Delusione d'amore
Gentili dottori, vi scrivo perché sto subendo una situazione familiare molto pesante.
Io sono già una persona con difficoltà dal punto di vista psicologico.
Ora mia sorella più piccola, che da tempo lavora fuori, si è imbattuta in una situazione amorosa molto strana.
Anche lei è, come me, una persona molto chiusa e stringe amicizia con molta difficoltà.
Non è mai stata fidanzata.
Un paio di anni fa le è successo di venire corteggiata in maniera sempre più insistente da un collega di lavoro che però non vedeva tutti i giorni, ma la chiamava ogni sera al telefono.
Questo ha fatto sì che mia sorella si aprisse con lui e si confidasse.
Lui è coetaneo, ma è profondamente diverso da lei:un tipo che non ha mai avuto una relazione sentimentale seria, per giunta anche narcisista.
La relazione telefonica è durata per qualche mese, fino a che lui si è anche autoinvitato a casa sua a pranzo.
Lei ovviamente lo ha ospitato con piacere.
Un'altra volta invece si sono visti da lui, che si trovava in un'altra regione.
Mia sorella non è una persona di facili costumi, quindi entrambe le volte non c'è stato nulla di più che un pranzo una cena e un'uscita insieme.
Lei era felice, pur sapendo i trascorsi di lui.
Fino a quando di botto non ha cominciato ad essere freddo, a non rispondere più al telefono e ai messaggi.
Solo dopo un pò di mesi ha confessato di convivere con una sua ex, ma mia sorella lo aveva già intuito.
Si è comportato da vigliacco, affermando di non voler rinunciare alla sua amicizia e che lui non le aveva mai promesso niente.
Ma come si fa a dire così, quando la ha tempestata di cuori e baci e rispondeva al telefono chiamandolo "amore mio", e dicendole ti voglio un bene dell'anima.
Il problema è che ora è passato più di un anno da quando si è allontanato sempre di più e lei è precipitata in un profondo stato depressivo.
Fortunatamente riesce ancora a lavorare.
Ha provato a rivolgersi a degli psicologi, ma dopo qualche incontro ha abbandonato.
Lei sostiene che non serve a niente, perché per ritornare a stare bene deve riconquistarlo.
Si fa tanti interrogativi per spiegare il comportamento di questo individuo, ponendosi anche tanti sensi di colpa.
Purtroppo anche i nostri genitori non la incoraggiano a fare psicoterapia, perché non credono in questa scienza, ma che la sua depressione piano piano col tempo passa da sola.
Dicono che arriverà a dimenticarlo.
Ma come può essere, se questa passa le giornate a rileggere tutti i suoi messaggi e non ha altre distrazioni, che non vuole?
V prego datemi qualche consiglio perché questa situazione mi ha fortemente destabilizzato.
Secondo il vostro parere in linea generale questa situazione potrebbe aggravarsi o invece veramente regredire da sola?
Io sono già una persona con difficoltà dal punto di vista psicologico.
Ora mia sorella più piccola, che da tempo lavora fuori, si è imbattuta in una situazione amorosa molto strana.
Anche lei è, come me, una persona molto chiusa e stringe amicizia con molta difficoltà.
Non è mai stata fidanzata.
Un paio di anni fa le è successo di venire corteggiata in maniera sempre più insistente da un collega di lavoro che però non vedeva tutti i giorni, ma la chiamava ogni sera al telefono.
Questo ha fatto sì che mia sorella si aprisse con lui e si confidasse.
Lui è coetaneo, ma è profondamente diverso da lei:un tipo che non ha mai avuto una relazione sentimentale seria, per giunta anche narcisista.
La relazione telefonica è durata per qualche mese, fino a che lui si è anche autoinvitato a casa sua a pranzo.
Lei ovviamente lo ha ospitato con piacere.
Un'altra volta invece si sono visti da lui, che si trovava in un'altra regione.
Mia sorella non è una persona di facili costumi, quindi entrambe le volte non c'è stato nulla di più che un pranzo una cena e un'uscita insieme.
Lei era felice, pur sapendo i trascorsi di lui.
Fino a quando di botto non ha cominciato ad essere freddo, a non rispondere più al telefono e ai messaggi.
Solo dopo un pò di mesi ha confessato di convivere con una sua ex, ma mia sorella lo aveva già intuito.
Si è comportato da vigliacco, affermando di non voler rinunciare alla sua amicizia e che lui non le aveva mai promesso niente.
Ma come si fa a dire così, quando la ha tempestata di cuori e baci e rispondeva al telefono chiamandolo "amore mio", e dicendole ti voglio un bene dell'anima.
Il problema è che ora è passato più di un anno da quando si è allontanato sempre di più e lei è precipitata in un profondo stato depressivo.
Fortunatamente riesce ancora a lavorare.
Ha provato a rivolgersi a degli psicologi, ma dopo qualche incontro ha abbandonato.
Lei sostiene che non serve a niente, perché per ritornare a stare bene deve riconquistarlo.
Si fa tanti interrogativi per spiegare il comportamento di questo individuo, ponendosi anche tanti sensi di colpa.
Purtroppo anche i nostri genitori non la incoraggiano a fare psicoterapia, perché non credono in questa scienza, ma che la sua depressione piano piano col tempo passa da sola.
Dicono che arriverà a dimenticarlo.
Ma come può essere, se questa passa le giornate a rileggere tutti i suoi messaggi e non ha altre distrazioni, che non vuole?
V prego datemi qualche consiglio perché questa situazione mi ha fortemente destabilizzato.
Secondo il vostro parere in linea generale questa situazione potrebbe aggravarsi o invece veramente regredire da sola?
[#1]
Gentile utente,
Lei ci presenta la situazione di Sua sorella e ci chiede un parere:
"..questa situazione potrebbe aggravarsi o regredire da sola?"
Tre i commenti.
1.
Noi rispondiamo qui unicamente alle problematiche di chi ci scrive. E dunque Sua sorella potrà scriverci personalmente, da un proprio account. Se invece non vorrà farlo, tenga conto che non si può aiutare chi non vuole (o non riesce ad) essere aiutato.
Faccia il possibile per non proiettare su di lei sentimenti Suoi.
2.
Il secondo aspetto riguarda Lei che ci scrive:
"..questa situazione mi ha fortemente destabilizzato", dice.
Per quali aspetti? Forse perchè è "..già una persona con difficoltà dal punto di vista psicologico.."? Forse perché vorrebbe aiutare e non trova la chiave per entrare?
3.
Come aiutare Sua sorella?
Incoraggiandola ad affrontare un percorso psicologico che la stimoli ad elaborare le proprie problematiche affettive. L* Psicolog* del Consultorio, ad es., è gratuito o con solo ticket.
Se qualche passaggio ha bisogno di ulteriori chiarimenti, replichi pure: ci siamo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei ci presenta la situazione di Sua sorella e ci chiede un parere:
"..questa situazione potrebbe aggravarsi o regredire da sola?"
Tre i commenti.
1.
Noi rispondiamo qui unicamente alle problematiche di chi ci scrive. E dunque Sua sorella potrà scriverci personalmente, da un proprio account. Se invece non vorrà farlo, tenga conto che non si può aiutare chi non vuole (o non riesce ad) essere aiutato.
Faccia il possibile per non proiettare su di lei sentimenti Suoi.
2.
Il secondo aspetto riguarda Lei che ci scrive:
"..questa situazione mi ha fortemente destabilizzato", dice.
Per quali aspetti? Forse perchè è "..già una persona con difficoltà dal punto di vista psicologico.."? Forse perché vorrebbe aiutare e non trova la chiave per entrare?
3.
Come aiutare Sua sorella?
Incoraggiandola ad affrontare un percorso psicologico che la stimoli ad elaborare le proprie problematiche affettive. L* Psicolog* del Consultorio, ad es., è gratuito o con solo ticket.
Se qualche passaggio ha bisogno di ulteriori chiarimenti, replichi pure: ci siamo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa, sicuramente vivo male questa situazione anche perché sono molto dispiaciuta per lei, e questo sentimento mi sembra normale, quasi scontato.
Per quanto riguarda il consiglio di incoraggiarla ad intraprendere un percorso psicologico, l'ho già fatto, con i risultati deludenti che le ho descritto. Anzi si è rivolta allo psicologo su mio consiglio ed insistenza. Ora non so più cosa fare aiutarla e aiutare nel contempo me e il resto della famiglia. Ne è compromessa la serenità e non so fino a quando io posso reggere. Ha altri suggerimenti?
Per quanto riguarda il consiglio di incoraggiarla ad intraprendere un percorso psicologico, l'ho già fatto, con i risultati deludenti che le ho descritto. Anzi si è rivolta allo psicologo su mio consiglio ed insistenza. Ora non so più cosa fare aiutarla e aiutare nel contempo me e il resto della famiglia. Ne è compromessa la serenità e non so fino a quando io posso reggere. Ha altri suggerimenti?
[#3]
Gentile utente,
in precedenza ci aveva detto che sua sorella
>Ha provato a rivolgersi a degli psicologi, ma dopo qualche incontro ha abbandonato.
Lei sostiene che non serve a niente, perché per ritornare a stare bene deve riconquistarlo.<
Andare dallo Psicologo significa anche lavorare su di se’ per modificare i contenuti fantasiosi (del genere che deve riconquistarlo..), oppure farci i conti.
Se Sua sorella è impermeabile a qualsiasi ragionamento, compresi i Suoi orientati a incidere sulle convinzioni fantasiose, si rientra nella casistica: *non è possibile aiutare chi non vuole essere aiutato*: né Lei né gli psicologi sono onnipotenti se la persona non chiede o non accetta.
Purtroppo non c’è nulla da aggiungere al proposito dal nostro punto di vista. E ci dispiace.
Invece per quanto riguarda Lei, faccia il possibile per seguire il Suo percorso: se Lei ha a cuore il proprio benessere, esso ricadrà su Sua sorella e sulla famiglia.
Se invece anche Lei starà male a causa di Sua sorella, in quell’eccesso di empatia che può essere definito *contagio emotivo*, nessuno se ne avvantaggerà.
Dott. Brunialti
in precedenza ci aveva detto che sua sorella
>Ha provato a rivolgersi a degli psicologi, ma dopo qualche incontro ha abbandonato.
Lei sostiene che non serve a niente, perché per ritornare a stare bene deve riconquistarlo.<
Andare dallo Psicologo significa anche lavorare su di se’ per modificare i contenuti fantasiosi (del genere che deve riconquistarlo..), oppure farci i conti.
Se Sua sorella è impermeabile a qualsiasi ragionamento, compresi i Suoi orientati a incidere sulle convinzioni fantasiose, si rientra nella casistica: *non è possibile aiutare chi non vuole essere aiutato*: né Lei né gli psicologi sono onnipotenti se la persona non chiede o non accetta.
Purtroppo non c’è nulla da aggiungere al proposito dal nostro punto di vista. E ci dispiace.
Invece per quanto riguarda Lei, faccia il possibile per seguire il Suo percorso: se Lei ha a cuore il proprio benessere, esso ricadrà su Sua sorella e sulla famiglia.
Se invece anche Lei starà male a causa di Sua sorella, in quell’eccesso di empatia che può essere definito *contagio emotivo*, nessuno se ne avvantaggerà.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 01/11/2022.
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