Disinteresse estremo
Non è la prima volta che tratto questa problematica, a partire da metà novembre inizierò un percorso di psicoterapia poiché il mio medico di base alla luce del mio racconto ha individuato la possibilità di una forma di disturbo di ansia generalizzato.
La mia vita sociale è nella norma, ho interrotto diversi mesi fa una relazione molto lunga del tutto tossica, una storia dalla quale ho fatto fatica ad uscire mentalmente e solo adesso posso dire di esserne fuori.
Nel corso dell'anno ho avuto rapporti con altre donne, di cui diverse più grandi di me.
Il mio problema, oltre ad una forma di ipocondria estrema che mi porta a pensare costantemente che io stia male o sia malato, è il totale disinteresse nei confronti della vita e delle persone che mi sono accanto.
Sto entrando in una condizione nella quale non ho alcun interesse nel parlare, anche uscendo con ragazze alle quali sono interessato ed amici.
Aspetto l'arrivo del weekend per bere e fumare in modo da staccare completamente e sentirmi tranquillo.
Esaurisco velocemente gli argomenti e mi rendo conto di non aver nessuno stimolo nel portare avanti una conversazione.
Le persone intorno a me hanno iniziato ad accorgersi di ciò e questo disturbo l'ho fatto presente anche al mio migliore amico.
Il problema è che anche con lui sto iniziando ad avere lo stesso problema.
Mi chiedo come tutto sia risolvibile, vorrei assumere psicofarmaci in modo da migliorare velocemente.
Mi sento nervoso e non nego che vorrei sfogare in modo violento questa rabbia che ho, quando sono fuori di me cerco sempre uno scontro fisico e verbale con chi in quel momento mi disturba.
Come definireste una cosa simile?
La mia vita sociale è nella norma, ho interrotto diversi mesi fa una relazione molto lunga del tutto tossica, una storia dalla quale ho fatto fatica ad uscire mentalmente e solo adesso posso dire di esserne fuori.
Nel corso dell'anno ho avuto rapporti con altre donne, di cui diverse più grandi di me.
Il mio problema, oltre ad una forma di ipocondria estrema che mi porta a pensare costantemente che io stia male o sia malato, è il totale disinteresse nei confronti della vita e delle persone che mi sono accanto.
Sto entrando in una condizione nella quale non ho alcun interesse nel parlare, anche uscendo con ragazze alle quali sono interessato ed amici.
Aspetto l'arrivo del weekend per bere e fumare in modo da staccare completamente e sentirmi tranquillo.
Esaurisco velocemente gli argomenti e mi rendo conto di non aver nessuno stimolo nel portare avanti una conversazione.
Le persone intorno a me hanno iniziato ad accorgersi di ciò e questo disturbo l'ho fatto presente anche al mio migliore amico.
Il problema è che anche con lui sto iniziando ad avere lo stesso problema.
Mi chiedo come tutto sia risolvibile, vorrei assumere psicofarmaci in modo da migliorare velocemente.
Mi sento nervoso e non nego che vorrei sfogare in modo violento questa rabbia che ho, quando sono fuori di me cerco sempre uno scontro fisico e verbale con chi in quel momento mi disturba.
Come definireste una cosa simile?
[#1]
Se provi disinteresse e rabbia, potrebbe trattarsi di sintomi depressivi, oltre alla paura delle malattie. Quindi non di ansia generalizzata.
La valutazione specialistica è d'obbligo, puoi iniziare vedendo uno psichiatra se non hai preclusioni per una cura con farmaci. Poi però è probabile che avrai bisogno di un intervento psicoterapeutico, ma ti potrà essere eventualmente consigliato durante la stessa visita psichiatrica.
La valutazione specialistica è d'obbligo, puoi iniziare vedendo uno psichiatra se non hai preclusioni per una cura con farmaci. Poi però è probabile che avrai bisogno di un intervento psicoterapeutico, ma ti potrà essere eventualmente consigliato durante la stessa visita psichiatrica.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Sì credo sia questo, ho una profonda frustrazione e insoddisfazione.
Sintomatologie che ormai non riesco a distinguere da un vero dolore fisiologico.
Questo malessere accompagna la mia giornata, non ho voglia di parlare e non ho intenzione di sforzarmi nel farlo.
Utilizzo come anestetico anche la lettura di testi violenti, tristi e molto cupi, nei quali mi rivedo.
Un'altra particolarità che non ritengo casuale, è l'ascolto di musica con filtri di rallentamento del ritmo e forte riverbero.
Il mio tempo libero lo passo quasi totalmente così.
Sintomatologie che ormai non riesco a distinguere da un vero dolore fisiologico.
Questo malessere accompagna la mia giornata, non ho voglia di parlare e non ho intenzione di sforzarmi nel farlo.
Utilizzo come anestetico anche la lettura di testi violenti, tristi e molto cupi, nei quali mi rivedo.
Un'altra particolarità che non ritengo casuale, è l'ascolto di musica con filtri di rallentamento del ritmo e forte riverbero.
Il mio tempo libero lo passo quasi totalmente così.
[#3]
Ex utente
Ho effettuato la visita psicologica nella quale ho cercato di riassumere tutta la mia situazione.
Lo psicologo mi ha parlato della possibilità di un disturbo depressivo, consigliandomi successivamente una visita psichiatrica.
L'idea di assumere antidepressivi non mi piace, se si fosse parlato di farmaci al pari dello xanax lo avrei preferito.
Lei cosa ne pensa?
Lo psicologo mi ha parlato della possibilità di un disturbo depressivo, consigliandomi successivamente una visita psichiatrica.
L'idea di assumere antidepressivi non mi piace, se si fosse parlato di farmaci al pari dello xanax lo avrei preferito.
Lei cosa ne pensa?
[#4]
Perdonami per la risposta in ritardo, a causa di un problema tecnico non ho visto che avevi replicato.
>>> Un'altra particolarità che non ritengo casuale, è l'ascolto di musica con filtri di rallentamento del ritmo e forte riverbero.
La sensazione di rallentamento infatti può essere un sintomo della depressione, quindi il cercare un rispecchiamento della tua situazione attuale, così come leggere testi tristi e cupi.
Secondo me non dovresti trascurare la possibilità di prendere antidepressivi, se è questo che il medico ti sta suggerendo. Insieme a effettuare un percorso di psicoterapia, se necessario.
>>> Un'altra particolarità che non ritengo casuale, è l'ascolto di musica con filtri di rallentamento del ritmo e forte riverbero.
La sensazione di rallentamento infatti può essere un sintomo della depressione, quindi il cercare un rispecchiamento della tua situazione attuale, così come leggere testi tristi e cupi.
Secondo me non dovresti trascurare la possibilità di prendere antidepressivi, se è questo che il medico ti sta suggerendo. Insieme a effettuare un percorso di psicoterapia, se necessario.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 07/11/2022.
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