Dubbio
Gentili dottori,
Scrivo perché vorrei chiarire con voi un dubbio che mi è sorto non poco tempo fa.
Sono una ragazza giovane, sensibile e dolce, ma allo stesso tempo un po’ insicura e permalosa.
Tendo a nascondere la mia indole buona dietro la maschera di cattiva, per tutelarmi dalle cattive intenzioni degli altri, dato che in passato sono stata ferita (anche senza alcun motivo).
Prima credevo nell’amore, adesso invece mi sono accorta che non esiste più l’amore, quello vero.
Allora, in virtù di ciò, mi sono abituata a questo aspetto della nostra vita, diventando sempre più distaccata.
Quando incontro qualcuno che è interessato a me, quello che faccio è non concedermi mai (anche in termini di sentimenti) fin quando quella persona non riesca a dimostrarmi quanto realmente mi vuole.
So che è sbagliato, ma la paura di soffrire e di sentirmi svalutata in caso di abbandono, tradimento è più forte di qualsiasi voglia di cedere all’amore e ai sentimenti belli che ne conseguono.
Recentemente, ho letto in un noto quotidiano italiano che un marito (sposato da 25 anni con la propria moglie) scriveva di amare sua moglie, di essere sicuro di voler passare tutta la vita al suo fianco (motivo per il quale le è leale, a sua detta), ma la tradisce con la sua amante, con la quale dice di aver un rapporto di passione.
Questo uomo finisce la lettera dicendo che l’essere umano non è monogamo e che la monogamia è solo il riflesso di una società ormai passata, di valori arcaici e convenzione sociale e religiosa.
Lui dice, infine, di essere leale a sua moglie perché questa è la madre dei suoi figli, la sceglierebbe nonostante i tradimenti, però allo stesso tempo la considera una familiare più che un’amante.
A mio parere, così la pensa gran parte delle persone che hanno commentato, che mi sono vicine, che l’amore prima o poi finisce.
Io vorrei credere nel per sempre.
Non sono d’accordo con questo uomo che scrive.
Chi ama non tradisce, altrimenti che promettiamo a fare di amarci per tutta la vita?
Sono tutti così?
Prima o poi tutti ci lasceremo?
Il matrimonio, l’amore sono realmente convenzioni?
Contentino di una società ormai malata?
Mi devo rassegnare a vivere rapporti fasulli che prima o poi accadrà?
E se dovessi diventare la moglie che pulisce, accudisce i figli, che si trascura, mente il marito è via e fa le sue cose?
Questo è il mio tormento, non vivo più bene nulla senza indossare la mia maschera da cattiva,
Cosa ne pensate?
Diana
Scrivo perché vorrei chiarire con voi un dubbio che mi è sorto non poco tempo fa.
Sono una ragazza giovane, sensibile e dolce, ma allo stesso tempo un po’ insicura e permalosa.
Tendo a nascondere la mia indole buona dietro la maschera di cattiva, per tutelarmi dalle cattive intenzioni degli altri, dato che in passato sono stata ferita (anche senza alcun motivo).
Prima credevo nell’amore, adesso invece mi sono accorta che non esiste più l’amore, quello vero.
Allora, in virtù di ciò, mi sono abituata a questo aspetto della nostra vita, diventando sempre più distaccata.
Quando incontro qualcuno che è interessato a me, quello che faccio è non concedermi mai (anche in termini di sentimenti) fin quando quella persona non riesca a dimostrarmi quanto realmente mi vuole.
So che è sbagliato, ma la paura di soffrire e di sentirmi svalutata in caso di abbandono, tradimento è più forte di qualsiasi voglia di cedere all’amore e ai sentimenti belli che ne conseguono.
Recentemente, ho letto in un noto quotidiano italiano che un marito (sposato da 25 anni con la propria moglie) scriveva di amare sua moglie, di essere sicuro di voler passare tutta la vita al suo fianco (motivo per il quale le è leale, a sua detta), ma la tradisce con la sua amante, con la quale dice di aver un rapporto di passione.
Questo uomo finisce la lettera dicendo che l’essere umano non è monogamo e che la monogamia è solo il riflesso di una società ormai passata, di valori arcaici e convenzione sociale e religiosa.
Lui dice, infine, di essere leale a sua moglie perché questa è la madre dei suoi figli, la sceglierebbe nonostante i tradimenti, però allo stesso tempo la considera una familiare più che un’amante.
A mio parere, così la pensa gran parte delle persone che hanno commentato, che mi sono vicine, che l’amore prima o poi finisce.
Io vorrei credere nel per sempre.
Non sono d’accordo con questo uomo che scrive.
Chi ama non tradisce, altrimenti che promettiamo a fare di amarci per tutta la vita?
Sono tutti così?
Prima o poi tutti ci lasceremo?
Il matrimonio, l’amore sono realmente convenzioni?
Contentino di una società ormai malata?
Mi devo rassegnare a vivere rapporti fasulli che prima o poi accadrà?
E se dovessi diventare la moglie che pulisce, accudisce i figli, che si trascura, mente il marito è via e fa le sue cose?
Questo è il mio tormento, non vivo più bene nulla senza indossare la mia maschera da cattiva,
Cosa ne pensate?
Diana
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Perché invece di preoccuparti di ciò che credono e pensano gli altri non impari a farti un'idea tutta tua? Ad acquistare sicurezza per conto tuo, invece di chiedere agli esperti cosa ne pensano?
Se riconosci di essere insicura, permalosa e vulnerabile (non: sensibile) è su questi fronti che devi lavorare innanzitutto.
Perché se non lo fai, avrai sempre bisogno di un punto di vista esterno e non diventerai mai autonoma.
Se riconosci di essere insicura, permalosa e vulnerabile (non: sensibile) è su questi fronti che devi lavorare innanzitutto.
Perché se non lo fai, avrai sempre bisogno di un punto di vista esterno e non diventerai mai autonoma.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 783 visite dal 05/11/2022.
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