Tradimento o non tradimento

oggi mi è tornato in mente una cosa che facevo tanto in passato (prima di frequentare lui) e che ho rifatto in seguito cioè: scaricare un app di chat anonima e scrivermi (al massimo con l’aggiunta di qualche foto intima scattata velocemente e molto da vicino in modo da non essere in alcun modo lontanamente riconoscibile) con anonimi solo il tempo necessario per avere io un orgasmo e basta: non mi interessava niente far eccitare loro infatti non mi mettevo a dir loro cose porche se non erano cose per il mio piacere, ma lasciavo fare principalmente il lavoro a loro e alla fine dopo che avevo raggiunto il mio obiettivo cioè che venivo, li lasciavo a metà e toglievo l’app proprio perché di loro non mi interessava niente, era una cosa veloce e non mi eccitava il fatto di scrivere con qualcun’altro, di sapere che stavo facendo eccitare qualcun’altro o qualsiasi altra cosa, per me era semplicemente lo stesso discorso di quando guardo un porno: un breve momento di tempo che mi prendevo per me e se l’ho fatto anche quando stavo con lui era perché li x li non ero con lui e comunque perché in questo modo soddisfavo velocemente un mio bisogno fisiologico momentaneo senza dover impegnarmi a soddisfare anche l’altra persona che sarebbe stata una cosa che richiedeva più tempo e più impegno.
non so se riesco a farmi capire, ma per me era come fosse un computer a scrivere quelle cose, magari guardavo solo l’età di sti anonimi e mi ispirava di più qualcuno più grande ma solo perché x me voleva dire andare più sul sicuro perché in teoria aveva più esperienza/pratica/bravura in sto genere di cose (come fosse un computer più avanzato).


fatto sta che oggi mi è tornato in mente ciò e poiché si parla di cose vecchie sono andata in tilt perché non ricordo di preciso quando lo facevo e non gli avevo mai dato peso poiché per me era come un porno:prima di frequentarmi con lui lo facevo di sicuro ma dopo conoscendomi per evitare di avere possibili sensi di colpa per una cosa del genere benissimo evitabile e sostituibile con un porno mi ricordo che avevo smesso di farlo, poi non ricordo se avevo riniziato senza darci alcun peso, anche se non credo e penso di essere tornata a farlo ogni tanto solo quando già ci eravamo lasciati cioè quest'estate (siamo stati insieme circa 2 anni).
non ho mai dato peso a sta cosa ma ora il solo pensiero che possa averlo fatto mentre anche stavo con lui mi distrugge nonostante io sappia che era totalmente uguale a se mi guardassi un porno, perché è la persona a cui io tenevo e tengo di più.
pensare che con sta cosa possa aver fatto del male a lui (anche se lui non lo sa) fa malissimo a me che soffro per entrambi e questa cosa mi fa pensare di essere una persona bruttissima anche se sono sempre stata attenta a non fargli neanche mezzo torto perché dopo stavo proprio male con me stessa appunto, ho sempre cercato di tutelarlo il più possibile e mettevo lui prima di me sia mentre eravamo fidanzati che tutt’ora che siamo semplicemente in buoni rapporti. non so che fare, l'ho sempre considerato il mio primo grande amore e ho sempre pensato che non amerò più nessuno quanto ho amato lui: io dentro di me sento di averlo amato da impazzire, sono sempre stata come ossessionata da lui dal gran che era importante per me, ma ora per sto fatto sto mettendo in dubbio tutto e mi sento malissimo con me stessa perché non posso pensare di aver fatto sta cosa anche se so che comunque era veramente per me come guardare un porno. Vorrei sapere se dovrei considerarlo tradimento nel caso lo avessi fatto a volte anche da impegnata o se è qualcosa a cui devo dar peso, o un vostro giudizio.. grazie intanto
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
con la sua rimuginazione ossessiva, fatta di domande prive di senso: è tradimento o non è tradimento - può o non può aver fatto male a lui (come potrebbe aver fatto male a lui, qualcosa che nemmeno sa?) lei si sottopone ad una grande sofferenza.
Il motivo per cui lo fa, a parte una modalità di funzionamento della sua psiche, forse è da ricercare nella sofferenza per aver perduto l'amore di questa persona.
Per evitare di prendere di petto questo dolore, affrontare l'analisi di ciò che è stato e cominciare ad elaborare il lutto di questa perdita, la sua mente devia verso una sofferenza diversa, nella quale lei stessa è l'unica colpevole.
Non si preoccupi dunque di ciò che non ha senso, ma pensi a ricostruire la sua serenità. Per far questo è indispensabile l'aiuto di un terapeuta, al quale le consiglierei di portare proprio la lettera che ci ha scritto.
Sarà lui -o lei- a farle dare la risposta corretta alle sue domande e a farle recuperare una visione della sua vita meno tormentata.
Molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com