Situazione complicata tra genitori: come comportarsi?
Ciao a tutti.
V olevo parlarvi di un problema che mi sta inasprendo l’anima, rendendo triste e che mi chiude lo stomaco da giorni.
Ho 33 anni, credevo di essere abbastanza maturo, grande e forte ma invece il dispiacere ed il dolore sormontano di brutto questa mia falsa consapevolezza.
I miei genitori sono in una fase di crisi; mia madre ha scoperto mio padre con un secondo cellulare e indagando ha scoperto contatti sui social di donne che svolgono la professione di massaggiatrici.
Ci sono state discussioni e litigi tra loro, mio padre nega ma molto probabilmente credo che menta.
Riguardo a me, mi sento parzialmente coinvolto, in quanto condivido la casa con loro.
Ho vissuto da solo fino agli inizi di questo anno (lavoro ed ho la mia indipendenza economica) ma poi essendo io single, e per dare maggiore compagnia ai miei genitori (per cui sono sempre stato molto di supporto e di compagnia) sono rientrato a vivere a casa dei miei.
Con il senno di poi direi che è stata una scelta sbagliata.
Adesso la situazione è per me imbarazzante, lavoro ma durante le cene la sera e nei weekend tutto diventa davvero difficile da sopportare.
Sembra di vivere in una situazione mortificante in cui mi sento intrappolato.
Non so che comportamenti adottare e sono in imbarazzo.
Mia madre si è confidata con me (sono un po' il suo punto di riferimento, anche se ha una sorella), ma mio padre in teoria non sa che io sono a conoscenza di quanto successo.
Questa situazione mi pesa, mi sento spaesato e provo dolore a pensare che molto probabilmente nulla sarà come prima.
La routine del passato, in cui c’era condivisione reciproca, si festeggiavano compleanni e feste tutti insieme, credo verranno meno (forse un po' lo spero, perchè.
sarebbe ipocrita far finta di nulla, credo che qualcosa si sia spezzato nel loro rapporto di fiducia da questo momento in poi).
Loro poi sono soli, non hanno amici vicini.
Questo stato incerto inoltre, in cui i miei convivono senza aver preso una scelta netta, mi fa stare male e triste; sono combatutto con me stesso: la mia parte egoista dice che dovrei sloggiare ed allontanarmi, andare a vivere da solo cercandomi una casa nell’immediato ma dall’altra parte mi sentirei un verme perché non riuscirei ad essere di supporto fisico/morale nei confronti dei miei in questo momento di difficoltà.
Andare via mi renderebbe meno pesante la situazione ma facendolo mi sentirei come un traditore in questo momento così delicato.
Chiedo a voi, quale dovrebbe essere la posizione di un figlio in questa situazione così delicata?
Cosa dovrei fare per stare bene?
V olevo parlarvi di un problema che mi sta inasprendo l’anima, rendendo triste e che mi chiude lo stomaco da giorni.
Ho 33 anni, credevo di essere abbastanza maturo, grande e forte ma invece il dispiacere ed il dolore sormontano di brutto questa mia falsa consapevolezza.
I miei genitori sono in una fase di crisi; mia madre ha scoperto mio padre con un secondo cellulare e indagando ha scoperto contatti sui social di donne che svolgono la professione di massaggiatrici.
Ci sono state discussioni e litigi tra loro, mio padre nega ma molto probabilmente credo che menta.
Riguardo a me, mi sento parzialmente coinvolto, in quanto condivido la casa con loro.
Ho vissuto da solo fino agli inizi di questo anno (lavoro ed ho la mia indipendenza economica) ma poi essendo io single, e per dare maggiore compagnia ai miei genitori (per cui sono sempre stato molto di supporto e di compagnia) sono rientrato a vivere a casa dei miei.
Con il senno di poi direi che è stata una scelta sbagliata.
Adesso la situazione è per me imbarazzante, lavoro ma durante le cene la sera e nei weekend tutto diventa davvero difficile da sopportare.
Sembra di vivere in una situazione mortificante in cui mi sento intrappolato.
Non so che comportamenti adottare e sono in imbarazzo.
Mia madre si è confidata con me (sono un po' il suo punto di riferimento, anche se ha una sorella), ma mio padre in teoria non sa che io sono a conoscenza di quanto successo.
Questa situazione mi pesa, mi sento spaesato e provo dolore a pensare che molto probabilmente nulla sarà come prima.
La routine del passato, in cui c’era condivisione reciproca, si festeggiavano compleanni e feste tutti insieme, credo verranno meno (forse un po' lo spero, perchè.
sarebbe ipocrita far finta di nulla, credo che qualcosa si sia spezzato nel loro rapporto di fiducia da questo momento in poi).
Loro poi sono soli, non hanno amici vicini.
Questo stato incerto inoltre, in cui i miei convivono senza aver preso una scelta netta, mi fa stare male e triste; sono combatutto con me stesso: la mia parte egoista dice che dovrei sloggiare ed allontanarmi, andare a vivere da solo cercandomi una casa nell’immediato ma dall’altra parte mi sentirei un verme perché non riuscirei ad essere di supporto fisico/morale nei confronti dei miei in questo momento di difficoltà.
Andare via mi renderebbe meno pesante la situazione ma facendolo mi sentirei come un traditore in questo momento così delicato.
Chiedo a voi, quale dovrebbe essere la posizione di un figlio in questa situazione così delicata?
Cosa dovrei fare per stare bene?
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>>> Chiedo a voi, quale dovrebbe essere la posizione di un figlio in questa situazione così delicata?
Tenersi fuori dai problemi dei suoi, dopo eventualmente aver offerto - una volta soltanto, ciascuno - la sua disponibilità a parlarne.
Semmai dovessero essere loro a chiedere il suo parere, bene. E comunque evitando accuratamente di prendere le parti dell'uno a sfavore dell'altro, di creare alleanze "contro".
Altrimenti, se non sarà interpellato eviti di intromettersi nelle loro questioni. "Fra moglie e marito non mettere il dito" vale anche per i figli. Soprattutto per i figli.
>>> Cosa dovrei fare per stare bene?
Non "deve" cercare di star bene. Ci sono eventi sgradevoli, che danno disagio e sofferenza e non è opportuno far finta che non esistano. Occorre passarci attraverso senza negare né respingere il dolore. Fa parte della vita.
Il punto è imparare a distinguere ciò che sente da ciò che fa o evita di fare.
Tenersi fuori dai problemi dei suoi, dopo eventualmente aver offerto - una volta soltanto, ciascuno - la sua disponibilità a parlarne.
Semmai dovessero essere loro a chiedere il suo parere, bene. E comunque evitando accuratamente di prendere le parti dell'uno a sfavore dell'altro, di creare alleanze "contro".
Altrimenti, se non sarà interpellato eviti di intromettersi nelle loro questioni. "Fra moglie e marito non mettere il dito" vale anche per i figli. Soprattutto per i figli.
>>> Cosa dovrei fare per stare bene?
Non "deve" cercare di star bene. Ci sono eventi sgradevoli, che danno disagio e sofferenza e non è opportuno far finta che non esistano. Occorre passarci attraverso senza negare né respingere il dolore. Fa parte della vita.
Il punto è imparare a distinguere ciò che sente da ciò che fa o evita di fare.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Perdoni la risposta in ritardo, a causa di un problema tecnico non ho visto che aveva replicato.
Potrebbe essere utile. E potrebbe fare un tentativo inizialmente limitato, come andarsene in ferie o andare a stare per qualche giorno da un suo amico, per capire come si sente.
Potrebbe essere utile. E potrebbe fare un tentativo inizialmente limitato, come andarsene in ferie o andare a stare per qualche giorno da un suo amico, per capire come si sente.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 996 visite dal 17/11/2022.
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