Come dovrei comportarmi?
Gentili Dottori,
Ci siamo conosciuti su una chat online quasi 2 anni fa, in piena pandemia ed entrambi cercavamo solo un passatempo.
Inaspettatamente, ci siamo ritrovati a chattare e a sentirci telefonicamente tutte le sere finchè non ci siamo visti di persona.
Abbiamo così deciso di frequentarci, anche se a rilento: causa lavoro non ci siamo visti da novembre 2021 a marzo 2022 (il contatto è stato solo telefonico) per poi passare a 2/3 volte al mese da aprile a settembre finchè, ad inizi dello scorso, non mi sono trasferita nella sua stessa città per lavoro.
Lui è però un tipo molto ansioso e soggetto a stress.
A causa di questo, non abbiamo mai avuto rapporti sessuali completi, nn perchè non gli piacessi, ma per timore di essere troppo stressato e spossato e di non riuscire a durare per tutto il rapporto.
Circa una settimana fa, però, è stato particolarmente giù di corda, ma mi ha chiesto ugualmente di poter stare insieme.
E' stato un po' freddo e distaccato, cosa che mi ha fatto storcere il naso visto che era stato lui a propormi l'invito e devo dire che quando si è accorto di aver "sbagliato" nei miei confronti, ha cercato di essere l'uomo dolce e di pensiero che conosco.
Ci siamo sentiti il giorno dopo e mi ha detto che aveva piacere di vedermi, ma che non aveva possibilità di ospitarmi.
Il giorno dopo, dopo diverse ore, mi ha detto che aveva passato tutto il giorno a cercare le chiavi dell'auto e che quella sera non ci sarebbe stato.
Da lì mi sono un po' risentita e gli ho detto che mi spiaceva dirlo, ma che mi sembravano un po' delle scuse e che se non aveva interesse a proseguire la conoscenza, bastava dirlo.
Da lì il silenzio.
Non mi ha più scritto se non dopo 4 giorni, dopo che gli ho chiesto come stesse.
Mi ha risposto che stava più o meno bene e che aveva semplicemente bisogno di stare un po' solo.
Preciso che non è stato il primo episodio dove la stanchezza e lo stress hanno preso il sopravvento, nell'ultimo anno è stato sempre così, seppur abbia sempre cercato di fare il possibile per farmi star bene.
Non è neppure la prima volta che a causa di questo nascono queste incomprensioni, dove in passato mi ha sempre spiegato le sue ragioni, confermandomi di volermi bene e credendo di star sbagliando tutto perchè si è fatto conoscere in un periodo in cui non è in forma.
Dico la verità, se mi trovo qui a scrivere è perchè anch'io tengo a lui e sto cercando di lavorare anche sul mio modo precipitoso ed irruento di dire le cose.
Dopo il suo messaggio l'ho lasciato tranquillo e non lo sento da quasi una settimana perchè l'ultima cosa che voglio è assillarlo.
Vi assicuro che non ha altre donne, è una persona molto seria, sincera e fin troppo schietta.
A casa sua ho ancora le mie cose che mi ha fatto lasciare lui stesso; non mi ha chiesto di andarle a riprendere, nè ha approfittato del fatto che gli ho chiesto se volesse continuare o no la frequentazione per chiudere il rapporto.
Solo silenzio.
Ma secondo voi, cosa dovrei fare?
Ci siamo conosciuti su una chat online quasi 2 anni fa, in piena pandemia ed entrambi cercavamo solo un passatempo.
Inaspettatamente, ci siamo ritrovati a chattare e a sentirci telefonicamente tutte le sere finchè non ci siamo visti di persona.
Abbiamo così deciso di frequentarci, anche se a rilento: causa lavoro non ci siamo visti da novembre 2021 a marzo 2022 (il contatto è stato solo telefonico) per poi passare a 2/3 volte al mese da aprile a settembre finchè, ad inizi dello scorso, non mi sono trasferita nella sua stessa città per lavoro.
Lui è però un tipo molto ansioso e soggetto a stress.
A causa di questo, non abbiamo mai avuto rapporti sessuali completi, nn perchè non gli piacessi, ma per timore di essere troppo stressato e spossato e di non riuscire a durare per tutto il rapporto.
Circa una settimana fa, però, è stato particolarmente giù di corda, ma mi ha chiesto ugualmente di poter stare insieme.
E' stato un po' freddo e distaccato, cosa che mi ha fatto storcere il naso visto che era stato lui a propormi l'invito e devo dire che quando si è accorto di aver "sbagliato" nei miei confronti, ha cercato di essere l'uomo dolce e di pensiero che conosco.
Ci siamo sentiti il giorno dopo e mi ha detto che aveva piacere di vedermi, ma che non aveva possibilità di ospitarmi.
Il giorno dopo, dopo diverse ore, mi ha detto che aveva passato tutto il giorno a cercare le chiavi dell'auto e che quella sera non ci sarebbe stato.
Da lì mi sono un po' risentita e gli ho detto che mi spiaceva dirlo, ma che mi sembravano un po' delle scuse e che se non aveva interesse a proseguire la conoscenza, bastava dirlo.
Da lì il silenzio.
Non mi ha più scritto se non dopo 4 giorni, dopo che gli ho chiesto come stesse.
Mi ha risposto che stava più o meno bene e che aveva semplicemente bisogno di stare un po' solo.
Preciso che non è stato il primo episodio dove la stanchezza e lo stress hanno preso il sopravvento, nell'ultimo anno è stato sempre così, seppur abbia sempre cercato di fare il possibile per farmi star bene.
Non è neppure la prima volta che a causa di questo nascono queste incomprensioni, dove in passato mi ha sempre spiegato le sue ragioni, confermandomi di volermi bene e credendo di star sbagliando tutto perchè si è fatto conoscere in un periodo in cui non è in forma.
Dico la verità, se mi trovo qui a scrivere è perchè anch'io tengo a lui e sto cercando di lavorare anche sul mio modo precipitoso ed irruento di dire le cose.
Dopo il suo messaggio l'ho lasciato tranquillo e non lo sento da quasi una settimana perchè l'ultima cosa che voglio è assillarlo.
Vi assicuro che non ha altre donne, è una persona molto seria, sincera e fin troppo schietta.
A casa sua ho ancora le mie cose che mi ha fatto lasciare lui stesso; non mi ha chiesto di andarle a riprendere, nè ha approfittato del fatto che gli ho chiesto se volesse continuare o no la frequentazione per chiudere il rapporto.
Solo silenzio.
Ma secondo voi, cosa dovrei fare?
[#1]
Gentile utente,
spero che anche altri utenti leggano queste mie parole, perché vogliono essere utili a tutti quelli che hanno il desiderio di consultarci.
Gli specialisti di Medicitalia, medici e psicologi, rivolgono le competenze delle loro rispettive discipline alla specifica situazione organica o psicologica di chi ci scrive per chiedere un parere.
Le risposte, nei nostri due ambiti, sono molto diverse da quelle dei blog di ricette di cucina, dove se lei, o un ragazzino quattordicenne, o un'anziana signora, chiedete come si fa la pasta frolla, avrete in risposta tutti e tre lo stesso elenco di ingredienti e la stessa modalità di preparazione.
Non è così per quel che riguarda gli organismi e la psiche, ambiti per i quali il genere, l'età, il peso, l'altezza della persona che ci consulta rappresentano elementi essenziali di valutazione; ulteriori informazioni essenziali ci sono fornite dall'email con cui si chiede il nostro parere, e se ve ne sono, anche dalle email precedenti, ossia dallo "storico" riguardante il singolo utente.
Da questa postazione online noi sappiamo molto poco di chi ci scrive, ma quel poco, ripeto, è affidato alla scheda in cui la persona che vuole consultarci inserisce i suoi dati, allo scritto con cui formula la sua domanda e alle precedenti richieste di consulto, se sono più d'una.
Ora, se una persona dichiara sulla scheda di essere di genere femminile, di altezza e peso nella norma, ci consulta sul rapporto sessual-affettivo con un uomo, ma otto anni fa ci ha scritto in questi termini: "sono spaventato perchè essendo alto 1,88 e pesando 72 kg (ho perso 10 kg in poco tempo), continuo a dimagrire nonostante mangi molto e faccia una vita piuttosto sedentaria", dovrebbe almeno chiarirci qual è stata la sua trasformazione nel corso di questi anni, al fine di permetterci di fare ipotesi realistiche sulle resistenze del partner ad avere rapporti sessuali con lei/lui.
Lei sa, perché certo ha letto le nostre linee-guida, che non è permesso servirsi di account altrui; del resto per quale ragione si dovrebbe farlo, visto che ogni registrazione è gratuita?
Dando dunque per scontato che siano sue tutte e quattro le email a noi indirizzate, la prego di chiarirci in che modo il suo genere, la sua altezza e il suo peso sono mutati (la sua data di nascita immagino sia rimasta la stessa) perché la nostra risposta possa essere fondata su dati reali.
La ringrazio per avermi fornito l'occasione di questo chiarimento.
spero che anche altri utenti leggano queste mie parole, perché vogliono essere utili a tutti quelli che hanno il desiderio di consultarci.
Gli specialisti di Medicitalia, medici e psicologi, rivolgono le competenze delle loro rispettive discipline alla specifica situazione organica o psicologica di chi ci scrive per chiedere un parere.
Le risposte, nei nostri due ambiti, sono molto diverse da quelle dei blog di ricette di cucina, dove se lei, o un ragazzino quattordicenne, o un'anziana signora, chiedete come si fa la pasta frolla, avrete in risposta tutti e tre lo stesso elenco di ingredienti e la stessa modalità di preparazione.
Non è così per quel che riguarda gli organismi e la psiche, ambiti per i quali il genere, l'età, il peso, l'altezza della persona che ci consulta rappresentano elementi essenziali di valutazione; ulteriori informazioni essenziali ci sono fornite dall'email con cui si chiede il nostro parere, e se ve ne sono, anche dalle email precedenti, ossia dallo "storico" riguardante il singolo utente.
Da questa postazione online noi sappiamo molto poco di chi ci scrive, ma quel poco, ripeto, è affidato alla scheda in cui la persona che vuole consultarci inserisce i suoi dati, allo scritto con cui formula la sua domanda e alle precedenti richieste di consulto, se sono più d'una.
Ora, se una persona dichiara sulla scheda di essere di genere femminile, di altezza e peso nella norma, ci consulta sul rapporto sessual-affettivo con un uomo, ma otto anni fa ci ha scritto in questi termini: "sono spaventato perchè essendo alto 1,88 e pesando 72 kg (ho perso 10 kg in poco tempo), continuo a dimagrire nonostante mangi molto e faccia una vita piuttosto sedentaria", dovrebbe almeno chiarirci qual è stata la sua trasformazione nel corso di questi anni, al fine di permetterci di fare ipotesi realistiche sulle resistenze del partner ad avere rapporti sessuali con lei/lui.
Lei sa, perché certo ha letto le nostre linee-guida, che non è permesso servirsi di account altrui; del resto per quale ragione si dovrebbe farlo, visto che ogni registrazione è gratuita?
Dando dunque per scontato che siano sue tutte e quattro le email a noi indirizzate, la prego di chiarirci in che modo il suo genere, la sua altezza e il suo peso sono mutati (la sua data di nascita immagino sia rimasta la stessa) perché la nostra risposta possa essere fondata su dati reali.
La ringrazio per avermi fornito l'occasione di questo chiarimento.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Buonasera.
La mail registrata anni fa è tuttora la mia, infatti c'è un nome femminile.
Il mio ragazzo dell'epoca utilizzò il mio account per farvi diverse domande, semplicemente perchè non voleva utilizzare la sua personale (un altro pezzo da novanta).
Il quesito attuale invece riguarda me, donna di 27 anni ed un altro uomo di 36.
La mail registrata anni fa è tuttora la mia, infatti c'è un nome femminile.
Il mio ragazzo dell'epoca utilizzò il mio account per farvi diverse domande, semplicemente perchè non voleva utilizzare la sua personale (un altro pezzo da novanta).
Il quesito attuale invece riguarda me, donna di 27 anni ed un altro uomo di 36.
[#3]
Gentile utente,
mi sembra di non essere riuscita a farmi comprendere, per cui la rimando alle linee-guida del nostro servizio: https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/ dove troverà ancora più chiaramente espresse alcune cose:
1) Gli account sono anonimi su queste pagine, quindi scrivere: "La mail registrata anni fa è tuttora la mia, infatti c'è un nome femminile" non ha senso. Noi qui non vediamo i nomi, e del resto chiamarsi per esempio Maria Delizia non esclude di poter essere un uomo. Lo dimostra il fatto che proprio un uomo ci ha scritto servendosi del suo nome e dei suoi dati.
2) Ci occorrono alcuni dati non per una strana fantasia, ma perché avere disturbi alla tiroide a quindici anni o a sessanta e pesare 30 kg o 120 indica situazioni diverse, così come intrattenere rapporti sessuali con un trentaseienne se si hanno sedici anni è diverso che farlo a ventotto.
Al momento, per noi che rispondiamo è indicativo il fatto che lei abbia permesso al precedente fidanzato di aprire un account col suo nome e i suoi dati per chiederci consulti a proprio vantaggio, e che adesso lo definisca "un altro pezzo da novanta".
Vuol dire che in genere sceglie uomini con caratteristiche poco desiderabili e si presta ad assecondarli? Sarebbe importante saperlo, per risponderle.
Analizzando la sua email emerge in effetti che più che guardare e descrivere sé stessa, i suoi dubbi, sentimenti, desideri, lei ci racconta i sentimenti e lo stato mentale, inevitabilmente solo ipotetici, dell'uomo con cui ha intrapreso una relazione.
Per rispondere alla domanda "cosa dovrei fare?" dovremmo invece sapere di lei, le sue abitudini relazionali e quello che sente e che vuole: per esempio chi ha deciso il suo trasferimento nella città dell'altro, e in base a quali progetti?
Lei scrive: "Lui è però un tipo molto ansioso e soggetto a stress". Chi ha fatto questa diagnosi?
"A causa di questo, non abbiamo mai avuto rapporti sessuali completi, nn perchè non gli piacessi, ma per timore di essere troppo stressato e spossato e di non riuscire a durare per tutto il rapporto".
Tutta questo appare una fantasiosa invenzione creata da lei per spiegarsi in maniera rassicurante dei comportamenti che potrebbero avere cause molto diverse.
Così anche in seguito lei sembra non aver capito le intenzioni di quest'uomo, cha la invitava ad incontrarvi pur essendo "particolarmente giù di corda".
Forse cercava comprensione e tenerezza, ma a lei è sembrato distaccato, e questo, anziché aprirla a domande affettuose e a coccole: "mi ha fatto storcere il naso visto che era stato lui a propormi l'invito".
Diciamo che non sembrate fatti per capirvi, e in effetti la sera dopo è andata anche peggio, e lei ha opposto un aut-aut perentorio allo stato d'incertezza di lui.
Tuttavia ora chiarisce: "se mi trovo qui a scrivere è perchè anch'io tengo a lui e sto cercando di lavorare anche sul mio modo precipitoso ed irruento di dire le cose".
Questo è il punto: occorre valutare come lei sceglie i partner e in base a quali aspettative; come poi si rapporta con loro: prestando attenzione alle loro parole e azioni o interpretandoli sbrigativamente mediante cliché; come reagisce a quelle che le appaiono "mancanze" e che forse sono altro.
Guardi bene in sé stessa e osservi con attenzione anche gli altri, senza idealizzazioni, aspettative ansiose e pregiudizi.
Ha il tempo di farlo, e di abituarsi a non essere precipitosa, dal momento che dovrebbe proprio accogliere la richiesta di lui, che ha detto di aver semplicemente bisogno di stare un po' solo.
Buone cose.
mi sembra di non essere riuscita a farmi comprendere, per cui la rimando alle linee-guida del nostro servizio: https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/ dove troverà ancora più chiaramente espresse alcune cose:
1) Gli account sono anonimi su queste pagine, quindi scrivere: "La mail registrata anni fa è tuttora la mia, infatti c'è un nome femminile" non ha senso. Noi qui non vediamo i nomi, e del resto chiamarsi per esempio Maria Delizia non esclude di poter essere un uomo. Lo dimostra il fatto che proprio un uomo ci ha scritto servendosi del suo nome e dei suoi dati.
2) Ci occorrono alcuni dati non per una strana fantasia, ma perché avere disturbi alla tiroide a quindici anni o a sessanta e pesare 30 kg o 120 indica situazioni diverse, così come intrattenere rapporti sessuali con un trentaseienne se si hanno sedici anni è diverso che farlo a ventotto.
Al momento, per noi che rispondiamo è indicativo il fatto che lei abbia permesso al precedente fidanzato di aprire un account col suo nome e i suoi dati per chiederci consulti a proprio vantaggio, e che adesso lo definisca "un altro pezzo da novanta".
Vuol dire che in genere sceglie uomini con caratteristiche poco desiderabili e si presta ad assecondarli? Sarebbe importante saperlo, per risponderle.
Analizzando la sua email emerge in effetti che più che guardare e descrivere sé stessa, i suoi dubbi, sentimenti, desideri, lei ci racconta i sentimenti e lo stato mentale, inevitabilmente solo ipotetici, dell'uomo con cui ha intrapreso una relazione.
Per rispondere alla domanda "cosa dovrei fare?" dovremmo invece sapere di lei, le sue abitudini relazionali e quello che sente e che vuole: per esempio chi ha deciso il suo trasferimento nella città dell'altro, e in base a quali progetti?
Lei scrive: "Lui è però un tipo molto ansioso e soggetto a stress". Chi ha fatto questa diagnosi?
"A causa di questo, non abbiamo mai avuto rapporti sessuali completi, nn perchè non gli piacessi, ma per timore di essere troppo stressato e spossato e di non riuscire a durare per tutto il rapporto".
Tutta questo appare una fantasiosa invenzione creata da lei per spiegarsi in maniera rassicurante dei comportamenti che potrebbero avere cause molto diverse.
Così anche in seguito lei sembra non aver capito le intenzioni di quest'uomo, cha la invitava ad incontrarvi pur essendo "particolarmente giù di corda".
Forse cercava comprensione e tenerezza, ma a lei è sembrato distaccato, e questo, anziché aprirla a domande affettuose e a coccole: "mi ha fatto storcere il naso visto che era stato lui a propormi l'invito".
Diciamo che non sembrate fatti per capirvi, e in effetti la sera dopo è andata anche peggio, e lei ha opposto un aut-aut perentorio allo stato d'incertezza di lui.
Tuttavia ora chiarisce: "se mi trovo qui a scrivere è perchè anch'io tengo a lui e sto cercando di lavorare anche sul mio modo precipitoso ed irruento di dire le cose".
Questo è il punto: occorre valutare come lei sceglie i partner e in base a quali aspettative; come poi si rapporta con loro: prestando attenzione alle loro parole e azioni o interpretandoli sbrigativamente mediante cliché; come reagisce a quelle che le appaiono "mancanze" e che forse sono altro.
Guardi bene in sé stessa e osservi con attenzione anche gli altri, senza idealizzazioni, aspettative ansiose e pregiudizi.
Ha il tempo di farlo, e di abituarsi a non essere precipitosa, dal momento che dovrebbe proprio accogliere la richiesta di lui, che ha detto di aver semplicemente bisogno di stare un po' solo.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Utente
Buongiorno, dottoressa.
Comprendo che che per voi sia importante sapere con chi avete a che fare, ma all'epoca fu lui a registrarsi con la mia mail senza chiedermelo, me lo disse solo dopo averlo fatto. Resta il fatto che è tuttora la mia mail e non ne ho altre per poter effettuare una nuova registrazione. Il mio trasferimento è dovuto a motivi di lavoro, qui dove sono ora sono stata promossa ed il mio stipendio è salito. L'ho fatto soprattutto per questo, ma anche per avere l'occasione di poter conoscere meglio la persona che sto frequentando, pur consapevole che si tratta di una frequentazione e non di un rapporto di coppia. Ovviamente, un anno fa, prima di tale decisione, ne ho parlato con questa persona. Mi ha detto che ne sarebbe stato felice e che avrebbe avuto voglia di approfondire la conoscenza.
Per quanto riguarda stress, ansia: non sono di certo io a fare tali diagnosi, primo perché non sono un medico, secondo poi perché ci stiamo vivendo "nella vita reale" da poco e non lo conosco abbastanza. È stato proprio lui, infatti, a dirmi di star passando un momento della sua vita che non gli permette di godersi una relazione, seppur felice e desiderata, perché troppo stressato. Diverse volte si è incolpato di aver sbagliato tutto con me e di essere dispiaciuto per avermi conosciuta in un periodo in cui lui non è al 100%. Stessa cosa a livello sessuale: ciò che ho scritto non sono altro che le sue parole dopo aver affrontato il discorso insieme.
Ora, dopo aver detto di aver bisogno di star solo, mi ha scritto perché vorrebbe parlare di persona, senza specificare riguardo cosa, dicendo solo che in lui è cambiato qualcosa ma che non si trattava di nulla di grave.
Comprendo che che per voi sia importante sapere con chi avete a che fare, ma all'epoca fu lui a registrarsi con la mia mail senza chiedermelo, me lo disse solo dopo averlo fatto. Resta il fatto che è tuttora la mia mail e non ne ho altre per poter effettuare una nuova registrazione. Il mio trasferimento è dovuto a motivi di lavoro, qui dove sono ora sono stata promossa ed il mio stipendio è salito. L'ho fatto soprattutto per questo, ma anche per avere l'occasione di poter conoscere meglio la persona che sto frequentando, pur consapevole che si tratta di una frequentazione e non di un rapporto di coppia. Ovviamente, un anno fa, prima di tale decisione, ne ho parlato con questa persona. Mi ha detto che ne sarebbe stato felice e che avrebbe avuto voglia di approfondire la conoscenza.
Per quanto riguarda stress, ansia: non sono di certo io a fare tali diagnosi, primo perché non sono un medico, secondo poi perché ci stiamo vivendo "nella vita reale" da poco e non lo conosco abbastanza. È stato proprio lui, infatti, a dirmi di star passando un momento della sua vita che non gli permette di godersi una relazione, seppur felice e desiderata, perché troppo stressato. Diverse volte si è incolpato di aver sbagliato tutto con me e di essere dispiaciuto per avermi conosciuta in un periodo in cui lui non è al 100%. Stessa cosa a livello sessuale: ciò che ho scritto non sono altro che le sue parole dopo aver affrontato il discorso insieme.
Ora, dopo aver detto di aver bisogno di star solo, mi ha scritto perché vorrebbe parlare di persona, senza specificare riguardo cosa, dicendo solo che in lui è cambiato qualcosa ma che non si trattava di nulla di grave.
[#5]
Gentile utente,
lei ancora non ci dice nulla dei suoi sentimenti, delle sue speranze, dei suoi scopi nel portare avanti questa frequentazione, e nemmeno sappiamo se lei o il suo -come chiamarlo? conoscente?- avete alle spalle delle relazioni significative: matrimoni, figli, convivenze.
Il momento della vita "alquanto compromesso" di lui deriva da una storia importante finita? Da un licenziamento? Da una malattia?
In ogni caso, non è la situazione di lui che può permetterci una risposta alla domanda "cosa dovrei fare?", ma la sua, quella di lei utente. Cosa esattamente si aspetta da quest'uomo e perché proprio da lui, visto che non ci parla di un innamoramento né di una intensa attrazione?
Faccia centro su sé stessa e si interroghi su quello che desidera e quello che teme, altrimenti andrà all'incontro con quest'uomo del tutto impreparata e ancora una volta deluderete le reciproche aspettative.
Se può esserle utile, ci tenga al corrente.
lei ancora non ci dice nulla dei suoi sentimenti, delle sue speranze, dei suoi scopi nel portare avanti questa frequentazione, e nemmeno sappiamo se lei o il suo -come chiamarlo? conoscente?- avete alle spalle delle relazioni significative: matrimoni, figli, convivenze.
Il momento della vita "alquanto compromesso" di lui deriva da una storia importante finita? Da un licenziamento? Da una malattia?
In ogni caso, non è la situazione di lui che può permetterci una risposta alla domanda "cosa dovrei fare?", ma la sua, quella di lei utente. Cosa esattamente si aspetta da quest'uomo e perché proprio da lui, visto che non ci parla di un innamoramento né di una intensa attrazione?
Faccia centro su sé stessa e si interroghi su quello che desidera e quello che teme, altrimenti andrà all'incontro con quest'uomo del tutto impreparata e ancora una volta deluderete le reciproche aspettative.
Se può esserle utile, ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#6]
Utente
La ringrazio molto.
Da parte di entrambi niente figli né matrimoni.
Io personalmente ho avuto una sola relazione seria durata 5 anni, poi solo alcune conoscenze.
Lui invece ha avuto diverse relazioni e frequentazioni occasionali di cui alcune non finite bene: a detta sua ha subito critiche, giudizi..., Ma il malessere attuale deriva dal lavoro, dalla lontananza da casa, dai pensieri del quotidiano.
Riguardo i sentimenti, da parte mia c'è un gran bene che probabilmente si sta cominciando a trasformare in innamoramento.
Riconosco in lui, almeno per quanto visto finora, diversi tratti del suo carattere che corrispondono a quelli della mia persona ideale.
Ci sto andando cauta, sia a definire il sentimento che a lasciarmi andare con lui: ho avuto diverse frequentazioni negative fatte di bugie, cose nascoste, cattiverie dette e subite che non voglio nel modo più assoluto che si ripetano, quindi proseguo la conoscenza con la guardia alta, cercando di non idealizzare quest'uomo, ma di essere il più obiettiva possibile.
Questa sera sono riuscita a parlargli, visto che lui stesso mi aveva scritto per poterci vedere di persona e poter parlare di questo suo silenzio e della situazione in generale.
Mi ha nel frattempo chiarito che il suo allontanamento non deriva da me, da qualcosa che ho fatto o detto, ma da lui: "me ne sono successe di ogni in questi giorni che non so, non ce la faccio, non riesco ad andare avanti come si deve".
Con dolcezza gli ho chiesto se fosse meglio per lui se magari andassi a riprendere i miei effetti personali a casa sua, ma non ha risposto.
Così gli ho semplicemente detto che avrei gradito anch'io, visto l'argomento delicato e che mi sta a cuore, di parlarne di persona, cosa che ha accettato di fare.
Da parte di entrambi niente figli né matrimoni.
Io personalmente ho avuto una sola relazione seria durata 5 anni, poi solo alcune conoscenze.
Lui invece ha avuto diverse relazioni e frequentazioni occasionali di cui alcune non finite bene: a detta sua ha subito critiche, giudizi..., Ma il malessere attuale deriva dal lavoro, dalla lontananza da casa, dai pensieri del quotidiano.
Riguardo i sentimenti, da parte mia c'è un gran bene che probabilmente si sta cominciando a trasformare in innamoramento.
Riconosco in lui, almeno per quanto visto finora, diversi tratti del suo carattere che corrispondono a quelli della mia persona ideale.
Ci sto andando cauta, sia a definire il sentimento che a lasciarmi andare con lui: ho avuto diverse frequentazioni negative fatte di bugie, cose nascoste, cattiverie dette e subite che non voglio nel modo più assoluto che si ripetano, quindi proseguo la conoscenza con la guardia alta, cercando di non idealizzare quest'uomo, ma di essere il più obiettiva possibile.
Questa sera sono riuscita a parlargli, visto che lui stesso mi aveva scritto per poterci vedere di persona e poter parlare di questo suo silenzio e della situazione in generale.
Mi ha nel frattempo chiarito che il suo allontanamento non deriva da me, da qualcosa che ho fatto o detto, ma da lui: "me ne sono successe di ogni in questi giorni che non so, non ce la faccio, non riesco ad andare avanti come si deve".
Con dolcezza gli ho chiesto se fosse meglio per lui se magari andassi a riprendere i miei effetti personali a casa sua, ma non ha risposto.
Così gli ho semplicemente detto che avrei gradito anch'io, visto l'argomento delicato e che mi sta a cuore, di parlarne di persona, cosa che ha accettato di fare.
[#7]
Gentile utente,
fa bene ad andare cauta in questa relazione, anche se poi dichiara: "da parte mia c'è un gran bene che probabilmente si sta cominciando a trasformare in innamoramento. Riconosco in lui, almeno per quanto visto finora, diversi tratti del suo carattere che corrispondono a quelli della mia persona ideale".
Anche nell'innamoramento e nell'idealizzazione, come in altre sue risposte emotive che lei stessa giudica precipitose, rischia di sbilanciarsi. Infatti cosa conosce davvero di quest'uomo? A quel che capisco non siete della stessa città, lei non conosce la sua famiglia e non avete amici in comune.
Dalle sue numerose frequentazioni quest'uomo "ha subito critiche, giudizi". Non saranno state causate da qualche difetto concreto, così tante critiche?
Dopotutto quest'uomo supera la soglia dell'età matura senza ancora avere una relazione stabile, e senza avere nemmeno una stabilità professionale ed emotiva, se lei può scrivere: "il malessere attuale deriva dal lavoro, dalla lontananza da casa, dai pensieri del quotidiano".
Per parte sua, lei che ci scrive vorrebbe affezionarsi a lui ma gli dà segnali di distacco, nel momento in cui gli chiede, sia pur con dolcezza, se deve andarsi a riprendere le cose lasciate a casa sua. Lei crede di lasciarlo libero, ma in realtà sta dichiarando che può lasciarlo libero, perché non è poi così presa dalla relazione.
In pratica vi state reciprocamente comportando secondo la teoria del "doppio legame" di Bateson. Guardi il video: https://www.youtube.com/watch?v=n0pvsobEphs
Per questo insisto che lei deve fare attenzione a conoscere bene sé stessa e i suoi sentimenti, e anche a salvaguardarsi, proprio perché nel passato non ha dimostrato grandi capacità di scelta dei partner.
Prenda in considerazione dei colloqui psicologici e una serie di esercizi di autostima.
Buone cose.
fa bene ad andare cauta in questa relazione, anche se poi dichiara: "da parte mia c'è un gran bene che probabilmente si sta cominciando a trasformare in innamoramento. Riconosco in lui, almeno per quanto visto finora, diversi tratti del suo carattere che corrispondono a quelli della mia persona ideale".
Anche nell'innamoramento e nell'idealizzazione, come in altre sue risposte emotive che lei stessa giudica precipitose, rischia di sbilanciarsi. Infatti cosa conosce davvero di quest'uomo? A quel che capisco non siete della stessa città, lei non conosce la sua famiglia e non avete amici in comune.
Dalle sue numerose frequentazioni quest'uomo "ha subito critiche, giudizi". Non saranno state causate da qualche difetto concreto, così tante critiche?
Dopotutto quest'uomo supera la soglia dell'età matura senza ancora avere una relazione stabile, e senza avere nemmeno una stabilità professionale ed emotiva, se lei può scrivere: "il malessere attuale deriva dal lavoro, dalla lontananza da casa, dai pensieri del quotidiano".
Per parte sua, lei che ci scrive vorrebbe affezionarsi a lui ma gli dà segnali di distacco, nel momento in cui gli chiede, sia pur con dolcezza, se deve andarsi a riprendere le cose lasciate a casa sua. Lei crede di lasciarlo libero, ma in realtà sta dichiarando che può lasciarlo libero, perché non è poi così presa dalla relazione.
In pratica vi state reciprocamente comportando secondo la teoria del "doppio legame" di Bateson. Guardi il video: https://www.youtube.com/watch?v=n0pvsobEphs
Per questo insisto che lei deve fare attenzione a conoscere bene sé stessa e i suoi sentimenti, e anche a salvaguardarsi, proprio perché nel passato non ha dimostrato grandi capacità di scelta dei partner.
Prenda in considerazione dei colloqui psicologici e una serie di esercizi di autostima.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1k visite dal 14/11/2022.
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