Perchè non riesco a riprendermi?
Ciao a tutti, ho deciso di iscrivermi a questo forum perché ormai sono disperata.
È da un anno che la mia vita sta andando a rotoli.
All’inizio pensavo fosse solo colpa del trasferimento in un’altra cittá, dell’università, di tutte le cose nuove a cui dovevo abituarmi.
Ho smesso di andare a lezione, non riuscivo a fare amicizia, gli esami hanno fatto schifo.
Poi incontro un ragazzo, io sono una persona molto dolce e bisognosa d’affetto, lui fredda e a tratti anaffettiva.
Era una situazione che mi faceva stare male, lui diceva di volermi ma di non volere una relazione, aveva paura di farmi soffrire perchè si conosceva.
Io ho sempre sofferto per questa cosa, per la sua freddezza, per i suoi sbalzi d’umore, l’instabilitá, le mille insicurezze che mi faceva venire con questi suoi atteggiamenti.
Ma nonostante ció io rimanevo lì, conscia del fatto di non essere innamorata di lui, di non stimarlo, di non volerlo perchè non poteva darmi quello di cui avevo bisogno.
Stavo male sia con che senza di lui, ma non riuscivo a lasciarlo andare.
Poi smise di cercarmi, diceva che quella situazione non poteva più andare avanti, che mi faceva stare male e che non voleva che io pensassi che non mi volesse o che volesse un’altra, perché per lui era un grande sforzo starmi lontano.
Una sera vado da lui, ubriaca e triste, ci appartiamo e stiamo insieme.
Dopo mi venne una crisi di pianto, piango come una disperata dicendogli che nessuno mi voleva bene, che mi aveva trattato solo come un oggetto, come una pezza (usai proprio questo termine)
E mentre io piangevo, lui rimase lì, indifferente a guardarmi.
Il giorno dopo non mi cercó.
Gli scrissi un messaggio molto duro, dicendogli che mi aveva trattata come una poco di buono e lo bloccai.
Ma lui non mi richiamó.
Una sera lo riscrissi, lui mi disse che provava un sentimento per me, che mi voleva bene ma non voleva una relazione.
Mi chiese di rimanere amici, ma io rifiutai.
La cosa brutta è che io mi incolpai con lui dopo il male che mi aveva fatto.
Invece di mandarlo affanculo io feci questo e smisi di uscire.
Poi vengo a sapere che uscì con un’altra e vabbè
Io non uscivo proprio per non vederlo.
Non potevo sopportarlo, ero troppo debole, non ero in grado di poter affrontare un rifiuto del genere.
Ero diventata le mie debolezze.
Pensavo che sarebbe stato solo un momento e invece ad oggi sono passati mesi e per me é come se fossero passati solo giorni.
Ogni giorno penso a quello che avrei potuto fare e che non ho fatto, mi dispiaccio per me stessa, perché mi sono fatta trattare male da una persona di merda, e mi sono anche incolpata per questo.
E la cosa brutta è che io continuo a farlo.
Ogni giorno cado in pensieri ripetitivi e ossessivi, penso sempre alle stesse cose, sto male al pensiero che lui non mi pensi più, che stia con un’altra.
Sto male al pensiero di essere stata con uno come lui e me ne pento.
E il giorno non concludo nulla per me stessa.
Grazie e scusatemi tanto per le tante parole
È da un anno che la mia vita sta andando a rotoli.
All’inizio pensavo fosse solo colpa del trasferimento in un’altra cittá, dell’università, di tutte le cose nuove a cui dovevo abituarmi.
Ho smesso di andare a lezione, non riuscivo a fare amicizia, gli esami hanno fatto schifo.
Poi incontro un ragazzo, io sono una persona molto dolce e bisognosa d’affetto, lui fredda e a tratti anaffettiva.
Era una situazione che mi faceva stare male, lui diceva di volermi ma di non volere una relazione, aveva paura di farmi soffrire perchè si conosceva.
Io ho sempre sofferto per questa cosa, per la sua freddezza, per i suoi sbalzi d’umore, l’instabilitá, le mille insicurezze che mi faceva venire con questi suoi atteggiamenti.
Ma nonostante ció io rimanevo lì, conscia del fatto di non essere innamorata di lui, di non stimarlo, di non volerlo perchè non poteva darmi quello di cui avevo bisogno.
Stavo male sia con che senza di lui, ma non riuscivo a lasciarlo andare.
Poi smise di cercarmi, diceva che quella situazione non poteva più andare avanti, che mi faceva stare male e che non voleva che io pensassi che non mi volesse o che volesse un’altra, perché per lui era un grande sforzo starmi lontano.
Una sera vado da lui, ubriaca e triste, ci appartiamo e stiamo insieme.
Dopo mi venne una crisi di pianto, piango come una disperata dicendogli che nessuno mi voleva bene, che mi aveva trattato solo come un oggetto, come una pezza (usai proprio questo termine)
E mentre io piangevo, lui rimase lì, indifferente a guardarmi.
Il giorno dopo non mi cercó.
Gli scrissi un messaggio molto duro, dicendogli che mi aveva trattata come una poco di buono e lo bloccai.
Ma lui non mi richiamó.
Una sera lo riscrissi, lui mi disse che provava un sentimento per me, che mi voleva bene ma non voleva una relazione.
Mi chiese di rimanere amici, ma io rifiutai.
La cosa brutta è che io mi incolpai con lui dopo il male che mi aveva fatto.
Invece di mandarlo affanculo io feci questo e smisi di uscire.
Poi vengo a sapere che uscì con un’altra e vabbè
Io non uscivo proprio per non vederlo.
Non potevo sopportarlo, ero troppo debole, non ero in grado di poter affrontare un rifiuto del genere.
Ero diventata le mie debolezze.
Pensavo che sarebbe stato solo un momento e invece ad oggi sono passati mesi e per me é come se fossero passati solo giorni.
Ogni giorno penso a quello che avrei potuto fare e che non ho fatto, mi dispiaccio per me stessa, perché mi sono fatta trattare male da una persona di merda, e mi sono anche incolpata per questo.
E la cosa brutta è che io continuo a farlo.
Ogni giorno cado in pensieri ripetitivi e ossessivi, penso sempre alle stesse cose, sto male al pensiero che lui non mi pensi più, che stia con un’altra.
Sto male al pensiero di essere stata con uno come lui e me ne pento.
E il giorno non concludo nulla per me stessa.
Grazie e scusatemi tanto per le tante parole
[#1]
Gentile ragazza,
Ci scrive che:
"Ogni giorno penso a quello che avrei potuto fare e che non ho fatto ...
E la cosa brutta è che io continuo a farlo."
Lei sembra rimanere immobile; e al contempo si pente, si rimprovera, pensa "sempre le stesse cose", non va a lezione, non esce di casa.
Leggendo questo elenco, lei stessa comprenderà che la situazione sta scivolando.
Lei non ci chiede un consiglio,
semplicemente ci ringrazia: per l'ascolto, forse.
Sicuramente La abbiamo letta ed ascoltata con attenzione e partecipazione;
però la nostra vera utilità è quella di indicarLe il percorso corretto per elaborare una situazione affettiva, che ha a che fare più con se stessa che non con le caratteristiche del ragazzo di cui ci narra.
Intendo dire che ci sono forme di attaccamento del tipo: "né con te né senza di te" che fanno pensare a modalità di imprigionamento psicologico, ad una incapacità di riprendere la propria vita, a legami dipendenti.
Dato che se non vengono elaborate, esse si ripresentano ad ogni nuovo rapporto, La incoraggio a pensare ad un percorso psicologico che Le permetta di lavorare su quanto sopra. E nel contempo auspico che riesca a poter riprendere la Sua vita di studente e di ragazza.
Al proposito La informo che ogni Ateneo è dotato di Sportello psicologico gratuito; e considerato che gli elementi di cui ci parla nel consulto influenzano profondamente il Suo iter universitario, vi si può rivolgere in maniera pertinente.
Nel caso le occorre qualche altra precisazione, invii pure una replica.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Ci scrive che:
"Ogni giorno penso a quello che avrei potuto fare e che non ho fatto ...
E la cosa brutta è che io continuo a farlo."
Lei sembra rimanere immobile; e al contempo si pente, si rimprovera, pensa "sempre le stesse cose", non va a lezione, non esce di casa.
Leggendo questo elenco, lei stessa comprenderà che la situazione sta scivolando.
Lei non ci chiede un consiglio,
semplicemente ci ringrazia: per l'ascolto, forse.
Sicuramente La abbiamo letta ed ascoltata con attenzione e partecipazione;
però la nostra vera utilità è quella di indicarLe il percorso corretto per elaborare una situazione affettiva, che ha a che fare più con se stessa che non con le caratteristiche del ragazzo di cui ci narra.
Intendo dire che ci sono forme di attaccamento del tipo: "né con te né senza di te" che fanno pensare a modalità di imprigionamento psicologico, ad una incapacità di riprendere la propria vita, a legami dipendenti.
Dato che se non vengono elaborate, esse si ripresentano ad ogni nuovo rapporto, La incoraggio a pensare ad un percorso psicologico che Le permetta di lavorare su quanto sopra. E nel contempo auspico che riesca a poter riprendere la Sua vita di studente e di ragazza.
Al proposito La informo che ogni Ateneo è dotato di Sportello psicologico gratuito; e considerato che gli elementi di cui ci parla nel consulto influenzano profondamente il Suo iter universitario, vi si può rivolgere in maniera pertinente.
Nel caso le occorre qualche altra precisazione, invii pure una replica.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Grazie mille per l’ascolto e per la risposta.
Ho iniziato da poco ad andare dallo psicologo, e spero che possa uscire da questa brutta situazione in cui mi sento vittima di me stessa.
So di avere una bassa autostima e questo purtroppo non mi porta a nulla se non a vivere la mia vita in modo miserabile.
Grazie ancora.
Ho iniziato da poco ad andare dallo psicologo, e spero che possa uscire da questa brutta situazione in cui mi sento vittima di me stessa.
So di avere una bassa autostima e questo purtroppo non mi porta a nulla se non a vivere la mia vita in modo miserabile.
Grazie ancora.
[#3]
Molti auguri per il suo percorso!
Dott. Brunialti
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
> Come posso risolvere questo problema? <
Le abbiamo già risposto in #1.
Il Suo Psicologo La aiuterà, se le domande le rivolgerà a lui.
Attraverso un consulto online non può avvenire una concreta presa in carico, bensì l’indicazione del percorso specifico da seguire in presenza (e non è poco);
come chiariscono le Linee Guida del presente servizio.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Le abbiamo già risposto in #1.
Il Suo Psicologo La aiuterà, se le domande le rivolgerà a lui.
Attraverso un consulto online non può avvenire una concreta presa in carico, bensì l’indicazione del percorso specifico da seguire in presenza (e non è poco);
come chiariscono le Linee Guida del presente servizio.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 26/10/2022.
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