Non provo più attrazione sessuale per il mio ragazzo...dovrei lasciarlo?

Gentili medici,

ho quasi 23 anni e da quasi 2 sono impegnata in una relazione con un ragazzo "perfetto", che mi vuole bene e mi ha aiutato tantissimo con il lavoro e l'università.
Sin da subito mi sono resa conto che non era una persona molto "fisica" ma pensavo non fosse troppo importante, abbiamo avuto il nostro primo rapporto sessuale dopo poche settimane ma mai nulla di troppo soddisfacente per me.
Inoltre, prima di lui, uscivo con un ragazzo di gran lunga più attivo sessualmente e molto attivo anche in sexting (a me piace molto, soprattutto quando non c'è la possibilità di vedersi sempre di persona).
E' da un paio di mesi che mi ritrovo a pensare se questa situazione possa essere sostenibile nel lungo periodo, non provo più attrazione sessuale per lui, mi ritrovo spesso a fantasticare su altri ragazzi e provo più piacere nel masturbarmi da sola guardando video erotici piuttosto che con lui.
Il punto è che lui è davvero una brava persona (di gran lunga migliore del mio precedente ragazzo, da questo punto di vista) e non avrei raggiunto certi obiettivi senza di lui.
La domanda che mi faccio è...quanto peso devo dare a questa quasi mancanza di attrazione?
Ho paura che questo posso essere sempre più pesante nel tempo, mi sento come se fossimo una coppia sposata da tempo anche se alla fine abbiamo solo 22 e 24 anni.
Forse la mia sessualità è totalmente disallineata alla sua?
Io ho bisogno e voglia di scoprire cose nuove così come dare e ricevere piacere ma so che lui non sarà ("mai") in grado di darmelo.
E' come se mancasse ormai una qualsiasi scintilla di eccitazione e se ci ritroviamo a farlo è solo perchè ne ha voglia lui oppure semplicemente preferisco essere toccata da un'altra persona piuttosto che fare tutto da sola.
Non so davvero che fare...la testa mi dice che non riuscirò a sopportare questo però il cuore mi dice che è davvero una brava persona anche se, da quando mi sono resa conto di questo, non sono sicura se riesco a dire di amarlo al 100%.
Mi sto facendo influenzare molto?
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Dr.ssa Angela Montuori Psicoterapeuta, Psicologo 57 3
Gent.Le Utente,
Da quanto riferisce,
Il ragazzo attuale è una brava persona Di Gran Lunga Migliore del precedente ;
Il precedente era Di Gran Lunga Più Attivo Sessualmente di quello attuale .
Sono quindi per lei entrambi di gran lunga migliori ma in ambiti diversi e ad ognuno dei due manca un pezzo , quello che l’altro ha per andare bene .
Potrebbe/Vorrebbe incontrare e farsi incontrare dall’affettività e dalla sessualità coniugate insieme?
Un caro saluto.

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,

la ringrazio per la Sua celere risposta. Esattamente, ad entrambi manca un pezzo ed io cerco una persona che sia la combinazione di entrambi gli aspetti anche perchè so che altrimenti non riuscirei a mantenere il mio interesse nel lungo periodo. La relazione che ho attualmente, per quanto possa definirsi "matura", manca quasi totalmente di quella "giovane spensieratezza" che si riflette soprattutto in ambito sessuale (ma direi anche quello di tutti i giorni, per esempio uscire e divertirsi un po' la sera o organizzare qualcosa di divertente). Ho paura di lasciarlo andare perchè so che è davvero bravo e mi vuole bene...ma lo vedo più come un mentore ed una spalla a cui appoggiarmi ormai. Da un lato mi sento irrispettosa a non lasciarlo anche perché mi ritrovo spesso a pensare a come sarebbe la mia vita con altri ragazzi che conosco però poi penso a quanto lui mi aiuti ogni giorno, soprattutto a raggiungere i miei obiettivi. Quanto è importante l'ambito sessuale nelle nostre relazioni? Come dovrei interpretare la mia situazione? La ringrazio.
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Dr.ssa Angela Montuori Psicoterapeuta, Psicologo 57 3
Gent.Le Utente,

La sessualità e’ un aspetto importante della relazione di coppia, così come lo sono i momenti di spensieratezza, il reciproco supporto e il confronto profondo.
Il problema, non solo per lei ma per tutti gli esseri umani, e’ armonizzare questi elementi.
Molte volte tale operazione d’integrazione affettiva e’ anzitutto complessa da fare con se stessi ed e’ un lavoro mai perfetto e soprattutto e’ sempre in divenire.
A volte si decide anche di privilegiare l’uno o l’altro dei suddetti aspetti sulla base della propria storia personale e del punto di sviluppo a cui il soggetto e’ arrivato in quel momento.
Tale processo di armonizzazione personale ed eventualmente di coppia si determina nel tempo attraverso la crescita emotiva e cognita e può consentire di vivere più serenamente tali conflittualità.
Laddove intervenissero blocchi di particolare significatività può essere di aiuto il ricordo ad un professionista del campo psicologico.
Un caro saluto.