Come accettare una vita senza sesso e senza amore?!

Buonasera gentili Dottori e Dott.
sse, vi scrivo perché ho un disperato bisogno di aiuto, per questo mio problema che mi affligge e che mi sta lentamente portando sempre più a fondo in un vortice costellato da ossessione, ansia, frustrazione, preoccupazione per il futuro, insonnia e infine di depressione.

Il problema non è propriamente di natura psicologica in realtà, o meglio lo è ma secondariamente.
Il problema primario risiede infatti nelle dimensioni ridotte del mio pene, che per quanto possa sembrare banale, vi assicuro non lo è! Anzi è un vero e proprio dramma per un uomo.

Per un uomo non poter soddisfare a pieno sessualmente una donna, a causa delle scarse dimensioni del proprio membro sessuale, è fonte di una sensazione estrema di impotenza, vergogna, frustrazione e... dolore.
Sto cercando le parole giuste per descriverlo, ma non credo di riuscire a rendere l’idea di quanto possa far male una cosa del genere.

E vi prego... non ve ne uscite con le solite baggianate che si dicono in questi casi per compassione, del tipo: le dimensioni non contano, conta la personalità, l’affetto, come lo usi, il sesso orale, etc.
oppure il geniale consiglio di utilizzare sex toys, come se per un uomo il massimo dell’ambizione debba essere penetrare la propria donna con un coso di gomma anziché con il proprio pene (anzi vi garantisco che per un uomo vedersi sostituito da un fallo di plastica e vedere che la propria donna goda di più con quest’ultimo che con il proprio uomo è la massima espressione di umiliazione ed inutilità che un uomo possa provare).

Credo che l’unico barlume di speranza sia la chirurgia incrementale, ma purtroppo il risultato non è garantito e i rischi non trascurabili, inoltre al momento non potrei neanche permettermelo, anche volendo.

Perciò il consiglio che mi piacerebbe avere da voi, è come approcciarsi psicologicamente a questo problema, come fare ad accettare il fatto di non poter mai avere una vita sessuale e relazionale appagante e soddisfacente e l’eventualità di rimanere da soli, senza poter mettere su una famiglia e senza provare mai cosa significa essere veramente amati da una donna, ed infine emarginati socialmente.

Come accettare questo dolore e come dare comunque un senso, un valore alla propria vita, evitando di vivere una vita di vergogna, frustrazione e depressione che a questo punto non varrebbe la pena vivere.


Grazie per l'attenzione.

Ringrazio di cuore chiunque voglia provare ad aiutarmi (anche se mi rendo conto di non avere molte speranze, rileggendo quanto ho appena scritto...)
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
come regola non si risponde due volte allo stesso consulto. Lei ha avuto il parere andrologico (le sue misure sono normali) e quello psicologico, con un'ipotesi diagnostica che condivido: dismorfofobia di tipo ossessivo.
Significativamente non ha risposto alle domande circa il campione femminile da lei esperito. Rimangono quindi due ipotesi.
1) Che sia una sua fantasia senza prove l'idea che le donne non possano apprezzarla in ambito sessuale e soprattutto che non possano innamorarsi di lei (l'innamoramento, se c'è, avviene prima di aver avuto rapporti sessuali, come insegna anche il concetto freudiano di sublimazione).
2) Che lei stia coprendo dietro il rifiuto del suo organo genitale altri aspetti di lei stesso che non le piacciono e non incontrano il favore delle donne, dall'aspetto fisico ai tratti di personalità fino al comportamento e ai contenuti mentali.
Tali ipotesi risulterebbero confermate nel caso che lei:
1) non abbia mai avuto rapporti né tentato approcci con delle ragazze, oppure che i pochi approcci siano andati male, causandole un trauma;
2) non sia mai stato visitato da un andrologo dopo avergli esposto i suoi timori;
3) non abbia avuto nemmeno un colloquio con uno psicologo circa questi timori.
Se è così, lei sta nascondendo a sé stesso un altro problema.
Le faccio molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Intano La ringrazio molto per la risposta Dott.ssa.

Non avevo risposto a quelle domande perché il consulto è stato chiuso, senza darmi possibilità di replicare (per non so quale motivo).

Comunque venendo alle sue domande:

1. Ho avuto esperienze sessuali con una decina di ragazze. Tre di loro mi hanno esplicitamente detto che ho il pene piccolo (una di loro ha cominciato a chiamarmi pisellino dopo il nostro rapporto sessuale). Per quanto riguarda le altre (a parte due che non mi piacevano e con cui ho deciso io di non approfondire la conoscenza), con tutte le altre ho avuto solamente un rapporto (o al massimo due o tre), dopodiché non hanno voluto proseguire la mia conoscenza.

2. Sono stato visitato da un andrologo che mi disse che è tutto nella norma. Il problema è che anche la mia statura è nella norma, fatto sta che sono basso. Lo stesso vale per il mio pene, è nella norma, fatto sta che è piccolo.

3. Sono convinto che una donna per innamorarsi veramente di un uomo, debba essere soddisfatta sessualmente da esso. Poi sicuramente non basta quello, ma è una condizione imprescindibile secondo me (almeno nella maggior parte dei casi). E sono anche convinto che la penetrazione nei rapporti eterosessuali giochi un ruolo fondamentale, tutto il resto viene dopo. Se la donna non prova sensazioni abbastanza intese durante quest'ultima, non potrà mai sentirsi pienamente appagata e soddisfatta dal proprio uomo. Anche se inizialmente può "passarci sopra", con il tempo insorgeranno problemi, perché la donna avrà sempre il desiderio di una penetrazione più vigorosa.

4. Il mio pene è perfettamente nella media in lunghezza. In circonferenza, di 11 cm, è ai limiti inferiori/leggermente sotto la media. Tra l'altro la circonferenza riveste un ruolo particolarmente importante nell'atto della penetrazione. Un pene "fino" come il mio non è semplicemente in grado di provocare una sensazione abbastanza intensa durante la penetrazione. Alla donna piace sentire una certa "presenza" durante la penetrazione, ad alcune addirittura piace sentirsi "ben riempite" o addirittura provare un minimo di dolore che le fa provare ancora più piacere (parole dette personalmente da ragazze che ho conosciuto). Il mio lo sentono poco dentro, e questo non piace alle donne, soprattutto se hanno avuto rapporti in passato con uomini ben dotati, il mio pene non potrà mai dargli quelle sensazioni. E' un dato di fatto, un discorso puramente meccanico-fisiologico. Ed io non posso farci nulla, se non un giorno, semmai avrò la disponibilità economica, sottopormi ad intervento chirurgico di falloplastica.

Nel frattempo vorrei riuscire semplicemente ad accettare questo handicap e prepararmi psicologicamente a vivere la mia vita senza l'amore di una donna ed in solitudine probabilmente. Per me non è facile in quanto amo molto le donne, mi piacciono troppo, e mi piace molto anche il sesso con loro. Se fossi stato un uomo meno libidinoso e meno interessato alle donne, sarebbe stato più facile accettare questa condizione per me.
Ma devo riuscire ad accettarla lo stesso ed evitare magari di arrivare al suicidio tra qualche anno, quando non potrò più sopportare questa cosa...

Grazie ancora per l'attenzione, sinceramente.
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
finché continua a voler insegnare a degli specialisti (en passant, anche donne) la sua personale e riduttiva visione dell'amore, del piacere e di quello che secondo lei vogliono "le donne" (tutte uguali, nella descrizione alquanto povera che fa della loro psicologia e della loro anatomia), non uscirà mai dal vero problema, che le segnalavo nella prima risposta.
Se invece prenderà in considerazione che il problema non è nel "pisellino" (termine affettuoso con cui molte donne coccolano il partner, quali che ne siano le misure) ma nei suoi modi, nel suo aspetto, nei suoi contenuti mentali, forse semplicemente nella sua mancanza di tecniche sessuali, riuscirà ad uscire da questa situazione.
Mi sembra inverosimile che lei scriva: "amo molto le donne, mi piacciono troppo, e mi piace molto anche il sesso con loro", cose che in genere si accompagnano a lunghi giochi erotici che incrementano il desiderio, e poi risulti un amante che viene lasciato con tanta facilità.
La invito a partecipare nella sua città ai seminari dell'IISS (Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica) dove incontrerà molte persone con tanti problemi simili al suo, e dove soprattutto apprenderà da specialisti che l'attività sessuale è più complessa di una questione di millimetri.
Per capire almeno un po' di cosa parlo, provi a rispondere a queste domande: lei ha mai davvero amato una donna, intendo, si è mai innamorato, oltre a desiderarla? Quando fa l'amore, si mette a valutare le dimensioni e l'elasticità delle varie vagine, o le ignora?
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
"Per capire almeno un po' di cosa parlo, provi a rispondere a queste domande: lei ha mai davvero amato una donna, intendo, si è mai innamorato, oltre a desiderarla? Quando fa l'amore, si mette a valutare le dimensioni e l'elasticità delle varie vagine, o le ignora?"

Come faccio ad innamorarmi di una donna, se dopo pochi incontri, al primo rapporto sessuale, o al massimo secondo o terzo, vengo "scartato"? Ci sono state comunque diverse ragazze a cui pensavo di piacere veramente e con cui c'era molto feeling, che però dopo aver fatto sesso hanno perso interesse e cambiato completamente atteggiamento nei miei confronti.
Rispetto alla seconda domanda: no, non mi metto a valutare dimensione ed elasticità delle vagine, non mi interessa. Ma purtroppo non è lo stesso per le donne, per loro conta la dimensione del pene, se non lo sentono abbastanza non godono, puoi essere il miglior amante del mondo, ma se non hai dimensioni adeguate per far godere la donna durante la penetrazione, essa non sarà mai pienamente soddisfatta e non si innamorerà mai veramente di te. Questa è la durissima e drammatica realtà.

Oggi le donne, soprattutto se di bell'aspetto, hanno la possibilità di scegliere tra infiniti partner e nessuna donna sceglierà mai uno con il pene piccolo che non è in grado di soddisfarla a pieno durante il rapporto sessuale, quando può avere di meglio, giustamente.

"Mi sembra inverosimile che lei scriva: "amo molto le donne, mi piacciono troppo, e mi piace molto anche il sesso con loro", cose che in genere si accompagnano a lunghi giochi erotici che incrementano il desiderio, e poi risulti un amante che viene lasciato con tanta facilità."
Sembra inverosimile? Provi ad avere un pene piccolo come il mio, poi ne riparliamo...Pensi che a me invece sembra un incubo!

"Se invece prenderà in considerazione che il problema non è nel "pisellino" (termine affettuoso con cui molte donne coccolano il partner, quali che ne siano le misure) ma nei suoi modi, nel suo aspetto, nei suoi contenuti mentali, forse semplicemente nella sua mancanza di tecniche sessuali, riuscirà ad uscire da questa situazione."
Per favore...mi chiamava così per schernirmi, altro che termine affettuoso!
La storia della tecnica, modi, contenuti mentali, ecc...tutto giusto per carità, ma solamente quando si hanno dimensioni adeguate, altrimenti tutto il resto viene a decadere, lo volete capire o no?!
Purtroppo più ne parlo e più mi rendo conto che questo è un problema che può capire e interessare solo chi ne è affetto. Chiunque altro sembra voler sminuire la cosa, continuando ad affermare che le dimensioni non contino o altre falsità del genere...purtroppo non è così.
Basta parlare con qualsiasi donna in un contesto informale e nel quale può permettersi di essere completamente sincera. A tal proposito, mi ricordo in particolare di una conversazione tra due mie amiche, le quali convenivano che "i peni fini sono i peggiori, perché non si sente niente" (parole testuali). Ma troppe altre potrei raccontarne sia di esperienze personali che di chiacchierate fatte con altre donne, ormai ho avuto le mie conferme a tal proposito, dure e crude...anche troppe!

Comunque io non sono venuto qui a chiedere se il mio pene vada bene per soddisfare sessualmente una donna, perché purtroppo già conosco molto bene la risposta...e cioè no!
Forse solo una piccola percentuale di donne con la vagina particolarmente stretta in diametro, ma fino ad ora non ne ho trovate, e non posso passare la vita a sperare di trovarne una, né mi sembra il caso di mettere un annuncio sul giornale o sul web.
Quello che volevo sapere è come "reagire" psicologicamente a questo dramma per me, che ho sempre immaginato e sperato di trovare un giorno una donna che mi amasse e che in generale amo molto le donne e desidererei molto avere una vita sessuale attiva ed appagante, sia per me che per loro.
Come "farmene una ragione" di questa cosa è tutto ciò che mi serve di capire, sempre che vi sia un modo per accettare una cosa tanto spiacevole per me, ed evitare quindi di andare incontro ad un quadro di depressione grave.

Grazie ancora comunque per le risposte, so che sta cercando di aiutarmi e lo apprezzo molto, sinceramente.
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Utente
Utente
Aggiungo un'ultima cosa:
Stasera è l'ennesima domenica che trascorro in casa da solo, i miei amici sono tutti con le loro rispettive fidanzate. Sapete qual è la differenza tra me e loro? Beh, li ho visti tutti nudi, tra calcetto e palestra, hanno tutti il pene più grande del mio.
Ma sicuramente il problema è la tecnica e le dimensioni non contano...
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
il test conferma la sindrome ipotizzata.
Le è stata fornita anche la sede dove trovare tutto il supporto che le occorre, perfino al di là delle richieste che ci rivolge: istituto IISS.
Molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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