Cambiare psicoterapeuta? disturbi d'ansia e rabbia quasi incontrollabile
Buongiorno.
Mi sono rivolto per la prima volta a questo psicoterapeuta qualche anno fa perchè a scuola mi venivano attacchi d'ansia che mi "paralizzavano": non riuscivo più a seguire le lezioni, o a fare le verifche perchè mi sembrava sempre di stare per svenire o di stare per morire.
Alla fine con la tecnica della "peggiore fantasia" avevo risolto il problema in due-tre settimane: andavo a scuola con serenità ormai.
Poi c'è stata la chiusura per pandemia e abbiamo interrotto la psicoterapia: alla fine mi sembrava di stare bene e non ho più cercato il dottore.
Però una volta che siamo usciti dal lockdown, è tornata l'ansia, anche se in forma lieve: sul treno, sul pulman o a scuola guida.
Nonostante ciò ho preferito non cercare il dottore perchè avevo paura che il problema tornasse forte come prima.
Alla fine dopo qualche mese di ansia leggera è passato del tutto.
Un anno fa ho deciso di ritornare dallo stesso terapeuta per problemi di rabbia e umore che mi porto dietro dall'adolescenza.
Nonostante non abbia sentito alcun progresso (anzi...) , da fine primavera-inizio estate durante le sedute abbiamo smesso di concentrarci sulla rabbia perchè intanto erano risorti i problemi d'ansia che stavano diventando ancora più invalidanti di quanto non lo fossero la prima volta che li ho avuti.
All'inizio abbiamo le sedute erano una volta ogni 2 settimane, poi lui ha deciso di diluirle a ogni 3-4 settimane dato che vedeva dei miglioramenti (che io non vedevo).
Per l'ansia, come ho anticipato, la prima volta mi aveva insegnato la tecnica della peggiore fantasia (cioè stare 20 minuti sdraiato a pensare alle situazioni che mi causavano ansia) e aveva funzionato.
Quando abbiamo ricominciato questa estate (quando ormai il problema era più grave di quanto non lo fosse ai tempi della scuola) inizialmente mi ha prescritto la stessa tecnica, però non mi sembrava che avesse risolto molto.
Poi il problema è peggiorato drasticamente da quando ho avuto due attacchi fortissimi, talmente forti che per un po'non ne potevo parlare senza che non mi salisse un po' d'ansia.
Pensavo veramente di morire in quei momenti.
Da quel momento mi ha prima prescritto la stessa tecnica della fantasia ma diluita in più volte al giorno, poi abbiamo dovuto cambiare perchè mi veniva un attacco d'ansia forte quando provavo a eseguire l'esercizio.
Da quel momento (circa 2 mesi) l'esercizio è diventato lo stesso, ma fatto per iscritto invece che pensato.
Sicuramente mi sento molto migliorato da questa estate, però il progresso mi sembra troppo lento: anzi, è qualche settimana che non ne vedo alcuno.
Ci sono cose secondarie che ancora non riesco a fare da solo e molte che faccio nonostante ogni volta mi facciano venire l'ansia.
I miei genitori e i miei amici pensano che sia il caso di cambiare terapista.
La mia paura invece è che sia una cosa che non dipenda dal terapista ma da me, cioè che sia costretto a vivere per sempre questa condizione.
Cosa dovrei fare?
Mi sono rivolto per la prima volta a questo psicoterapeuta qualche anno fa perchè a scuola mi venivano attacchi d'ansia che mi "paralizzavano": non riuscivo più a seguire le lezioni, o a fare le verifche perchè mi sembrava sempre di stare per svenire o di stare per morire.
Alla fine con la tecnica della "peggiore fantasia" avevo risolto il problema in due-tre settimane: andavo a scuola con serenità ormai.
Poi c'è stata la chiusura per pandemia e abbiamo interrotto la psicoterapia: alla fine mi sembrava di stare bene e non ho più cercato il dottore.
Però una volta che siamo usciti dal lockdown, è tornata l'ansia, anche se in forma lieve: sul treno, sul pulman o a scuola guida.
Nonostante ciò ho preferito non cercare il dottore perchè avevo paura che il problema tornasse forte come prima.
Alla fine dopo qualche mese di ansia leggera è passato del tutto.
Un anno fa ho deciso di ritornare dallo stesso terapeuta per problemi di rabbia e umore che mi porto dietro dall'adolescenza.
Nonostante non abbia sentito alcun progresso (anzi...) , da fine primavera-inizio estate durante le sedute abbiamo smesso di concentrarci sulla rabbia perchè intanto erano risorti i problemi d'ansia che stavano diventando ancora più invalidanti di quanto non lo fossero la prima volta che li ho avuti.
All'inizio abbiamo le sedute erano una volta ogni 2 settimane, poi lui ha deciso di diluirle a ogni 3-4 settimane dato che vedeva dei miglioramenti (che io non vedevo).
Per l'ansia, come ho anticipato, la prima volta mi aveva insegnato la tecnica della peggiore fantasia (cioè stare 20 minuti sdraiato a pensare alle situazioni che mi causavano ansia) e aveva funzionato.
Quando abbiamo ricominciato questa estate (quando ormai il problema era più grave di quanto non lo fosse ai tempi della scuola) inizialmente mi ha prescritto la stessa tecnica, però non mi sembrava che avesse risolto molto.
Poi il problema è peggiorato drasticamente da quando ho avuto due attacchi fortissimi, talmente forti che per un po'non ne potevo parlare senza che non mi salisse un po' d'ansia.
Pensavo veramente di morire in quei momenti.
Da quel momento mi ha prima prescritto la stessa tecnica della fantasia ma diluita in più volte al giorno, poi abbiamo dovuto cambiare perchè mi veniva un attacco d'ansia forte quando provavo a eseguire l'esercizio.
Da quel momento (circa 2 mesi) l'esercizio è diventato lo stesso, ma fatto per iscritto invece che pensato.
Sicuramente mi sento molto migliorato da questa estate, però il progresso mi sembra troppo lento: anzi, è qualche settimana che non ne vedo alcuno.
Ci sono cose secondarie che ancora non riesco a fare da solo e molte che faccio nonostante ogni volta mi facciano venire l'ansia.
I miei genitori e i miei amici pensano che sia il caso di cambiare terapista.
La mia paura invece è che sia una cosa che non dipenda dal terapista ma da me, cioè che sia costretto a vivere per sempre questa condizione.
Cosa dovrei fare?
[#1]
>>> abbiamo dovuto cambiare perchè mi veniva un attacco d'ansia forte quando provavo a eseguire l'esercizio
È stato un errore cambiarlo.
La tecnica è quella corretta per l'aspetto ansioso, quello che probabilmente il terapeuta non è riuscito a farti superare è l'evitamento, cioè la paura nell'eseguire l'esercizio. In altre parole il compito funziona, ma per poterlo fare occorre buttare il cuore oltre l'ostacolo per così dire e farlo comunque, anche se fa paura.
Altrimenti stai evitando, e quindi alimentando l'ansia.
>>> I miei genitori e i miei amici pensano che sia il caso di cambiare terapista.
Dipende da quanto ti stia riuscendo ad aiutare adesso. Apparentemente in passato era riuscito a farlo, mentre sull'aspetto ansioso sembri aver fatto passi indietro e su quello della gestione della rabbia non stai ricevendo aiuto. Quindi potrebbe effettivamente essere opportuno chiedere almeno un secondo parere.
È stato un errore cambiarlo.
La tecnica è quella corretta per l'aspetto ansioso, quello che probabilmente il terapeuta non è riuscito a farti superare è l'evitamento, cioè la paura nell'eseguire l'esercizio. In altre parole il compito funziona, ma per poterlo fare occorre buttare il cuore oltre l'ostacolo per così dire e farlo comunque, anche se fa paura.
Altrimenti stai evitando, e quindi alimentando l'ansia.
>>> I miei genitori e i miei amici pensano che sia il caso di cambiare terapista.
Dipende da quanto ti stia riuscendo ad aiutare adesso. Apparentemente in passato era riuscito a farlo, mentre sull'aspetto ansioso sembri aver fatto passi indietro e su quello della gestione della rabbia non stai ricevendo aiuto. Quindi potrebbe effettivamente essere opportuno chiedere almeno un secondo parere.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 29/10/2022.
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