Psicomotricità bambino di 4 anni
ho un bambino di quasi 4 anni, è felice, vivace, gioca, salta, canta e parla benissimo, si comporta appunto come un bambino felice.
Tutto questo a casa con noi.
Ha sempre frequentato il nido, e dallo scorso anno la materna.
Lavorando io (la mamma) part time, e non avendo nonni o parenti vicini, passa la maggior parte delle giornate con me, e la sera anche con il papà.
Sia io che il papà siamo molto giocherelloni e ci divertiamo molto con lui, talvolta mio malgrado anche lasciando da parte qualche faccenda di casa.
Cerco di portarlo al parco il più possibile.
Il "problema" che riscontro è che anzitutto non ha mai amato distaccarsi per frequentare nido o materna (al nido vomitava quasi ogni giorno all'ingresso, alla materna mostra ogni giorno il suo dissenso, non volendosi vestire e facendo storie, dicendomi di non portarlo ecc...ma riesce a non piangere, anche se all'ingresso si vede che proprio trattiene a stento le lacrime), inoltre ha sempre avuto un po' di timore, di fronte agli altri bambini scalmanati che corrono o saltano.
Ha camminato tardi (19 mesi) e quando ha iniziato eravamo in piena pandemia, quindi chiusi in casa, assieme a me che per occuparmene ho preso l'aspettativa dal lavoro.
Dalla materna mi hanno sempre detto che, si è integrato bene, ci sta tranquillo, conosce tutte le regole, è buono ma si rifiuta di fare cose che non gli piacciono, ad esempio le attività motorie che propongono, neppure ci prova, oppure non sale sullo scivolo o altri giochi, perchè appunto ci sono gli altri bimbi che corrono e lui si intimorisce.
Non vuole fare le cose più ambite dagli altri ad esempio il capo fila, o altri ruoli di "onore" ai quali invece gli altri bimbi ambiscono.
Quando lo vado a prendere invece è sempre al settimo cielo, contento per quello che ha fatto all'asilo e vuole aspettare fuori gli altri suoi compagni per salutarli.
ai compleanni o al parco, si blocca appiccicato a me, e solo facendogli vedere quanto è bello il gonfiabile, quanto è divertente il palloncino, aiutandolo magari accompagnandolo al gioco, se la situazione non è eccessivamente caotica, allora qualcosa fa.
Detto questo comunque sia, quando gli propongo di tornare ad un compleanno o parco, vuole sempre andarci ed è entusiasta.
La mia domanda è, ha solo bisogno dei suoi tempi, visto che poi anche la parco (anche dopo un'ora) poi riesce a relazionarsi con gli altri bimbi?
Mi dispiace vederlo in disparte mentre tutti giocano e si divertono, e faccio onestamente anche molta fatica talvolta a doverlo sempre sempre spronare, per fare le cose che un bambino dovrebbe amare, ossia giocare e divertirsi.
Omettendo poi il dover "giustificare" o comunque cercare di parlare cordialmente con mamme o altri bambini che mi chiedono che cos'abbia e come mai non giochi...
Frequentiamo una psicomotricista, da più di 6 mesi ma non ho visto miglioramenti.
Li vedo solo un po' portandolo al parco più e più volte.
Inoltre forse ci giochiamo troppo?
Grazie
Tutto questo a casa con noi.
Ha sempre frequentato il nido, e dallo scorso anno la materna.
Lavorando io (la mamma) part time, e non avendo nonni o parenti vicini, passa la maggior parte delle giornate con me, e la sera anche con il papà.
Sia io che il papà siamo molto giocherelloni e ci divertiamo molto con lui, talvolta mio malgrado anche lasciando da parte qualche faccenda di casa.
Cerco di portarlo al parco il più possibile.
Il "problema" che riscontro è che anzitutto non ha mai amato distaccarsi per frequentare nido o materna (al nido vomitava quasi ogni giorno all'ingresso, alla materna mostra ogni giorno il suo dissenso, non volendosi vestire e facendo storie, dicendomi di non portarlo ecc...ma riesce a non piangere, anche se all'ingresso si vede che proprio trattiene a stento le lacrime), inoltre ha sempre avuto un po' di timore, di fronte agli altri bambini scalmanati che corrono o saltano.
Ha camminato tardi (19 mesi) e quando ha iniziato eravamo in piena pandemia, quindi chiusi in casa, assieme a me che per occuparmene ho preso l'aspettativa dal lavoro.
Dalla materna mi hanno sempre detto che, si è integrato bene, ci sta tranquillo, conosce tutte le regole, è buono ma si rifiuta di fare cose che non gli piacciono, ad esempio le attività motorie che propongono, neppure ci prova, oppure non sale sullo scivolo o altri giochi, perchè appunto ci sono gli altri bimbi che corrono e lui si intimorisce.
Non vuole fare le cose più ambite dagli altri ad esempio il capo fila, o altri ruoli di "onore" ai quali invece gli altri bimbi ambiscono.
Quando lo vado a prendere invece è sempre al settimo cielo, contento per quello che ha fatto all'asilo e vuole aspettare fuori gli altri suoi compagni per salutarli.
ai compleanni o al parco, si blocca appiccicato a me, e solo facendogli vedere quanto è bello il gonfiabile, quanto è divertente il palloncino, aiutandolo magari accompagnandolo al gioco, se la situazione non è eccessivamente caotica, allora qualcosa fa.
Detto questo comunque sia, quando gli propongo di tornare ad un compleanno o parco, vuole sempre andarci ed è entusiasta.
La mia domanda è, ha solo bisogno dei suoi tempi, visto che poi anche la parco (anche dopo un'ora) poi riesce a relazionarsi con gli altri bimbi?
Mi dispiace vederlo in disparte mentre tutti giocano e si divertono, e faccio onestamente anche molta fatica talvolta a doverlo sempre sempre spronare, per fare le cose che un bambino dovrebbe amare, ossia giocare e divertirsi.
Omettendo poi il dover "giustificare" o comunque cercare di parlare cordialmente con mamme o altri bambini che mi chiedono che cos'abbia e come mai non giochi...
Frequentiamo una psicomotricista, da più di 6 mesi ma non ho visto miglioramenti.
Li vedo solo un po' portandolo al parco più e più volte.
Inoltre forse ci giochiamo troppo?
Grazie
[#1]
Dalla psicomotricista state portando il bambino per quale motivo?
Da come descrive la cosa non sembra aver a che fare con la motricità, ma con la relazione che il bambino ha con la famiglia (o con lei, la mamma). Se è una relazione molto stretta (o troppo stretta) può essere che non abbia ancora sviluppato la necessaria apertura e flessibilità per relazionarsi con altre persone in altri contesti.
In tal caso dovreste quindi facilitare un maggior distacco da voi per andare di più verso gli altri.
Da come descrive la cosa non sembra aver a che fare con la motricità, ma con la relazione che il bambino ha con la famiglia (o con lei, la mamma). Se è una relazione molto stretta (o troppo stretta) può essere che non abbia ancora sviluppato la necessaria apertura e flessibilità per relazionarsi con altre persone in altri contesti.
In tal caso dovreste quindi facilitare un maggior distacco da voi per andare di più verso gli altri.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Dalla psicomotricista lo stiamo portando perché i suoi blocchi, sia con noi al parco che quando è all'asilo, avvengono principalmente nel confronto con il gioco di movimento con gli altri bimbi.
Se si trova da solo al parco, non mi cerca neppure, si fionda a giocare sui giochi e si diverte, mentre se ci sono altri che gli corrono vicino, se tutti ballano se tutti vanno sullo scivolo, o anche solo per fare il capo fila di bambini che probabilmente sa che lo spingeranno, vuole evitare tutto questo. Anche le maestre mi riferivano che appunto, si rifiuta proprio di partecipare attivamente a queste attività, mentre gli piace chiacchierare con i suoi amici, con le maestre, colorare o giocare ad es con le macchinine con il suo amico preferito, anche lui molto pacato.
Sicuramente ha anche un legame molto stretto con me, ma non avendo parenti vicini ne potendoci permettere baby sitter, di fatto sta con me, sempre, tranne quando frequenta l'asilo.
Quello che appunto mi domando è da cosa dipenda principalmente questo suo blocco, quanto derivi dal suo carattere comunque pacato, quanto dal suo legame con me, quanto da un eventuale "problema" che lo porta a bloccarsi quando dovrebbe solo pensare a divertirsi, e soprattutto come aiutarlo.
Se si trova da solo al parco, non mi cerca neppure, si fionda a giocare sui giochi e si diverte, mentre se ci sono altri che gli corrono vicino, se tutti ballano se tutti vanno sullo scivolo, o anche solo per fare il capo fila di bambini che probabilmente sa che lo spingeranno, vuole evitare tutto questo. Anche le maestre mi riferivano che appunto, si rifiuta proprio di partecipare attivamente a queste attività, mentre gli piace chiacchierare con i suoi amici, con le maestre, colorare o giocare ad es con le macchinine con il suo amico preferito, anche lui molto pacato.
Sicuramente ha anche un legame molto stretto con me, ma non avendo parenti vicini ne potendoci permettere baby sitter, di fatto sta con me, sempre, tranne quando frequenta l'asilo.
Quello che appunto mi domando è da cosa dipenda principalmente questo suo blocco, quanto derivi dal suo carattere comunque pacato, quanto dal suo legame con me, quanto da un eventuale "problema" che lo porta a bloccarsi quando dovrebbe solo pensare a divertirsi, e soprattutto come aiutarlo.
[#3]
Perdoni la risposta in ritardo, a causa di un problema tecnico non ho visto che aveva replicato.
Andrebbe indagata meglio la relazione fra voi due oltre che il temperamento del bambino. Può consultare uno psicologo clinico lei da sola, in un primo colloquio, oppure rivolgersi a uno psicologo dell'infanzia.
Andrebbe indagata meglio la relazione fra voi due oltre che il temperamento del bambino. Può consultare uno psicologo clinico lei da sola, in un primo colloquio, oppure rivolgersi a uno psicologo dell'infanzia.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 15/11/2022.
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