Amore / lasciare
Buongiorno e grazie per la vostra attenzione.
Ecco la mia storia:
Ho 33 anni, e dopo un lunga relazione di 12 anni iniziata da ventenni, con la convivenza ho cominciato a vedere alcuni lati del carattere della mia compagna che mi pesavano.
Ho cominciato a sentire come se quell’ingranaggio che gira in una coppia, fosse, in realtà, in movimento grazie ai miei sforzi.
Iniziando a lavorare dopo l’università ho cominciato ad aprirmi al mondo e a osservare comportamenti più intraprendenti, persone con voglia di vita, con idee e interessi propri.
Dopo un primo periodo in cui magari facevo notare che certi comportamenti non mi andavano e chiedevo un salto di qualità ho smesso di chiederlo.
A quel punto capita nella mia vita una persona e fin da subito avvertiamo entrambi un legame, una scintilla molto forte una persona che mi sta dando proprio quello che cercavo.
Questo rapporto che ora dura da 1 anno e mezzo, cresce ogni volta, anche al di fuori del letto, che sia una passeggiata o cucinare insieme (siamo riusciti a fare anche una mini vacanza insieme).
Lei é rifiorita, e io quando siamo insieme mi sento in paradiso non c’è nulla che cambierei.
e così é nato il bisogno di vita e futuro insieme.
Tutto ciò ha portato me, a chiudere la relazione di lungo periodo, e ha portato questa nuova persona a iniziare a fare i passi necessari per separarsi.
Si perchè questa persona ha 12 anni più di me, un figlio (non può averne altri) e un marito controllante che le ha fatto terra bruciata intorno.
So che nella mentalità comune una relazione in cui lui é più giovane é poco accettato (stranamente il contrario si) a me 12 anni non mi sembrano troppi
So che decidere di non avere un figlio mio é una scelta importante ma mi sento pronto a creare un rapporto con quel bambino che non ha mai avuto un rapporto sano con il padre e costruire anche quel rapporto.
So che ci saranno ostacoli da affrontare e giudizi anche da parte della famiglia.
Eppure se provo immaginare di rinunciare a questa persona mi si toglie il mondo da sotto i piedi.
I suoi occhi e il suo sguardo sono diventati il mio mondo e mi rende felice e sereno la amo profondamente.
La mia vecchia storia si sta chiudendo in maniera trascinata da 3 mesi e ora mi ritrovo a ricevere delle bombe emotive (messaggi, canzoni, foto) da parte della mia ex che mi turbano e mi rendono molto triste perché sento il suo dolore e così cerco di essere gentile e in qualche modo conciliante.
tuttavia quando provo a immaginare di tornare con lei, sento che mi ritroverei a pensare a questa nuova persona e sento dentro di me l’impossibilità di lasciarla andare in quanto sarebbe davvero un vuoto enorme.
Quello su cui mi sto interrogando é perché mi sento così male per il dolore della mia ex e sul perché faccio così fatica a chiudere definitivamente
Ecco la mia storia:
Ho 33 anni, e dopo un lunga relazione di 12 anni iniziata da ventenni, con la convivenza ho cominciato a vedere alcuni lati del carattere della mia compagna che mi pesavano.
Ho cominciato a sentire come se quell’ingranaggio che gira in una coppia, fosse, in realtà, in movimento grazie ai miei sforzi.
Iniziando a lavorare dopo l’università ho cominciato ad aprirmi al mondo e a osservare comportamenti più intraprendenti, persone con voglia di vita, con idee e interessi propri.
Dopo un primo periodo in cui magari facevo notare che certi comportamenti non mi andavano e chiedevo un salto di qualità ho smesso di chiederlo.
A quel punto capita nella mia vita una persona e fin da subito avvertiamo entrambi un legame, una scintilla molto forte una persona che mi sta dando proprio quello che cercavo.
Questo rapporto che ora dura da 1 anno e mezzo, cresce ogni volta, anche al di fuori del letto, che sia una passeggiata o cucinare insieme (siamo riusciti a fare anche una mini vacanza insieme).
Lei é rifiorita, e io quando siamo insieme mi sento in paradiso non c’è nulla che cambierei.
e così é nato il bisogno di vita e futuro insieme.
Tutto ciò ha portato me, a chiudere la relazione di lungo periodo, e ha portato questa nuova persona a iniziare a fare i passi necessari per separarsi.
Si perchè questa persona ha 12 anni più di me, un figlio (non può averne altri) e un marito controllante che le ha fatto terra bruciata intorno.
So che nella mentalità comune una relazione in cui lui é più giovane é poco accettato (stranamente il contrario si) a me 12 anni non mi sembrano troppi
So che decidere di non avere un figlio mio é una scelta importante ma mi sento pronto a creare un rapporto con quel bambino che non ha mai avuto un rapporto sano con il padre e costruire anche quel rapporto.
So che ci saranno ostacoli da affrontare e giudizi anche da parte della famiglia.
Eppure se provo immaginare di rinunciare a questa persona mi si toglie il mondo da sotto i piedi.
I suoi occhi e il suo sguardo sono diventati il mio mondo e mi rende felice e sereno la amo profondamente.
La mia vecchia storia si sta chiudendo in maniera trascinata da 3 mesi e ora mi ritrovo a ricevere delle bombe emotive (messaggi, canzoni, foto) da parte della mia ex che mi turbano e mi rendono molto triste perché sento il suo dolore e così cerco di essere gentile e in qualche modo conciliante.
tuttavia quando provo a immaginare di tornare con lei, sento che mi ritroverei a pensare a questa nuova persona e sento dentro di me l’impossibilità di lasciarla andare in quanto sarebbe davvero un vuoto enorme.
Quello su cui mi sto interrogando é perché mi sento così male per il dolore della mia ex e sul perché faccio così fatica a chiudere definitivamente
[#1]
Gentile utente,
lei si chiede, e chiede a noi "Quello su cui mi sto interrogando é perché mi sento così male per il dolore della mia ex e sul perché faccio così fatica a chiudere definitivamente."
A me, francamente, sembrerebbe strano il contrario. Una storia lunga 12 anni, una convivenza, sentimenti e progetti condivisi... come pensare che tutto ciò possa annullarsi da un momento all'altro di fronte ad un nuovo amore? Questo è riferito a lei che lascia, ma ancor più alla persona che viene lasciata.
Di fronte alla morte di un sentimento amoroso, di una progettualità a suo tempo condivisa, occorre prevedere come inevitabile un periodo di lutto, nel quale si alterneranno la rabbia, il pianto, la disperazione, il distacco.
È inutile dire che tutto ciò avrà delle tinte più vivide nella sua ex ragazza e più sfumate in Lei, che ha già intrapreso una nuova vicenda amorosa. Ma la lunga esperienza comune non La rende impermeabile al dolore di lei.
Tenga conto che Lei può aiutare ben poco la Sua ex, essendo proprio Lei la causa del suo dolore.
Proprio per questo non può assumersene eccessivamente il carico. Ciò verrebbe a rappresentare il mantenimento di un legame (di dolore al posto dell'amore) che non gioverebbe a nessuno di voi due.
Occorrerebbe che la ragazza diventasse consapevole di aver bisogno di un aiuto e che decidesse di fare qualche colloquio psicologico, magari presso il consultorio, oppure utilizzando il bonus psicoterapia gratuita ( Https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html ).
Si ritiene opportuno, le faccia leggere questa risposta.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
lei si chiede, e chiede a noi "Quello su cui mi sto interrogando é perché mi sento così male per il dolore della mia ex e sul perché faccio così fatica a chiudere definitivamente."
A me, francamente, sembrerebbe strano il contrario. Una storia lunga 12 anni, una convivenza, sentimenti e progetti condivisi... come pensare che tutto ciò possa annullarsi da un momento all'altro di fronte ad un nuovo amore? Questo è riferito a lei che lascia, ma ancor più alla persona che viene lasciata.
Di fronte alla morte di un sentimento amoroso, di una progettualità a suo tempo condivisa, occorre prevedere come inevitabile un periodo di lutto, nel quale si alterneranno la rabbia, il pianto, la disperazione, il distacco.
È inutile dire che tutto ciò avrà delle tinte più vivide nella sua ex ragazza e più sfumate in Lei, che ha già intrapreso una nuova vicenda amorosa. Ma la lunga esperienza comune non La rende impermeabile al dolore di lei.
Tenga conto che Lei può aiutare ben poco la Sua ex, essendo proprio Lei la causa del suo dolore.
Proprio per questo non può assumersene eccessivamente il carico. Ciò verrebbe a rappresentare il mantenimento di un legame (di dolore al posto dell'amore) che non gioverebbe a nessuno di voi due.
Occorrerebbe che la ragazza diventasse consapevole di aver bisogno di un aiuto e che decidesse di fare qualche colloquio psicologico, magari presso il consultorio, oppure utilizzando il bonus psicoterapia gratuita ( Https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html ).
Si ritiene opportuno, le faccia leggere questa risposta.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 19/10/2022.
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