La mia vita è diventata un incubo

È l'ennesimo consulto che scrivo esclusivamente come forma di sfogo perché negli ultimi mesi mi sento costantemente sola.
Le persone intorno a me sembrano poco interessate a quello che dico tanto che a tratti anche il mio terapeuta mi sembra che non capisca.
Mi sembra di urlare ma nessuno sente.
Da quasi un anno a questa parte la mia vita è diventata un incubo.
Non trovo più la motivazione a fare nulla per il mio futuro e covo tantissima frustrazione che sfogo a momenti con rabbia e scoppi improvvisi di pianto, tutto il giorno da almeno un anno.
Sembra che tutto intorno a me stia cadendo a pezzi, qualsiasi speranza e aspettativa per il futuro.
Tra due mesi mi laureo ma mi trascino costantemente con lo studio perché ho voglia costantemente di mollare tutto e fare tutt'altro.
Il primo anno di magistrale è stato grandioso, una motivazione indescrivibile che mi ha portato a convalidare tanti esami tutti con 30 e la cosa che più mi motivava erano le speranze di avere un futuro economicamente come lo desideravo.
Tuttavia, durante il percorso, notavo che non ci fosse nulla dell'applicazione della mia materia che mi piacesse davvero e che mi soddisfacesse.
Nel frattempo però mantenevo la concentrazione sul terminare il percorso nel più breve tempo possibile concentrandomi solo su quello e mettendo da parte qualsiasi distrazione.
Al termine di quasi tutti gli esami, ho iniziato ad avere una repulsione verso tutto ciò che riguardasse la mia materia fino a non volerne più sapere niente.
Ho iniziato ad uscire, a rallentate i ritmi degli esami e ad EVADERE da tutto ciò che riguardasse l'università.
Nel frattempo però dovevo iniziare il tirocinio che mi avrebbe richiesto una dose di impegno troppo elevato rispetto a quanto volessi realmente applicare dato tutto ciò che avevo accantonato fino a quel momento.
Tuttavia mi dovevo laureare.
L'obbiettivo era ancora lì, ho stretto i denti tutti i giorni, tutto il giorno per non mollare ma dentro stavo morendo dall'ansia.
Ad oggi sento di aver bisogno di evadere, l'unico momento in cui sto bene è quando la mia testa è lontana da tutto ciò che riguarda l'università e il futuro.
Mi sento profondamente delusa da me stessa e dall'università, come se tutto ciò che avessi fatto fino ad ora non contasse più nulla, che il futuro che immaginavo non c'è più e che farò una vita di rimpianti.
Ho passato tutti questi anni a fare solo questo.
Studiare.
Senza coltivare amicizie, esperienze, senza vivere niente per cosa?
Per nulla.
La mia vita mi sembra totalmente da buttare e mi sento di non valere nulla, Di essere una delusione per i miei genitori e solo un peso che non riconosce appieno gli sforzi che hanno fatto per farmi laureare.
Vorrei sparire.

Il mio terapeuta mi ha proprosto come eventuale rimedio la terapia farmacologica ma non posso permettermi di andare anche dallo psichiatra.
Ogni giorno che passa mi sembra un passo verso il baratro più totale.
E non so più come recuperare un barlume di serenità per andare avanti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Il mio terapeuta mi ha proprosto come eventuale rimedio la terapia farmacologica ma non posso permettermi di andare anche dallo psichiatra.

E potrebbe avere ragione. Se non si risponde alla psicoterapia è opportuno cercare strade di altro tipo.

Puoi trovare uno psichiatra anche rivolgendoti alla tua Asl, quindi non credo tu non possa permettertelo. Oltretutto le sedute dallo psichiatra per una cura solo farmacologica, anche privatamente, possono molto meno frequenti di quelle per la psicoterapia.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com