio mi sono come svuotato la mente.
ho capito che devo stare alla larga da queste situazioni, e pensare al mio di problema.
ad oggi sto continuando a fare dei colloqui con un psicologo da quasi 2 anni e la situazione più che di attachi di panico(che ormai riconosco e riesco a gestire) è di ansia , non riesco a tirare fuori quello che ho dentro, sento come un peso che non riesce ad uscire, sono coscente che posso stare bene come prima e non vedo l'ora di riuscirci,a casa ho tutto l'aiuto di mia moglie che mi fa ragionare in momenti un po giù però mi scoccia che si preoccupi per me non voglio darle pensieri, abbiamo 3 figli stupendi che ringrazio ogni giorno di averli avuti.
fino ad 8 anni fa il mio lavoro era molto impegnativo e stressante, riparavo aerei, con orari molto impegnativi, devo dire che lavoro molto intensamente sotto sterss, però poi mi esaurisce, ora sto in ufficio ed in un certo senso mi manca essere più dinamico.
penso che l'ansia che ho ora possa essere legata ai comportamenti nell'ambito famigliare in cui sono cresciuto dove i miei genitori vedevano il pericolo ovunque ma pensavano che tutte le persone siano buone e che non facciano le cose per cattiveria, cosa che mi ha fatto scontrare nell'adolescenza.
cosa mi consigliate per poterne venire fuori, ormai non riesco neanche a prendere un aereo o altre decisioni importanti senza che mi vengano delle paure o fantasticherie.
vi ringrazio sin d'ora per le risposte.
grazie
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Gentile signore, 2 anni di psicoterapia dovrebbero essere più che sufficienti per risolvere un problema di ansia. La ricerca ha trovato che se una psicoterapia non riesce a cambiare le cose dopo le prime 10-15 sedute, è quasi certo che continuarla è inutile.
Ciò non vuol dire che nel suo caso la psicoterapia non sia efficace, ma che la psicoterapia specifica che sta facendo forse non riesce ad esserlo.
Pertanto le suggerisco innanzitutto di parlarne con il suo psicologo e di trattare apertamente questo punto.
Legga anche questi articoli in proposito:
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=76
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
Ciò non vuol dire che nel suo caso la psicoterapia non sia efficace, ma che la psicoterapia specifica che sta facendo forse non riesce ad esserlo.
Pertanto le suggerisco innanzitutto di parlarne con il suo psicologo e di trattare apertamente questo punto.
Legga anche questi articoli in proposito:
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=76
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
la ringrazio per la celere risposta.
subito dopo gli attachi di panico con i collocui dal psichiatra è andata molto meglio forse anche perchè assumevo il sereupin.
ora invece vorrei andare avanti senza farmaci e forse potrebbe essere un errore?
il psicologo che mi segue stà cercando di far venire in superfice i miei fastidi,è quello che io chiamo "nucleo" che non viene fuori, qualche ricordo accantonato sta venendo fuori ma non abbastanza da soddifarmi, ho dei momenti in alcune giornate che sto bene e girerei il mondo dall'energia e benessere che mi sento, solo che quando ci penso su cala.
dovrei risentire lo psichiatra per eventuale cura farmacologica?
subito dopo gli attachi di panico con i collocui dal psichiatra è andata molto meglio forse anche perchè assumevo il sereupin.
ora invece vorrei andare avanti senza farmaci e forse potrebbe essere un errore?
il psicologo che mi segue stà cercando di far venire in superfice i miei fastidi,è quello che io chiamo "nucleo" che non viene fuori, qualche ricordo accantonato sta venendo fuori ma non abbastanza da soddifarmi, ho dei momenti in alcune giornate che sto bene e girerei il mondo dall'energia e benessere che mi sento, solo che quando ci penso su cala.
dovrei risentire lo psichiatra per eventuale cura farmacologica?
[#3]
Mi pare di capire che con il suo psicologo stiate facendo un lavoro "in profondità". Solo che non è necessario perché per i disturbi d'ansia gli approcci psicoterapeutici più indicati sono brevi, attivi e focalizzati. In altre parole lei dovrebbe star ricevendo delle prescrizioni comportamentali precise per risolvere la sua ansia.
Il farmaco non è in generale indispensabile, ma persone diverse possono rispondere meglio a cure diverse.
Cordiali saluti
Il farmaco non è in generale indispensabile, ma persone diverse possono rispondere meglio a cure diverse.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
quando il psicologo mi racconta delle metafore imparo più in quelle occasioni, in effetti ho iniziato i colloqui dopo l'evnto familiare che ho descritto all'inizio, un mio parente ha dei disturbi comportamentali ed in occasione di una crisi mia madre mi aveva chisto se potevo andare a dare una mano ai miei zii visto che avevo sofferto di problemi psicologici (mi aveva scambiato per medico), ed io ci sono andato con le conseguenze descritte, la settimana successiva sono ndato da un psichiatra che mi ha dato il sulamid 1/2 compressa e entact 3 gocce per 3 gg ad aumentare fino a 12, solo che questa cura l'ho fatta per 3 mesi anche perchè avevo iniziato i colloqui , ed efettivamente andava bene solo che dopo una discussione in famiglia importante ed in concomitanza di alcuni accertamenti medici non importanti, mi sono preoccupato eccessivamente ed è iniziata questa ansia che ora mi porto addosso.
cosa mi consiglia come terapia immediata?
nuovamente grazie per il tempo che mi sta dedicando.
cosa mi consiglia come terapia immediata?
nuovamente grazie per il tempo che mi sta dedicando.
[#5]
Non è possibile dare suggerimenti diretti attraverso questo servizio. La terapia adeguata può essere effettuata solo di persona. Quindi deve far riferimento a ciò che le ho già detto, ovvero:
1. parlare con il suo psicologo dei risultati che state ottenendo, per cercare di capire come mai dopo due anni lei ancora ha il suo problema;
2. leggere gli articoli che le ho suggerito per capire come muoversi.
Cordiali saluti
1. parlare con il suo psicologo dei risultati che state ottenendo, per cercare di capire come mai dopo due anni lei ancora ha il suo problema;
2. leggere gli articoli che le ho suggerito per capire come muoversi.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 16/07/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.