Ossessioni e sessualità
Buongiorno.
Ho quarant'anni, convivo con una compagna con due figlie e ultimamente ho sviluppato un ossessione che non mi fa stare bene.
Pur avendo ricevuto un'educazione scolastica cattolica, non sono mai stato credente, ma negli ultimi tempi mi sono scoperto totalmente ateo, fatto che però non vivo con serenità, perché sono ancora legaro a determinati valori che ora però sento totalmente privi di basi.
Voglio credere nella famiglia, voglio credere nella monogamia e vorrei sperare che una coppia, con i giusti compromessi e con l'impegno, possa andare aventi per tutta la vita.
Ogni giorno però, soprattutto suo social, mi ritrovo bombardato da articoli che sembrano attaccare le istituzioni tradizionali, monogamia in particolare, e che spesso indicano nello scambio di coppia la panacea di ogni problema della vita relazionale.
Da un punto di vista razionale, non ho nulla contro chi fa questa scelta di vita, ma emotivamente sapere che questa pratica sia molto diffusa mi crea disagio (così come mi hanno sempre creato disagio le confessioni di amici che mi confidavano le loro infedeltà alle compagne).
Non giudico chi fa queste scelte, ma allo stesso tempo ho difficoltà all'idea di rapportarmi con chi vive in questo modo.
Mi sono anche chiesto se questa mia "avversione" non derivi da un desiderio di provare anch'io l'esperienza.
Ma al netto della mia compagna (con cui, dopo dieci anni, ho una buona intesa sessuale) che sarebbe comunque molto distante da quel modo di vivere la sessualità, mi sono risposto che, sì, come fantasia mi attrae, ma se provo a proiettarla nella vita reale, per il mio modo di essere, di vivere l'intimità e di relazionarmi con gli altri, non farebbe proprio per me.
E allora mi chiedo: come fare a convivere con l'idea di vivere in una società che sta mutando profondamente nei costumi e che, in qualche modo, sembra volermi escludere e farmi sentire arretrato rispetto a chi ho intorno?
Come potrò adattarmi a un mondo in cui questo e tanti altri aspetti una volta relegati a minoranze e tenuti nascosti e che mi creano tanto disagio (penso anche allla disinvoltura con cui le ragazze di oggi vendono le proprio foto intime su siti come Onlyfans) saranno considerati normali?
E tutto questo, ripeto, al netto di moralismi, poiché non ritengo ci sia qualcosa di sbagliato o da con dannare, ma semplicemente perché è un problema mio accettarle.
Ho quarant'anni, convivo con una compagna con due figlie e ultimamente ho sviluppato un ossessione che non mi fa stare bene.
Pur avendo ricevuto un'educazione scolastica cattolica, non sono mai stato credente, ma negli ultimi tempi mi sono scoperto totalmente ateo, fatto che però non vivo con serenità, perché sono ancora legaro a determinati valori che ora però sento totalmente privi di basi.
Voglio credere nella famiglia, voglio credere nella monogamia e vorrei sperare che una coppia, con i giusti compromessi e con l'impegno, possa andare aventi per tutta la vita.
Ogni giorno però, soprattutto suo social, mi ritrovo bombardato da articoli che sembrano attaccare le istituzioni tradizionali, monogamia in particolare, e che spesso indicano nello scambio di coppia la panacea di ogni problema della vita relazionale.
Da un punto di vista razionale, non ho nulla contro chi fa questa scelta di vita, ma emotivamente sapere che questa pratica sia molto diffusa mi crea disagio (così come mi hanno sempre creato disagio le confessioni di amici che mi confidavano le loro infedeltà alle compagne).
Non giudico chi fa queste scelte, ma allo stesso tempo ho difficoltà all'idea di rapportarmi con chi vive in questo modo.
Mi sono anche chiesto se questa mia "avversione" non derivi da un desiderio di provare anch'io l'esperienza.
Ma al netto della mia compagna (con cui, dopo dieci anni, ho una buona intesa sessuale) che sarebbe comunque molto distante da quel modo di vivere la sessualità, mi sono risposto che, sì, come fantasia mi attrae, ma se provo a proiettarla nella vita reale, per il mio modo di essere, di vivere l'intimità e di relazionarmi con gli altri, non farebbe proprio per me.
E allora mi chiedo: come fare a convivere con l'idea di vivere in una società che sta mutando profondamente nei costumi e che, in qualche modo, sembra volermi escludere e farmi sentire arretrato rispetto a chi ho intorno?
Come potrò adattarmi a un mondo in cui questo e tanti altri aspetti una volta relegati a minoranze e tenuti nascosti e che mi creano tanto disagio (penso anche allla disinvoltura con cui le ragazze di oggi vendono le proprio foto intime su siti come Onlyfans) saranno considerati normali?
E tutto questo, ripeto, al netto di moralismi, poiché non ritengo ci sia qualcosa di sbagliato o da con dannare, ma semplicemente perché è un problema mio accettarle.
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Potrebbe in effetti trattarsi di un'ossessione. Un'idea cioè che la spaventa e che non desidera, in realtà, ma che occupa la sua mente senza riuscire a liberarsene.
>>> Ogni giorno però, soprattutto suo social, mi ritrovo bombardato da articoli che sembrano attaccare le istituzioni tradizionali, monogamia in particolare, e che spesso indicano nello scambio di coppia la panacea di ogni problema della vita relazionale
Questo potrebbe accadere ad esempio se lei avesse fatto molte ricerche sull'argomento. I motori di ricerca se ne accorgono e quindi le propinano molti articoli di quel tipo perché inferiscono che quello sia un suo interesse.
Oppure, potrebbe trattarsi di attenzione selettiva: quando un'idea è presente in modo stabile nella mente, si può tendere a vederla rappresentata molto più spesso del normale.
In ogni caso, se soffre troppo a causa di ciò che descrive farebbe bene a contattare uno psicoterapeuta.
>>> Ogni giorno però, soprattutto suo social, mi ritrovo bombardato da articoli che sembrano attaccare le istituzioni tradizionali, monogamia in particolare, e che spesso indicano nello scambio di coppia la panacea di ogni problema della vita relazionale
Questo potrebbe accadere ad esempio se lei avesse fatto molte ricerche sull'argomento. I motori di ricerca se ne accorgono e quindi le propinano molti articoli di quel tipo perché inferiscono che quello sia un suo interesse.
Oppure, potrebbe trattarsi di attenzione selettiva: quando un'idea è presente in modo stabile nella mente, si può tendere a vederla rappresentata molto più spesso del normale.
In ogni caso, se soffre troppo a causa di ciò che descrive farebbe bene a contattare uno psicoterapeuta.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 18/11/2022.
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