Paura di esclusione e possessione
Spesso mi capita di provare una forte rabbia.
Quando magari la mia ragazza vuole uscire sola con le sue amiche invece che con me.
Non provo gelosia, mi fido di lei.
Il mio pronome principale che mi sento esclusa.
Mi sorgono domande come perché non vuole stare con me?.
Premetto che noi ci vediamo pressoché poco, invece lei è circondata da amici in ogni dove, ha un suo gruppo esce ecc io purtroppo ho amici lontani oppure i suoi amici sono diventanti miei amici.
Il sabato lo passiamo sempre insieme, ma purtroppo uno salterà per impegni e altro perché vuole stare con la sua amica.
So che possa sembrare stupido, ma perché deve stare con lei?
Non capisco.
Si vedono sempre, perché non da priorità a me?
E poi se sa che il sabato è il nostro giorno da un anno a questa parte, perché deve uscire con la sua amica?
Non potrebbe farlo nella settimana?
Essendo che già salteremo un weekend insieme?
Provo una sensazione esclusione, come se lei non mi voglia, perché deve stare con lei?
Perché io devo essere esclusa?
Non riesco a capirlo, non riesco a capire da dove derivi questo mio lato tossico.
So benissimo che devo rispettare i suoi spazi, i suoi amici.
Ma perché non posso esserci anch’io?
Perché mentre lei è fuori a fare baldoria io devo starmene a casa a piangermi addosso?
Perché non posso esserci anch’io?
Perché lei si deve divertire e io devo soffrire da sola?
Perché lei può e io no?
Perché devo essere sempre io quella che rimane sola, quella che deve subire questo sentimento così odioso.
Non mi sopporto, sono stufa di questo mio lato, vorrei semplicemente accettare il fatto che lei possa uscire e divertirsi ed essere felice senza di me.
Ma non ce la faccio.
Odio il fatto che sia felice anche senza di me, vorrei averla sempre con me.
So perfettamente che questo sia sbagliato, difatti non glielo faccio notare che questo mio lato.
Faccio finta che tutto mi vada bene.
Se solo sapesse quanto mi desse fastidio in realtà.
Non lo faccio perché riconosco che sia errato di principio.
Ho questo problema che non capisco da dove derivi e come risolvere soprattutto.
Da dove partire.
Mi sta divorando dentro creandomi delle crisi emotive.
(Premetto che già soffro di un disturbo d’ansia).
Non riesco a sostenere tutto questo peso, vorrei solo che lei comprendesse questo sentimento che provo.
Quando magari la mia ragazza vuole uscire sola con le sue amiche invece che con me.
Non provo gelosia, mi fido di lei.
Il mio pronome principale che mi sento esclusa.
Mi sorgono domande come perché non vuole stare con me?.
Premetto che noi ci vediamo pressoché poco, invece lei è circondata da amici in ogni dove, ha un suo gruppo esce ecc io purtroppo ho amici lontani oppure i suoi amici sono diventanti miei amici.
Il sabato lo passiamo sempre insieme, ma purtroppo uno salterà per impegni e altro perché vuole stare con la sua amica.
So che possa sembrare stupido, ma perché deve stare con lei?
Non capisco.
Si vedono sempre, perché non da priorità a me?
E poi se sa che il sabato è il nostro giorno da un anno a questa parte, perché deve uscire con la sua amica?
Non potrebbe farlo nella settimana?
Essendo che già salteremo un weekend insieme?
Provo una sensazione esclusione, come se lei non mi voglia, perché deve stare con lei?
Perché io devo essere esclusa?
Non riesco a capirlo, non riesco a capire da dove derivi questo mio lato tossico.
So benissimo che devo rispettare i suoi spazi, i suoi amici.
Ma perché non posso esserci anch’io?
Perché mentre lei è fuori a fare baldoria io devo starmene a casa a piangermi addosso?
Perché non posso esserci anch’io?
Perché lei si deve divertire e io devo soffrire da sola?
Perché lei può e io no?
Perché devo essere sempre io quella che rimane sola, quella che deve subire questo sentimento così odioso.
Non mi sopporto, sono stufa di questo mio lato, vorrei semplicemente accettare il fatto che lei possa uscire e divertirsi ed essere felice senza di me.
Ma non ce la faccio.
Odio il fatto che sia felice anche senza di me, vorrei averla sempre con me.
So perfettamente che questo sia sbagliato, difatti non glielo faccio notare che questo mio lato.
Faccio finta che tutto mi vada bene.
Se solo sapesse quanto mi desse fastidio in realtà.
Non lo faccio perché riconosco che sia errato di principio.
Ho questo problema che non capisco da dove derivi e come risolvere soprattutto.
Da dove partire.
Mi sta divorando dentro creandomi delle crisi emotive.
(Premetto che già soffro di un disturbo d’ansia).
Non riesco a sostenere tutto questo peso, vorrei solo che lei comprendesse questo sentimento che provo.
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Gentile utente,
Ha descritto bene lo stato d'animo che la ingabbia in determinate situazioni.
Da quello che scrive, credo che potrebbe cominciare con il fare un paio di passi verso un miglioramento:
1. Parlarne serenamente con la sua fidanzata e spiegarle il suo stato d'animo, se se la sente;
2. Cominciare un percorso terapeutico che le possa consentire di stare bene in senso lato e non solo a determinate condizioni (con la sua ragazza, nello specifico) e far uscire la rabbia che traspare dal suo scritto.
Ha descritto bene lo stato d'animo che la ingabbia in determinate situazioni.
Da quello che scrive, credo che potrebbe cominciare con il fare un paio di passi verso un miglioramento:
1. Parlarne serenamente con la sua fidanzata e spiegarle il suo stato d'animo, se se la sente;
2. Cominciare un percorso terapeutico che le possa consentire di stare bene in senso lato e non solo a determinate condizioni (con la sua ragazza, nello specifico) e far uscire la rabbia che traspare dal suo scritto.
Dr. Emanuele Petrachi
Psicologo (Lecce)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 977 visite dal 03/11/2022.
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