Problema sessuale di coppia
Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni e da pochi mesi ho conosciuto un uomo di 34.
L'attrazione tra noi, sia fisica che mentale, è stata quasi immediata, e dopo circa una settimana di conoscenza durante le vacanze estive siamo stati travolti dalla passione e abbiamo iniziato ad avere rapporti sessuali.
Lui è tendenzialmente molto premuroso e attento nel darmi piacere sia con rapporti orali, sia cambiando molte posizioni, tanto che gli amplessi sono sempre stati molto lunghi e intensi (almeno 30 minuti solo di penetrazione), ma sempre belli e coinvolgenti, siamo arrivati a fare l'amore anche 4/5 volte in un weekend.
Ultimamente dopo una serie di rapporti non protetti lui ha avuto una piccola infezione ai testicoli, ancora in atto dopo 20 giorni, con lieve dolore durante la penetrazione che gli causa difficoltà nel mantenere una buona erezione e nel raggiungimento dell'orgasmo.
Oltre a questo sono subentrate alcune preoccupazioni per lui in ambito familiare che lo inducono a rimuginare molto e ad essere molto pensieroso.
Per tutti questi motivi, forse, lui non è più riuscito a raggiungere l'orgasmo negli ultimi 3/4 rapporti avuti nelle ultime settimane (viviamo in città diverse e ci vediamo solo nei weekend).
Questa situazione ha generato in me preoccupazione e frustrazione, è come se mi sentissi incapace di procurargli piacere o ad eccitarlo.
Io ho un po' manifestato con lui questa mia preoccupazione, senza esagerare ovviamente per non farlo sentire in difetto.
Lui mi ha sempre rassicurato dicendomi che lo eccito molto e di non preoccuparmi, che lui prima di me con la sua precedente fidanzata con cui era in crisi faceva l'amore raramente e che se ogni tanto non viene non devo farmene una colpa.
Sono un po' preoccupata perché per me la sfera sessuale è molto importante nel rapporto di coppia e, per avere una relazione sana ed appagante, ho bisogno di vedere sessualmente soddisfatto il mio partner.
Sono molto innamorata di lui e vorrei fare di tutto per far sì che la nostra storia sia bella e duratura.
Con il mio ex con cui ho avuto una relazione di 7 anni non mi era mai capitato.
Come devo comportarmi?
Grazie in anticipo per i consigli.
L'attrazione tra noi, sia fisica che mentale, è stata quasi immediata, e dopo circa una settimana di conoscenza durante le vacanze estive siamo stati travolti dalla passione e abbiamo iniziato ad avere rapporti sessuali.
Lui è tendenzialmente molto premuroso e attento nel darmi piacere sia con rapporti orali, sia cambiando molte posizioni, tanto che gli amplessi sono sempre stati molto lunghi e intensi (almeno 30 minuti solo di penetrazione), ma sempre belli e coinvolgenti, siamo arrivati a fare l'amore anche 4/5 volte in un weekend.
Ultimamente dopo una serie di rapporti non protetti lui ha avuto una piccola infezione ai testicoli, ancora in atto dopo 20 giorni, con lieve dolore durante la penetrazione che gli causa difficoltà nel mantenere una buona erezione e nel raggiungimento dell'orgasmo.
Oltre a questo sono subentrate alcune preoccupazioni per lui in ambito familiare che lo inducono a rimuginare molto e ad essere molto pensieroso.
Per tutti questi motivi, forse, lui non è più riuscito a raggiungere l'orgasmo negli ultimi 3/4 rapporti avuti nelle ultime settimane (viviamo in città diverse e ci vediamo solo nei weekend).
Questa situazione ha generato in me preoccupazione e frustrazione, è come se mi sentissi incapace di procurargli piacere o ad eccitarlo.
Io ho un po' manifestato con lui questa mia preoccupazione, senza esagerare ovviamente per non farlo sentire in difetto.
Lui mi ha sempre rassicurato dicendomi che lo eccito molto e di non preoccuparmi, che lui prima di me con la sua precedente fidanzata con cui era in crisi faceva l'amore raramente e che se ogni tanto non viene non devo farmene una colpa.
Sono un po' preoccupata perché per me la sfera sessuale è molto importante nel rapporto di coppia e, per avere una relazione sana ed appagante, ho bisogno di vedere sessualmente soddisfatto il mio partner.
Sono molto innamorata di lui e vorrei fare di tutto per far sì che la nostra storia sia bella e duratura.
Con il mio ex con cui ho avuto una relazione di 7 anni non mi era mai capitato.
Come devo comportarmi?
Grazie in anticipo per i consigli.
[#1]
Gentile utente,
chissà come mai, soprattutto nel caso delle donne, quando il proprio compagno/a manifesta una défaillance sessuale di qualche genere, esse pensano in primis che la responsabilità (o la colpa, ancora peggio!) sia loro. Dipenderà dalla scarsa conoscenza della sessualità? Oppure dalla loro scarsa autostima intima?
Raramente si soffermano a riflettere sul fatto che esistono anche problemi/disturbi/disfunzioni sessuali individuali, di cui poteva esserci traccia anche in precedenza. Ad esempio "..gli amplessi molto lunghi e intensi (almeno 30 minuti solo di penetrazione)" di cui ci parla, per noi *clinici della sessualità* avrebbero potuto essere segnale di una potenziale *E. R.*, poi andata accentuandosi.
Questo unicamente per fare un esempio.
Ma non è questo l'aspetto prioritario del Suo consulto, ritengo.
La cosa che invece ha immediatamente bisogno di una visita urologica è quella "piccola infezione ai testicoli, ancora in atto dopo 20 giorni ... dopo rapporti non protetti"; ma con chi, rapporti non protetti? Con Lei? Con altre persone? Lei soffre di patologie uro-genitali contagiose?
Occorre ovviamente una diagnosi ed eventualmente una terapia da assumere al più presto.
E' necessario anche proteggersi reciprocamente da un potenziale contagio con effetto ping-pong, non sapendo realmente di cosa lui soffra.
Si ritiene, ci faccia avere Sue notizie. La leggeremo con piacere.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
chissà come mai, soprattutto nel caso delle donne, quando il proprio compagno/a manifesta una défaillance sessuale di qualche genere, esse pensano in primis che la responsabilità (o la colpa, ancora peggio!) sia loro. Dipenderà dalla scarsa conoscenza della sessualità? Oppure dalla loro scarsa autostima intima?
Raramente si soffermano a riflettere sul fatto che esistono anche problemi/disturbi/disfunzioni sessuali individuali, di cui poteva esserci traccia anche in precedenza. Ad esempio "..gli amplessi molto lunghi e intensi (almeno 30 minuti solo di penetrazione)" di cui ci parla, per noi *clinici della sessualità* avrebbero potuto essere segnale di una potenziale *E. R.*, poi andata accentuandosi.
Questo unicamente per fare un esempio.
Ma non è questo l'aspetto prioritario del Suo consulto, ritengo.
La cosa che invece ha immediatamente bisogno di una visita urologica è quella "piccola infezione ai testicoli, ancora in atto dopo 20 giorni ... dopo rapporti non protetti"; ma con chi, rapporti non protetti? Con Lei? Con altre persone? Lei soffre di patologie uro-genitali contagiose?
Occorre ovviamente una diagnosi ed eventualmente una terapia da assumere al più presto.
E' necessario anche proteggersi reciprocamente da un potenziale contagio con effetto ping-pong, non sapendo realmente di cosa lui soffra.
Si ritiene, ci faccia avere Sue notizie. La leggeremo con piacere.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa,
Intanto grazie per la sua risposta.
Per quanto riguarda l'infezione: abbiamo avuto rapporti non protetti per cui sono stata io a trasmetterla pur non avendo alcuna patologia uro-genitale . L' urologo ha detto che può succedere e che una terapia antibiotica è sufficiente a debellare il problema, che ora sembra migliorato ma non del tutto risolto.
Per quanto riguarda la lunghezza dei rapporti, anche se a volte si sono protratti un po' oltre, non lo considero di per sé un aspetto totalmente negativo perché è comunque molto bello fare l'amore con lui e provo delle sensazioni piacevoli sia a livello mentale che fisico. È però molto importante per me che lui arrivi all'orgasmo e il fatto che lui non lo abbia raggiunto le ultime volte mi ha un po' demoralizzato e vorrei limitare al minimo le volte in cui accade. Soprattutto perché la mia eccitazione deriva anche e specialmente dal procurare piacere al partner ed il mancato raggiungimento dell'apice da parte sua provocherebbe in me un calo del desiderio e voglia di fare l'amore.
Spero però che questa sua difficoltà sia stata causata dall'infezione e dal temporaneo dolore..
Intanto grazie per la sua risposta.
Per quanto riguarda l'infezione: abbiamo avuto rapporti non protetti per cui sono stata io a trasmetterla pur non avendo alcuna patologia uro-genitale . L' urologo ha detto che può succedere e che una terapia antibiotica è sufficiente a debellare il problema, che ora sembra migliorato ma non del tutto risolto.
Per quanto riguarda la lunghezza dei rapporti, anche se a volte si sono protratti un po' oltre, non lo considero di per sé un aspetto totalmente negativo perché è comunque molto bello fare l'amore con lui e provo delle sensazioni piacevoli sia a livello mentale che fisico. È però molto importante per me che lui arrivi all'orgasmo e il fatto che lui non lo abbia raggiunto le ultime volte mi ha un po' demoralizzato e vorrei limitare al minimo le volte in cui accade. Soprattutto perché la mia eccitazione deriva anche e specialmente dal procurare piacere al partner ed il mancato raggiungimento dell'apice da parte sua provocherebbe in me un calo del desiderio e voglia di fare l'amore.
Spero però che questa sua difficoltà sia stata causata dall'infezione e dal temporaneo dolore..
[#3]
Gentile utente,
È difficile comprendere come una persona che non ha nessuna patologia (cioè Lei) possa trasmetterla
Rispetto alla assenza di orgasmo, quando l'infezione sarà eradicata completamente potrete verificarlo. In ogni caso non faccia pesare al Suo compagno l'assenza di orgasmo, considerato che non è un fenomeno sul quale lui possa avere controllo. È già sufficiente che si senta *lui* umiliato o dispiaciuto, no?
Se invece la cosa non si risolvesse, ci riscriva. Volentieri risponderemo di nuovo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
È difficile comprendere come una persona che non ha nessuna patologia (cioè Lei) possa trasmetterla
Rispetto alla assenza di orgasmo, quando l'infezione sarà eradicata completamente potrete verificarlo. In ogni caso non faccia pesare al Suo compagno l'assenza di orgasmo, considerato che non è un fenomeno sul quale lui possa avere controllo. È già sufficiente che si senta *lui* umiliato o dispiaciuto, no?
Se invece la cosa non si risolvesse, ci riscriva. Volentieri risponderemo di nuovo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 20/10/2022.
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