Come comportarmi con un partner che non sa cosa prova?
Salve, vi ringrazio in anticipo per le attenzioni che spero mi dedicherete.
Da più di un anno vivo una relazione con un ragazzo più grande di me di un anno, i primi mesi li abbiamo vissuti sempre insieme finché lui non è partito per una scuola militare per circa 6 mesi, in cui ci siamo visti alcune volte 1/2 volte al mese, altre volte 10 giorni al mese.
Con tutte le difficoltà che una coppia possa incontrare dopo essere stati sempre insieme h24, per poi non vedersi e non sentirsi neanche al cellulare, ce l’abbiamo fatta; ci sono stati giorni in cui magari lo sentivo distante per la situazione che stava vivendo, ma non ha mai messo in discussione i suoi sentimenti per me.
Finiti i 6 mesi, passiamo 15 giorni di vacanze insieme e poi lo hanno mandato a destinazione in una regione diversa dalla mia, a circa 500km.
Lui si accumula i giorni per poter tornare e stare con me, e io quando posso vado da lui.
L’ultima volta che sono stata lì era circa un mese fa e da quando sono tornata, lui è iniziato a diventare strano, un po’ più assente; parlandone con lui, mi ha detto che sta vivendo un momento no tra il lavoro e tutto e ciò lo porta anche a mettere in dubbio i suoi sentimenti per me.
Non mi vuole lasciare, dice che vuole me però la distanza lo frena, dice che gli manco, che però non sa più cosa prova, è come se fosse diventato apatico (e non solo con me, ma con tutti); non esce, non si vede con gli amici, non fa più nulla di quello che faceva prima.
Tutto ciò ovviamente per me è una batosta perché non è mai venuto meno, è sempre stato quello più deciso sui sentimenti e tutto, e io sto cercando di lasciargli i suoi spazi anche se tutto questo mi fa male.
Lui torna tra una settimana e penso ci vedremo, ma non so completamente come comportarmi, lo vedo altalenante e ho paura di fare un qualcosa che possa compromettere completamente la nostra situazione.
Premettendo che mi ha convinta lui a intraprendere una relazione a distanza, che insieme ce l’avremmo fatta e tutto, quindi era una persona con le idee chiare; non riesco a capire se sia un periodo di smarrimento o altro, io penso che dato che fino ad ora è stato sempre lui quello ad andarsene e io a restare a casa, ora che è successo l’inverso è come se avesse sentito la botta che ho sentito io all’inizio.
Vorrei tanto un aiuto per chiarire le idee e capire come comportarmi, grazie mille.
Da più di un anno vivo una relazione con un ragazzo più grande di me di un anno, i primi mesi li abbiamo vissuti sempre insieme finché lui non è partito per una scuola militare per circa 6 mesi, in cui ci siamo visti alcune volte 1/2 volte al mese, altre volte 10 giorni al mese.
Con tutte le difficoltà che una coppia possa incontrare dopo essere stati sempre insieme h24, per poi non vedersi e non sentirsi neanche al cellulare, ce l’abbiamo fatta; ci sono stati giorni in cui magari lo sentivo distante per la situazione che stava vivendo, ma non ha mai messo in discussione i suoi sentimenti per me.
Finiti i 6 mesi, passiamo 15 giorni di vacanze insieme e poi lo hanno mandato a destinazione in una regione diversa dalla mia, a circa 500km.
Lui si accumula i giorni per poter tornare e stare con me, e io quando posso vado da lui.
L’ultima volta che sono stata lì era circa un mese fa e da quando sono tornata, lui è iniziato a diventare strano, un po’ più assente; parlandone con lui, mi ha detto che sta vivendo un momento no tra il lavoro e tutto e ciò lo porta anche a mettere in dubbio i suoi sentimenti per me.
Non mi vuole lasciare, dice che vuole me però la distanza lo frena, dice che gli manco, che però non sa più cosa prova, è come se fosse diventato apatico (e non solo con me, ma con tutti); non esce, non si vede con gli amici, non fa più nulla di quello che faceva prima.
Tutto ciò ovviamente per me è una batosta perché non è mai venuto meno, è sempre stato quello più deciso sui sentimenti e tutto, e io sto cercando di lasciargli i suoi spazi anche se tutto questo mi fa male.
Lui torna tra una settimana e penso ci vedremo, ma non so completamente come comportarmi, lo vedo altalenante e ho paura di fare un qualcosa che possa compromettere completamente la nostra situazione.
Premettendo che mi ha convinta lui a intraprendere una relazione a distanza, che insieme ce l’avremmo fatta e tutto, quindi era una persona con le idee chiare; non riesco a capire se sia un periodo di smarrimento o altro, io penso che dato che fino ad ora è stato sempre lui quello ad andarsene e io a restare a casa, ora che è successo l’inverso è come se avesse sentito la botta che ho sentito io all’inizio.
Vorrei tanto un aiuto per chiarire le idee e capire come comportarmi, grazie mille.
[#1]
Gentile utente,
dalla descrizione che fa del suo ragazzo e della vostra situazione si potrebbe pensare che lui stia attraversando un periodo di crisi, forse psicologica, forse fisica, forse esistenziale.
Io direi che prestare affettuosa attenzione alle sue parole e favorire il dialogo con empatia, senza ansie e domande assillanti, potrebbe essere la cosa migliore, al momento, per dargli un aiuto e non compromettere il futuro.
Tuttavia mi risulta oscura una sua frase, questa: "dato che fino ad ora è stato sempre lui quello ad andarsene e io a restare a casa, ora che è successo l’inverso è come se avesse sentito la botta che ho sentito io all’inizio".
Può chiarire in che senso la situazione si è invertita? Dal suo racconto sembrerebbe che sia stato sempre lui ad allontanarsi, prima per la scuola e ora per il lavoro. Ho capito male, o nel suo racconto manca qualcosa?
Non vorrei che dicendo "sto cercando di lasciargli i suoi spazi" lei lo abbia lasciato, o abbia ventilato l'idea di interrompere il vostro rapporto.
Restiamo in attesa.
dalla descrizione che fa del suo ragazzo e della vostra situazione si potrebbe pensare che lui stia attraversando un periodo di crisi, forse psicologica, forse fisica, forse esistenziale.
Io direi che prestare affettuosa attenzione alle sue parole e favorire il dialogo con empatia, senza ansie e domande assillanti, potrebbe essere la cosa migliore, al momento, per dargli un aiuto e non compromettere il futuro.
Tuttavia mi risulta oscura una sua frase, questa: "dato che fino ad ora è stato sempre lui quello ad andarsene e io a restare a casa, ora che è successo l’inverso è come se avesse sentito la botta che ho sentito io all’inizio".
Può chiarire in che senso la situazione si è invertita? Dal suo racconto sembrerebbe che sia stato sempre lui ad allontanarsi, prima per la scuola e ora per il lavoro. Ho capito male, o nel suo racconto manca qualcosa?
Non vorrei che dicendo "sto cercando di lasciargli i suoi spazi" lei lo abbia lasciato, o abbia ventilato l'idea di interrompere il vostro rapporto.
Restiamo in attesa.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Salve gentilissima dottoressa, ha capito bene, si è sempre allontanato lui prima per la scuola e poi per il lavoro, quindi è stato sempre lui a partire e tornare. Il mese scorso sono partita io per la prima volta per andare a trovarlo e lui per la prima volta mi ha vista andarmene, in questo senso si è invertita la situazione.
Sto cercando di essere presente senza pressarlo, lasciandogli magari gli spazi che richiede perché è una persona che si chiude molto e preferisce stare da sola magari, ma non ho mai pensato di lasciarlo nè tantomeno gli ho mai detto che lo avrei fatto.
Sto cercando di essere presente senza pressarlo, lasciandogli magari gli spazi che richiede perché è una persona che si chiude molto e preferisce stare da sola magari, ma non ho mai pensato di lasciarlo nè tantomeno gli ho mai detto che lo avrei fatto.
[#3]
Gentile utente,
grazie del chiarimento.
Non enfatizzerei questa "inversione di partenza": a quel che capisco era prevista, si trattava di una sua visita a tempo determinato. Quando lui è andato via, invece, l'ha fatto per mesi, senza escludere che la distanza dal vostro paese si sarebbe potuta protrarre per sempre.
Questo di per sé non interrompe una relazione, ma deve essere ben chiaro a tutti e due. Lei si è mostrata disposta a seguirlo negli spostamenti che la sua carriera può comportare?
Spesso nella comunicazione ci sono delle omissioni e degli equivoci. Provi a riflettere se ciò può essere avvenuto tra voi.
grazie del chiarimento.
Non enfatizzerei questa "inversione di partenza": a quel che capisco era prevista, si trattava di una sua visita a tempo determinato. Quando lui è andato via, invece, l'ha fatto per mesi, senza escludere che la distanza dal vostro paese si sarebbe potuta protrarre per sempre.
Questo di per sé non interrompe una relazione, ma deve essere ben chiaro a tutti e due. Lei si è mostrata disposta a seguirlo negli spostamenti che la sua carriera può comportare?
Spesso nella comunicazione ci sono delle omissioni e degli equivoci. Provi a riflettere se ciò può essere avvenuto tra voi.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Utente
Gentile dottoressa, si sono molto ben disposta a seguirlo negli spostamenti, attualmente mi risulta più difficile per gli esami che devo dare all’università, studio medicina. Lui sa molto bene che lo seguirei ovunque e che non si tratta di una distanza perenne, ma che si può colmare nel giro di qualche anno con una convivenza, e nel frattempo andando un po’ avanti e dietro.
Lui dice di avere paura che la situazione possa peggiorare, che non riusciremo a costruire niente e che secondo lui non durerà molto la relazione così; al contempo non mi lascia ma continua a ripetere che non sa cosa fare perché non sa cosa prova. Diciamo che la discussione ieri è ricaduta sull’argomento distanza, perché da dieci giorni lui stava dicendo di vivere un periodo no in generale a causa del lavoro, quindi io non so se le sue paure sul nostro rapporto sono dettate dalla situazione o perché lo pensa realmente e neanche lui riesce a darmi delucidazioni al riguardo.
Lui dice di avere paura che la situazione possa peggiorare, che non riusciremo a costruire niente e che secondo lui non durerà molto la relazione così; al contempo non mi lascia ma continua a ripetere che non sa cosa fare perché non sa cosa prova. Diciamo che la discussione ieri è ricaduta sull’argomento distanza, perché da dieci giorni lui stava dicendo di vivere un periodo no in generale a causa del lavoro, quindi io non so se le sue paure sul nostro rapporto sono dettate dalla situazione o perché lo pensa realmente e neanche lui riesce a darmi delucidazioni al riguardo.
[#5]
Gentile utente,
le paure del partner sul vostro rapporto potrebbero derivare da una serie di concause: un suo momento di stress; un po' di delusione per la carriera intrapresa; il timore per la lunghezza degli studi di medicina; la disparità delle vostre carriere; qualche insondabile o inespressa frustrazione derivata dal vostro legame, ma anche il fatto che un rapporto iniziato da giovanissimi, quando molti elementi essenziali della vita sono ancora indefiniti, può subire degli scossoni nel momento in cui lavoro, personalità, progetti di vita si delineano meglio.
Senza pretendere di avere la sfera di cristallo, ho notato che in genere si rimane insieme quando le due persone sono entrambe ricche di elementi significativi, tanto da risultare insostituibili l'una per l'altra; sono lanciate verso progetti validi per i quali sono di supporto l'una all'altra e abbastanza flessibili per poter accettare frustrazioni come quelle legate alla lontananza trovando risorse nelle amicizie, nello studio, nella lettura, in altre attività; infine, quando hanno una motivazione forte a rimanere insieme e a questo scopo sono disposte a cambiare molte cose, delle circostanze e di sé stesse.
Lei dice del suo ragazzo che "è una persona che si chiude molto e preferisce stare da sola".
Sperando che questo non rimandi a una tendenza alla depressione, all'età del suo partner non tutto è ancora definito, e un fidanzamento è una sorta di laboratorio dove vengono proposti cambiamenti adattivi.
Sta a tutti e due voi valutare con dolcezza che cosa davvero volete e che cosa potete offrirvi.
Buone cose.
le paure del partner sul vostro rapporto potrebbero derivare da una serie di concause: un suo momento di stress; un po' di delusione per la carriera intrapresa; il timore per la lunghezza degli studi di medicina; la disparità delle vostre carriere; qualche insondabile o inespressa frustrazione derivata dal vostro legame, ma anche il fatto che un rapporto iniziato da giovanissimi, quando molti elementi essenziali della vita sono ancora indefiniti, può subire degli scossoni nel momento in cui lavoro, personalità, progetti di vita si delineano meglio.
Senza pretendere di avere la sfera di cristallo, ho notato che in genere si rimane insieme quando le due persone sono entrambe ricche di elementi significativi, tanto da risultare insostituibili l'una per l'altra; sono lanciate verso progetti validi per i quali sono di supporto l'una all'altra e abbastanza flessibili per poter accettare frustrazioni come quelle legate alla lontananza trovando risorse nelle amicizie, nello studio, nella lettura, in altre attività; infine, quando hanno una motivazione forte a rimanere insieme e a questo scopo sono disposte a cambiare molte cose, delle circostanze e di sé stesse.
Lei dice del suo ragazzo che "è una persona che si chiude molto e preferisce stare da sola".
Sperando che questo non rimandi a una tendenza alla depressione, all'età del suo partner non tutto è ancora definito, e un fidanzamento è una sorta di laboratorio dove vengono proposti cambiamenti adattivi.
Sta a tutti e due voi valutare con dolcezza che cosa davvero volete e che cosa potete offrirvi.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8k visite dal 06/11/2022.
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