Depressione? paura e ansia
Otto mesi fa ho intrapreso un percorso da una psicologa forense per questioni legali legate all’assenza nella mia vita di mio padre, questa psicoterapeuta psicodinamica se non erro, oltre ad avermi fatto numerosi colloqui mi ha fatto fare circa un mese e mezzo due test ovvero il Millon è il Roshark da cui è risultata appunto la mia ansia e una forte somatizzazione, unite ad una dipendenza affettiva (legata al tema dell’abbandono a causa di mio padre).
Finito il percorso forense ho iniziato assieme alla stessa psicoterapeuta un percorso di analisi, o meglio dovevo iniziarlo ma mi è venuto il covid sono stata due volte in ospedale per forte nausea e giramenti tutti legati al covid e ciò mi ha stressato notevolmente vista la mia ipocondria da lì tutto è cambiato, ho iniziato a svegliarmi la mattina con forti palpitazioni, piango senza motivo riesco a fare tutto nel senso se devo andare a fare una passeggiata con i cani vado e la faccio ma nel mentre è come se la mia testa fosse altrove, provo tristezza ecco, oltre a questo non ho nient’altro, nessuna mancanza di concentrazione o di memoria, nessun sintomo strano, i primi giorni avevo una leggera inappetenza che però é poi passata e ora mangio tranquillamente, non ho problemi di stomaco ne mal di testa ne nulla (soffro di emicrania da anni ma questo c’entra poco, anzi in queste settimane non ho nemmeno più avuto attacchi).
Al che però visto il mio umore a terra appena negativizzata sono corsa dalla mia psicologa perché ero terrorizzata potesse trattarsi di depressione, lei inizialmente mi ha detto di vedere come andava nei giorni successivi e ne avremmo poi riparlato nei giorni successivi le cose non cambiano, ci vediamo e lei dice di aver riguardato bene assieme ad un suo supervisore psichiatra il mio test di Roshark e non risulta nemmeno in un punto la depressione, secondo lei ho sintomi depressivi ma dovuti ancora alla mia ipocondria e afferma che non sia depressione maggiore e che non occorrano farmaci ne tantomeno passare al suo collega psichiatra io però sto così da ormai 12 giorni, sono molto stanca a livello mentale continuo a pensare di soffrire di depressione, io mi fido della mia psicoterapeuta ma volevo sentire anche un vostro parere se possibile.
Lei mi ha anche detto che andando a prendere farmaci (antidepressivi) dove non c’è bisogno si rischia di fare più male che bene.
Le ho chiesto quanto ancora dovrò sopportare di stare così, siccome si ok le cose le riesco a fare ma con poca voglia, tipo i miei amici non riesco a vederli ne tantomeno vado in università, lei ha detto che devo sforzarmi e fare tanta mindfulness incentrata sul sentire il corpo perché pensò troppo al futuro quando il presente è qui ed ora lei cosa ne pensa?
Ho paura possa essere depressione
Perciò dovrebbe reperire un professionista in grado di curarle l'ansia e la paura delle malattie (anche la paura della depressione può essere ipocondria, cioè ansia ossessiva).
Può rivolgersi anche a uno psichiatra, ma potrebbe comunque essere necessario un percorso psicoterapeutico attivo e focalizzato, come il comportamentale o lo strategico, per venirne a capo. Il farmaco può aiutare molto, ma non insegna a reagire in modo diverso alle situazioni e ai pensieri preoccupanti.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Non ho detto questo. Ho detto che la <paura> di essere depressi può dipendere dall'ipocondria.
Se lei abbia sintomi depressivi o meno questo deve dirlo la diagnosi che la sua psicoterapeuta o altri professionisti le avranno fatto.
E se ci fossero realmente sintomi depressivi - che può succedere, quando un'ansia rimane incurata o irrisolta per molto tempo - allora andrebbe curata la depressione.
Tuttavia, secondo la mia esperienza la mindfulness funziona bene per le sensazioni come la tristezza e il dolore, molto meno per l'ansia acuta. E siccome lei deve risolvere per prima cosa l'ansia, il mio suggerimento è che chieda un secondo parare anche a uno psicoterapeuta di diverso orientamento.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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L'ipocondria è un disturbo d'ansia con forti aspetti ossessivi. Quindi è ovvio che "pensi troppo", perché questo è proprio ciò che fa l'ossessivo: pensa troppo e male, cioè si preoccupa troppo.
Poi occorre però consigliare una cura e come le ho detto, dal mio punto di vista, la mindfulness potrebbe non essere la più adatta.
I vissuti di tristezza, pianto e inappetenza possono essere sintomi, se non di depressione vera e propria, di una disforia, cioè umore abbattuto e scoraggiamento per non riuscire a gestire la sua ansia e le sue preoccupazioni.
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Esatto, per quanto riguarda la parte relativa alla psicoterapia. Con la terapeuta attuale può attendere di vedere dei risultati e poi eventualmente prendere la sua decisione.
Le terapie comportamentali o strategiche durano di solito un tempo molto limitato in termini di sedute. In assenza di altre complicazioni già dalle prime sedute è possibile attendersi dei risultati.
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